ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07194

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 346 del 05/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: ATTAGUILE ANGELO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 05/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/12/2014
Stato iter:
05/08/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/08/2015
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 05/08/2015

CONCLUSO IL 05/08/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07194
presentato da
ATTAGUILE Angelo
testo di
Venerdì 5 dicembre 2014, seduta n. 346

   ATTAGUILE. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il Consorzio Terra d'accoglienza, attualmente presieduto dal sindaco di Mineo, è l'ente che soprintende alla gestione del Cara di Mineo, il centro di accoglienza più grande d'Europa;
   la gara di appalto da 97 milioni di euro per i servizi al Cara di Mineo vede arrivare, nel luglio 2014, una sola offerta «valida» con un ribasso di appena l'uno per cento;
   ad aggiudicarsi la gara è stato pertanto il Consorzio Casa della solidarietà dietro il quale vi sono gli stessi soggetti che hanno gestito i servizi al Cara di Mineo nell'ultimo triennio a partire dal 2011;
   tra i tre componenti facenti parte la commissione aggiudicatrice dell'appalto compare Luca Odevaine arrestato con l'accusa di corruzione aggravata nell'ambito dell'inchiesta «Mafia Capitale»;
   Luca Odevaine è stato, fino a ieri, consulente e dipendente del Consorzio gestore del centro di accoglienza dei richiedenti asilo a Mineo in qualità di esperto del settore nominato dall'allora presidente della provincia di Catania ed attuale sottosegretario alle politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione, riferimento politico in Sicilia dello stesso Ministro interrogato e confermato dal sindaco di Mineo;
   da notizie di stampa sembrerebbe, inoltre, che a Vizzini (Catania) lo stesso Consorzio Terra d'accoglienza abbia l'intenzione di utilizzare il dismesso deposito dell'Aeronautica militare, attualmente non bonificato, come futuro centro SPRAR od addirittura, sempre da fonti giornalistiche, come un nuovo CARA, che dovrebbe compensare quello di Mineo;
   la paventata realizzazione del centro di cui sopra avrebbe conferma dalla costituzione, nei giorni scorsi, di un coordinamento dei consiglieri comunali del Calatino sulle politiche d'accoglienza, con lo scopo di monitorare le modalità di accoglienza dei migranti, richiedenti asilo e minori e di tutto ciò che riguarda il CARA di Mineo e i centri SPRAR sparsi ormai per tutto il territorio del Calatino –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda porre in essere per far luce sulle modalità di gestione del Cara di Mineo visto il coinvolgimento di Luca Odevaine nell'inchiesta che ha portato alla luce un intreccio di interessi tra mafie, politica e affari;
   quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di pone in essere al fine di verificare la regolarità delle modalità di assegnazione della gara per i servizi al Cara di Mineo;
   se risulti corrispondente al vero la notizia della realizzazione di un nuovo Cara a Vizzini presso la non bonificata area militare citata. (4-07194)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 agosto 2015
nell'allegato B della seduta n. 476
4-07194
presentata da
ATTAGUILE Angelo

