ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07176

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 345 del 04/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: BECHIS ELEONORA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 04/12/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 04/12/2014
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 11/12/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 25/03/2015
Stato iter:
15/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/06/2015
LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/06/2015

CONCLUSO IL 15/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07176
presentato da
BECHIS Eleonora
testo di
Giovedì 4 dicembre 2014, seduta n. 345

   BECHIS. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   in data 19 novembre 2014 sul quotidiano Corriere della sera è apparso un articolo dal titolo «Disfida dello zucchero tra Italia e Oms Lorenzin: sbagliato dimezzarne l'uso» a firma di Margherita De Bac di cui si riportano di seguito alcuni stralci:
   «Zucchero, il nuovo tabacco»? Pare sostenerlo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'Oms, che porta avanti anche attraverso una consultazione popolare su internet una battaglia contro il più dolce degli alimenti.
  La proposta è di dimezzarne il consumo dal 10 al 5 per cento del totale delle calorie assunte quotidianamente. La raccomandazione non esonera le aziende, che sarebbero costrette così a commercializzare prodotti privati di una buona parte della sostanza più gradevole per il palato.
  (...) Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, impegnata a difendere il made in Italy nel semestre europeo a guida tricolore: «No a diktat senza base scientifica. È un'aggressione alle nostre tradizioni dolciarie. Poi però viene ammessa l'invasione di biscotti, barrette e cose simili con aspartame (un edulcorante artificiale ndr)».
  (...) «È un falso pretesto quello di porre un freno al dilagare dell'obesità, diabete e malattie cardiovascolari attraverso azioni del genere, che penalizzano i marchi italiani. Non si risolve nulla, ci vogliono iniziative di altro tenore». Il ministro pensa all'educazione alimentare a scuola, alla scelta corretta dei cibi (freschi anziché confezionati), alla promozione dell'attività fisica, al sostegno della dieta mediterranea.
  (...) Per Andrea Ghiselli, membro del Cra (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura) la controffensiva dell'Oms non ha senso: «La raccomandazione è di contenere il consumo di zuccheri aggiunti, inclusi miele e succhi di frutta. Esempio, se il fabbisogno giornaliero è di 2.000 calorie si dovrebbe togliere l'equivalente di 5 bustine di zucchero, 25 grammi. È una riduzione punitiva sul piano del gusto. Oltretutto non c’è alcun vantaggio per la salute» –:
   quali iniziative intenda intraprendere il Governo anche in sede europea per difendere il made in Italy. (4-07176)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 15 giugno 2015
nell'allegato B della seduta n. 442
4-07176
presentata da
BECHIS Eleonora

  Risposta. — Si risponde all'interrogazione in esame, a seguito di delega della Presidenza del Consiglio dei ministri.
  Il Ministero della salute ha esaminato con particolare attenzione quanto proposto dalle linee guida dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in merito alla riduzione degli zuccheri semplici, sottolineando, nelle sedi istituzionali, che tale riduzione dal 10 per cento al 5 per cento, rappresenta un obiettivo ambizioso, ma del cui beneficio non vi sono evidenze scientifiche. L'approccio di effettuare un'analisi della letteratura scientifica limitato solo a citazioni bibliografiche orientate a identificare responsabilità a carico di un unico nutriente, rende debole la validità del documento stesso.
  Analogamente, sono state messe in discussione le responsabilità attribuite agli zuccheri per l'insorgenza di carie dentali.
  Infatti le linee guida per una sana e corretta alimentazione, predisposte nel 2003 dall'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, suggeriscono che a determinare quest'ultima situazione, sarebbero non solo le quantità, ma anche le modalità di consumo degli zuccheri.
  Se è vero che la fermentazione degli zuccheri nel cavo orale determina l'inizio della lesione cariosa, è altrettanto vero che per il verificarsi di quest'ultimo evento è necessaria una permanenza del cibo nel cavo orale abbastanza lunga, tale da determinare l'attacco al dente.
  Pertanto, oltre che da una limitazione nel consumo di zuccheri, il rischio di carie viene ridotto da una opportuna e sollecita igiene orale, specialmente se accompagnata da adeguati apporti di fluoro e di calcio.
  Questo Ministero ha ribadito che, per il raggiungimento dell'obiettivo di una riduzione del «
sugar intake», occorre valutare e monitorare i consumi, agire attraverso l'informazione e, soprattutto, la sensibilizzazione, a partire dalle famiglie, sulla necessità di limitare il consumo di cibarie e di bevande ricche di zuccheri semplici.
  La riduzione dell’«
intake» calorico in generale, e di conseguenza, anche degli zuccheri deve essere ottenuta principalmente con attività di educazione alimentare, estesa alle varie fasce d'età della popolazione, che permetta di comprendere l'importanza di una alimentazione moderata e variata, associata a una costante attività fisica.
  Da alcuni anni il Ministero della salute ha avviato un processo finalizzato al miglioramento della qualità nutrizionale degli alimenti, in collaborazione con le associazioni che rappresentano i vari settori produttivi, avendo come «
target» i nutrienti più critici, tra i quali gli zuccheri.
  Assicuro che il Ministero della salute continuerà a ribadire l'importanza del concetto di «multifattorialità», evitando di denigrare un singolo nutriente che, se inserito senza abusi, in un regime nutrizionale sano, può essere assunto senza causare danni.
  Infatti, non esistono cibi buoni o cattivi, ma solo diete buone o cattive.
  La demonizzazione esasperata potrebbe essere fuorviante per il consumatore, oltre ad interferire con la tradizione alimentare del nostro Paese.

La Ministra della saluteBeatrice Lorenzin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

OMS

dolcificante

denominazione di origine