ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07160

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 345 del 04/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: FORMISANO ANIELLO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 04/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 04/12/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 04/12/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 17/12/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07160
presentato da
FORMISANO Aniello
testo di
Giovedì 4 dicembre 2014, seduta n. 345

   FORMISANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:
   sono ripresi nel quartiere Gallaratese di Milano i lavori di scavo per il progetto «Vie d'acqua. Expo 2015» che passano per la ex-cava sita tra Via Quarenghi, Via Castellanza e Via Gallarate;
   da 10 anni quell'area è stata recintata e dichiarata dal comune «area sotto protezione»;
   risulterebbe all'interrogante che il verde attrezzato previsto in quell'area dalla convenzione edilizia «Giardini di Bonola» non sia stato ivi realizzato a cagione del terreno trovato «inquinato» all'avvio degli scavi già nel 2002;
   risulterebbe altresì che nella stessa zona il grande complesso «My Bonola», in costruzione tra via Castellanza e via Gallarate, sia fermo per il fallimento dell'impresa, dovuto all'importante spesa affrontata per bonificare e disinquinare il sottosuolo anche da amianto (eternit depositato) e al tempo perso;
   lo stesso cantiere per «Le Vie d'acqua. Expo 2015», installato nell'area ex-cava tra via Quarenghi e via Castellanza un anno fa, è stato chiuso e disinstallato dopo che il consiglio di zona 8 aveva fatto presente i rischi, insiti nell'intervento, per la salute della popolazione e degli stessi operai impegnati;
   malgrado quanto sopra riportato sembrerebbe anormale l'insistenza nel voler realizzare i lavori per l'Expo nella predetta ex-cava per una variante apportata al progetto che prevede in quella zona la perforazione del sottosuolo a notevole profondità con la posa sotterranea di tubature che dovrebbero smaltire le acque del sito Expo, confermandosi il percorso del precedente progetto di superficie, già a ragione contestato, senza previe analisi e preventiva bonifica dei terreni sopracitati da tempo risultati e dichiarati inquinati;
   questa importante criticità avrebbe invece dovuto portare a ridisegnare il percorso del progetto in presenza, tra l'altro, di serie e più economiche alternative avanzate dalla Associazione «Italia Nostra» con l'avallo di professori del Politecnico di Milano fin dal 2010;
   la presenza di amianto, rilevata nell'area del complesso «My Bonola» un anno fa, e la dichiarazione di area inquinata, attribuita al sito in riferimento, destano nei cittadini che abitano nei luoghi circostanti un vivissimo allarme per i rischi alla loro salute, anche dopo le recenti notizie su corruzioni e turbative d'asta per una offerta di appalto di «minor costo» riguardanti il progetto «Vie d'acqua. Expo 2015», che alimentano giustificabili sospetti su interessi economici occulti in dispregio della salute dei cittadini e del bene comune;
   tali preoccupazioni hanno portato diversi cittadini a rivolgersi anche alla magistratura per avere quella tutela che, però, deve essere prioritariamente e preventivamente assicurata dalla pubblica autorità di ogni livello –:
   se il Governo sia a conoscenza del fatto sopra riportato e quali immediate iniziative di competenza intenda porre in essere affinché, previa eventuale sospensione dei lavori, le autorità competenti svolgono celeri e approfondite analisi sullo stato dei luoghi da mettere a disposizione dei cittadini presso il consiglio di zona 8 di Milano, onde possano compierne adeguata verifica. (4-07160)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sanita' pubblica

fallimento

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