ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07188

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 346 del 05/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: SIBILIA CARLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2014
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2014
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/12/2014
Stato iter:
22/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/06/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/06/2016

CONCLUSO IL 22/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07188
presentato da
SIBILIA Carlo
testo di
Venerdì 5 dicembre 2014, seduta n. 346

   SIBILIA, COLONNESE, SCAGLIUSI e TOFALO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie . — Per sapere – premesso che:
   come risulta dalla documentazione presentata per la procedura della valutazione di impatto ambientale presso il settore ecosostenibilità della provincia di Avellino e per conoscenza alla direzione regionale per l'ambiente e l'ecosistema della regione Campania, all'autorità di bacino Campania Sud e interregionale del fiume Sele, all'ATO Alto Calore e al comune di Caposele, l'Acquedotto Pugliese spa con nota n. 223005 del 23 febbraio 2011 consegnava agli uffici competenti della regione Campania istanza di rinnovo della concessione per la derivazione e utilizzazione di acqua pubblica dalle sorgenti della Sanità nel comune di Caposele (Avellino) – decreto reale 11 maggio 1942 – medi moduli 3,63 di acqua;
   in seguito alla presentazione di tale istanza, il Ministero dell'ambiente, su richiesta dell'autorità di bacino interregionale del Sele, istituiva un tavolo tecnico interistituzionale con l'obiettivo di effettuare le valutazioni tecniche necessarie alla definizione delle modalità più adeguate per detto rinnovo;
   nel contempo, il settore «Ciclo integrato delle acque della regione Campania, con nota n. 2011 0470879 del 15 giugno 2011, invitava l'autorità di bacino interregionale del Sele a proseguire il procedimento di valutazione di compatibilità del prelievo di 363 l/s;
   dopo aver effettuato l'istruttoria tecnica, avendo tenuto conto di quanto stabilito circa il minimo deflusso vitale dal comitato istituzionale dell'autorità di Bacino, delle valutazioni del Comitato tecnico della stessa Autorità, delle risultanze del progetto MO.RI.CA., il settore «Ciclo integrato delle Acque» della regione Campania rilasciava parere favorevole alla grande derivazione d'acqua ad uso potabile della sorgente sanità del comune di Caposele (Avellino), per una portata massima di 363l/s, con decreto n. 19 dell'11 marzo 2014;
   intanto, l'Acquedotto Pugliese spa inoltrava, con nota n. 152862 del 14 dicembre 2012, alla regione Campania istanza di scoping per la procedura di valutazione di impatto ambientale in risposta a tale istanza, in data 31 gennaio 2013, con nota protocollo 77207, la regione Campania, settore tutela ambiente, indicava i soggetti competenti in materia ambientale e rappresentava la necessità di proseguire con la valutazione di impatto ambientale integrata con la valutazione di incidenza;
   di conseguenza l'Acquedotto Pugliese, con nota acquisita al protocollo regionale n. 282722 del 23 marzo 2014, rappresentava la volontà di chiudere la procedura di scoping e di procedere direttamente con la valutazione di impatto ambientale integrata con la valutazione d'incidenza;
   come risulta dall'albo pretorio on line della Provincia di Avellino, con avviso pubblico registrato in data 30 ottobre 2014, l'Acquedotto Pugliese spa provvedeva a depositare gli elaborati relativi alla «Procedura di valutazione di impatto ambientale» ai sensi dell'articolo 223 del decreto legislativo n. 15 del 2006, e successive modificazioni e integrazioni, per il progetto «Rinnovo della concessione per la derivazione e utilizzazione di acqua pubblica dalle sorgenti della Sanità in Comune di Caposele (Avellino) – Decreto Reale 11 maggio 1942 – medi moduli 3,63 di acqua»;
   il Piano d'ambito, dell'Autorità ambito territoriale ottimale 1 Campania, il cui aggiornamento è stato approvato il 21 dicembre 2012 con deliberazione n. 20, definisce lo stato del servizio a livello di ambito e stabilisce gli obiettivi di servizio su cui tendere, gli standard tecnici ed organizzativi, gli investimenti da realizzare e le risorse disponibili per realizzare quanto pianificato;
   il territorio irpino sta vivendo una fase di estrema difficoltà in ragione di emergenze inerenti alla salubrità delle acque potabili, come a Montoro e Solofra dove, in alcuni pozzi, sono state rilevate tracce di cloroetilene che ne hanno determinato il divieto di approvvigionamento;