  Risposta. — Con la interrogazione in esame, l'interrogante chiede chiarimenti in merito sia alla gestione del CARA di Mineo sia alla notizia relativa alla realizzazione di un nuovo centro di accoglienza per richiedenti asilo a Vizzini presso il dismesso deposito dell'aeronautica militare.
  Quanto al centro di Mineo, si ritiene necessario precisare preliminarmente che la questione concernente questo specifico centro riguarda solo indirettamente il Ministero dell'interno.
  La vicenda, infatti, nasce nel 2011, allorquando fu dichiarato lo stato di emergenza migratoria, e, in questa prima fase, il soggetto attuatore per la gestione del CARA venne individuato nel presidente della provincia di Catania.
  Solo dopo la chiusura dell'emergenza del Nord-Africa, la prefettura di Catania fu autorizzata, sulla base di un'ordinanza di protezione civile del 28 dicembre 2012, a stipulare una convenzione con un consorzio dei comuni del Calatino per garantire la continuità dell'accoglienza.
  Dunque, è stato lo stesso consorzio, in qualità di stazione appaltante, a svolgere la gara per la individuazione del soggetto gestore. È evidente che il Ministero dell'interno né durante l'emergenza migratoria né successivamente, ha mai avuto un ruolo nella gestione degli appalti relativi alla struttura in questione.
  Inoltre, l'articolo 5 della convenzione sottoscritta tra il prefetto di Catania e il consorzio esclude qualunque responsabilità della prefettura catanese anche nei confronti di terzi.
  Sulla questione, vi è stato, nello scorso mese di febbraio, l'intervento dell'autorità nazionale anticorruzione che, con riguardo alle procedure concorsuali gestite dal consorzio catanese, ha rilevato profili di illegittimità e chiesto chiarimenti al consorzio stesso.
  Il 27 maggio 2015, il presidente Cantone ha informato il Ministero dell'interno della risposta fornita dal consorzio e, il successivo 19 giugno, ha formulato al prefetto di Catania la proposta di adottare la misura della straordinaria e momentanea gestione prevista dall'articolo 32, comma 1, lettera
b), del decreto-legge n. 90 del 2014, nei confronti del consorzio di cooperative sociali «Casa della solidarietà» e dell'impresa La Cascina Global Service s.r.l.
  Il 23 giugno, il prefetto di Catania ha decretato tale misura, con contestuale sospensione dell'esercizio dei poteri di disposizione e gestione dei titolari delle predette imprese, limitatamente all'appalto relativo all'affidamento dei servizi e delle forniture per la «gestione del centro di accoglienza per richiedenti asilo (C.A.R.A.) sito nel comune di Mineo». Contestualmente ha nominato amministratore la dottoressa Maria Nicotra, avvocato dello Stato in quiescenza, fino alla completa esecuzione del contratto di appalto in argomento.
  Si informa, infine, che l'assemblea del consorzio calatino, lo scorso 9 giugno, ha deliberato lo scioglimento dell'ente. Dal 1o gennaio 2016 esso cesserà di esistere e quindi anche di occuparsi della gestione del CARA.
  La decisione, adottata all'unanimità, è stata trasmessa ai comuni consorziati per la prosecuzione dell’
iter dissolutorio. Ne seguirà, quindi, una fase nuova che sarà in ogni caso segnata dall'attività della gestione commissariale.
  Per quanto concerne, invece, la posizione di Luca Odevaine, risulta che egli abbia svolto funzioni di consulenza del presidente del consorzio calatino, prima di essere individuato come responsabile dell'ufficio dello stesso ente preposto alla progettazione e rendicontazione degli interventi finanziati con fondi comunitari, in base a un contratto di collaborazione temporanea. Tuttavia, il consorzio ha provveduto a interrompere il rapporto contrattuale con il signor Odevaine in seguito al suo arresto.
  Per quanto riguarda, infine, il deposito dell'Aeronautica militare di Vizzini, si precisa che tale struttura era utilizzata come polveriera e deposito munizioni fino al settembre 2013. Al momento vi prestano servizio solo alcuni militari impiegati nell'attività di vigilanza alla struttura.
  Il sito ad oggi risulta ancora interdetto al pubblico in quanto zona militare.
  Si precisa che da notizie acquisite dalla prefettura di Catania non risulta che il consorzio calatino intenda attivare le procedure per il cambio di destinazione d'uso, trasformando così il deposito in un centro SPRAR o in un CARA.
  Con decreto del direttore centrale del dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del 9 marzo 2015 è stato approvato il progetto
HOPE redatto dal predetto consorzio che prevede, tramite l'accesso al Fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell'asilo, l'utilizzo dell'ex deposito sopra citato come centro di formazione per i dipendenti dei comuni del consorzio, per insegnanti delle scuole pubbliche, disoccupati e immigrati con permesso di soggiorno.
  L'ammissione al finanziamento del progetto in questione è connessa a specifiche modalità, tra le quali una serie di obblighi di comunicazione periodica da parte del soggetto beneficiario attuatore alla prefettura di Catania, cui è affidata l'attività di sorveglianza sull'attuazione del progetto stesso ed il monitoraggio continuo sullo stato di avanzamento delle fasi progettuali.
  Ciò riferito in ordine agli specifici quesiti contenuti nell'interrogazione, si rappresenta, su un piano più generale, che è interesse precipuo del Ministero dell'interno che un settore fondamentale della sua attività, quale è l'accoglienza dei migranti, rimanga immune dalla corruzione e venga gestito sempre nel pieno rispetto della legalità.
  Di tale ferma determinazione, del resto, è testimonianza il nuovo regolamento che disciplina la gestione dei CARA, adottato a gennaio di quest'anno, in cui si ribadisce che la scelta del soggetto gestore, da parte delle prefetture, deve avvenire secondo i principi che presiedono le procedure di affidamento previste dal codice dei contratti pubblici.
  Il Ministero dell'interno continuerà a vigilare con la più rigorosa attenzione, nella consapevolezza che anche le più piccole irregolarità che dovessero emergere verranno colpite.

Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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