   un eventuale rinnovo della concessione a favore dell'Acquedotto Pugliese andrebbe ad influire in modo irreversibile sui dati e sugli obiettivi contenuti nel piano di ambito adottato dall'ATO;
   la costruzione della Pavoncelli-bis, ossia il raddoppio della condotta idrica esistente che trasferisce l'acqua dall'Irpinia alla Puglia, va nella direzione di sottrarre ulteriori risorse idriche;
   lo stato attuale dei corsi d'acqua irpini è di un estremo quanto intollerabile degrado visto che non è garantito nella sostanza il «minimo deflusso vitale» –:
   quali siano le risultanze del tavolo tecnico interistituzionale di cui in premessa. (4-07188)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 giugno 2016
nell'allegato B della seduta n. 640
4-07188
presentata da
SIBILIA Carlo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa alle problematiche connesse alla richiesta di rinnovo, ad opera di Acquedotto pugliese s.p.a, della concessione a derivare le acque della sorgente Sanità di Caposele, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale del Ministero dell'ambiente, nonché dagli enti territoriali e dagli altri soggetti preposti, si rappresenta quanto segue.
  Nel febbraio 2011, Acquedotto pugliese s.p.a. ha presentato istanza di rinnovo della concessione a derivare le acque della sorgente Sanità di Caposele, per una portata pari a 363 1/s. La scadenza di tale titolo a derivare era prevista, come da disciplinare, nel maggio 2012.
  A valle di tale istanza, l'Autorità di bacino interregionale del Sele, competente per il territorio del comune di Caposele, ha rappresentato a questo Ministero alcune problematiche connesse al mantenimento del deflusso minimo vitale del fiume Sele, derivanti essenzialmente dall'ammontare dei prelievo complessivo effettuato presso le sorgenti in questione, pari a circa 4m3/s.
  Al fine di regolamentare il prelievo nel suo complesso ed inserirlo nel percorso definito dal piano di gestione delle acque del distretto idrografico dell'Appennino Meridionale, questo dicastero ha prontamente attivato un processo di coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali competenti, onde giungere ad una risoluzione condivisa della problematica in parola.
  Pertanto, sulla base dei contenuti e finalità del piano di gestione delle acque che prevede tra l'altro la sottoscrizione di un «accordo unico» per i trasferimenti idrici interregionali, e considerata la complessità del sistema di trasferimento idrico Campania-Puglia, è stato istituito un «tavolo tecnico inter-istituzionale», con l'obiettivo di effettuare le valutazioni tecniche necessarie alla sottoscrizione di una intesa tra le regioni Campania e Puglia per la regolamentazione del trasferimento in questione, nelle more dell’«accordo unico» interregionale, previsto dal piano di gestione delle acque del distretto idrografico dell'Appennino Meridionale. Quale ente coordinatore delle attività del citato tavolo tecnico è stata individuata Autorità di bacino dei Fiumi Liri-Garigliano e Volturno.
  L'obiettivo fondamentale del tavolo è stato quello di definire un primo quadro tecnico di utilizzo sostenibile della risorsa idrica, nel rispetto delle esigenze idropotabili pugliesi, delle esigenze ambientali dei bacini superficiali del Sele e dell'Ofanto e dei bacini sotterranei del monte Cervialto e dei monti Terminio-Tuoro, e dei principi di efficienza ed economicità di gestione che tutti i concessionari di servizi pubblici sono tenuti a rispettare.
  L'articolazione delle attività del tavolo è stata definita in base ad un programma tecnico-operativo condiviso, secondo una scansione temporale che tenesse conto non solo della scadenza del titolo di concessione a derivare i 363 1/s, attualmente concesso ad Acquedotto pugliese, ma anche del prelievo nel suo complesso. In particolare, sono state previste:
   attività di integrazione per la definizione di una intesa di programma tra le regioni Campania e Puglia, definite a breve e medio termine, con completamento previsto entro aprile 2012 (attività a breve e medio termine);
   attività per il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale, definite a lungo termine e con conclusione prevista entro dicembre 2015, in coerenza con la necessità di conseguire gli obiettivi di qualità ambientale previsti dalla direttiva europea «quadro» in materia di acque 2000/60 e dal decreto legislativo 152 del 2006 e s.m.i. (attività a lungo termine).

  In sintesi, i risultati delle attività a breve e medio termine, realizzate nel rispetto degli obiettivi prefissati, possono essere così riassunti:
   è stata definita una proposta di regolamentazione dei trasferimenti idrici in questione, con la valutazione di una portata da rilasciare, ai fini del sostentamento del DMV, modulata su base mensile, tale da garantire anche la possibilità di prelievo, rivisto rispetto all'attuale, alle sorgenti di Cassano e di Caposale (sorgente Sanità). Si sottolinea che la proposta di regolamentazione dei trasferimenti e, conseguentemente, di rilascio, è stata formulata considerando le analisi condotte rispetto all'anno medio ed a quanto comunicato dall'Acquedotto pugliese s.p.a., anche in considerazione della prossima attivazione dell'impianto di potabilizzazione presso l'invaso di Conza della Campania. Vi è inoltre da considerare che la proposta tiene conto del fatto che dalle sorgenti di Cassano e dalla diga di Conza si dovrebbero avere delle portate residue mediamente su tutto l'anno, le quali potrebbero essere utilizzate in sostituzione di prelievi diretti in falda (pozzi) attualmente in essere sulle strutture idriche in esame;
   è stata proposta una integrazione dell'attuale rete di monitoraggio con l'attivazione di nuove stazioni (idrometriche, pluviometriche, di misura di portate sorgive naturali e derivate) e punti di campionamento della qualità clic permetteranno di integrare il quadro conoscitivo di base già realizzato, consentendo nel contempo di affinare le analisi condotte, in particolare per quanto concerne la definizione del DMV a scala stagionale; una valutazione più dettagliata del DMV è chiaramente propedeutica alla revisione dei rilasci in corrispondenza delle sorgenti di Capasele e di Cassano Irpino.

  Le risultanze delle attività condotte sono state rappresentate al tavolo tecnico inter-istituzionale nella seduta del 14 febbraio 2013; a seguito delle osservazioni che Acquedotto pugliese s.p.a. ha formalizzato nel corso della riunione, le risultanze sono state integrate e trasmesse, nella loro versione aggiornata, a tutti i componenti del tavolo tecnico inter-istituzionale; condivise formalmente, nella loro versione aggiornata, dai componenti del tavolo tecnico sono state infine approvate dal comitato tecnico dell'autorità di bacino nazionale dei fiumi Liri e Garigliano, in data 29 novembre 2013.
  I componenti del tavolo tecnico hanno altresì evidenziato:
   la necessità di attuate il programma di monitoraggio così come definito dal rapporto finale, prevedendo tra l'altro, come richiesto da questo Ministero, in sede di revisione dei provvedimenti di concessione di derivazione da parte dell'autorità concedente, l'adozione di un adeguato sistema di monitoraggio per il controllo dell'equilibrio del bilancio idrico e, in particolare, del rispetto del deflusso minimo vitale stabiliti per il fiume Sele, nelle more della installazione di un sistema di monitoraggio in tempo reale dei deflussi in alveo, dei prelievi e dei rilasci;
   la necessità di approfondire ulteriormente gli aspetti connessi alla quantificazione del DMV, come peraltro già evidenziato dal comitato tecnico dell'autorità di bacino dei fiumi Liri e Garigliano e Volturno, nella seduta del 25 ottobre 2012 e previsto dal programma operativo delle attività a lungo termine;
   la necessità di integrare le attività a lungo termine, prevedendo specifiche azioni da assumere nei riguardi della tutela dei diversi usi in caso di crisi idrica;
   la necessità di perfezionare il quadro conoscitivo dell'assetto dei trasferimenti idrici interregionali presenti nel distretto. In particolare, nel quadro delle attività tecniche a supporto della stipula dell'accordo di programma unico di cui alla delibera di adozione del piano di gestione acque dello stesso distretto, è stata segnalata l'opportunità che, nell'ambito dell'accordo istituzionale per il «trasferimento interregionale delle risorse idriche dalla Campania alla Puglia», in relazione al quale sono state sviluppate le attività del tavolo tecnico, venga previsto un piano di interventi per il controllo e la riduzione delle perdite nelle reti acquedottistiche da parte di acquedotto Pugliese, in modo da alleggerire gradualmente, secondo tempistiche predefinite, i prelievi a scopo idropotabile attualmente in essere sul fiume Sele e consentire un progressivo incremento dei deflussi fluviali e il miglioramento delle condizioni ambientali dei fiume Sele stesso, anche in relazione al conseguimento entro il 2015 degli obiettivi di qualità ambientale prescritti dalla direttiva comunitaria 2000/60/CE.

  Il rapporto finale sulle attività del tavolo tecnico inter-istituzionale è stato presentato formalmente al comitato istituzionale dell'autorità di bacino dei fiumi Liti Garigliano e Volturno, nella seduta del 3 luglio 2014, il quale ha preso atto del lavoro svolto.
  Attualmente l'autorità di Bacino Liri-Garigliano e Volturno, quale soggetto coordinatore delle attività distrettuali, ha sollecitato più volte le regioni Campania e Puglia all'avvio delle attività a lungo termine. Tali attività, non ancora avviate, permetteranno:
   l'acquisizione di nuovi dati di monitoraggio quali-quantitativi anche attraverso l'installazione di nuove stazioni o l'individuazione di punti di monitoraggio quali-quantitativi delle acque superficiali e sotterranee, secondo quanto previsto dal decreto ministeriale 260 del 2010;
   l'effettuazione di eventuali indagini ambientali integrative finalizzate ad un approfondimento della valutazione del DMV, anche con una sua articolazione su base mensile qualora possibile in base ai dati disponibili;
   l'aggiornamento del sistema delle pressioni antropiche in relazione alle fonti di pressione e alla loro tipologia (scarichi di impianti di depurazione civili, attività artigianali e industriali, e altro);
   la predisposizione di un sistema informativo territoriale per la gestione di dati idrologici, e il riordino delle concessioni al fine di una gestione ottimale della risorsa idrica, utile anche ai fini di ulteriori intese con le altre regioni;
   l'aggiornamento del bilancio idrologico-idrico e della classificazione dello stato quali quantitativo, anche in relazione a quanto previsto, in particolare per il monitoraggio biologico, dal decreto ministeriale 260 del 2010;
   l'eventuale riqualificazione ambientale nelle aree di ricarica degli acquiferi e regolamentazione dell'uso del suolo nelle fasce di pertinenza fluviale;
   l'individuazione di aree di salvaguardia e relative misure d'intesa tra gli enti coinvolti.

  Per quanto concerne l'aggiornamento del piano d'ambito dell'ATO 1 Calore Irpino, si evidenzia che al riguardo, l'autorità di bacino Liri-Garigliano e Volturno, in forza, del coordinamento delle attività di pianificazione distrettuali affidatole dalla legge 13 del 2009, si è espressa nel proprio parere in maniera critica, sottolineando come l'aggiornamento del piano d'ambito incidesse in maniera unilaterale su competenze specifiche distrettuali e regionali.
  Alla luce delle informazioni esposte, per quanto di competenza, questo dicastero continuerà a tenersi informato anche attraverso gli altri enti istituzionali competenti.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impatto ambientale

studio d'impatto

protezione dell'ambiente