ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07054

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 340 del 28/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: CARFAGNA MARIA ROSARIA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 28/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 28/11/2014
Stato iter:
06/12/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/12/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/12/2016

CONCLUSO IL 06/12/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07054
presentato da
CARFAGNA Maria Rosaria
testo di
Venerdì 28 novembre 2014, seduta n. 340

   CARFAGNA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   da recenti notizie di stampa si è appreso del rinvenimento di un vasto invaso, nel quale erano stati abbandonati negli ultimi tempi rifiuti di ogni tipo è stata sequestrata oggi dagli agenti della polizia a Giugliano (Napoli), nella zona di via Ripuaria;
   nella discarica i poliziotti hanno trovato scarti di amianto, fusti contenenti liquidi (la cui natura deve essere accertata) e numerosi pneumatici di auto e camion. Le indagini, coordinate dal dirigente Pasquale Trocino, sono state avviate dopo la segnalazione di roghi tossici in zona;
   ancora una volta, il territorio campano si trova coinvolti in eventi delittuosi riguardanti le ecomafie. Peraltro numerosi studi, tra questi quello commissariato dal dipartimento della protezione civile e predisposto dall'Organizzazione mondiale della sanità, dall'Istituto superiore di sanità, dal Consiglio nazionale delle ricerche e dall'Osservatorio epidemiologico della regione Campania, o alcuni più recenti svolti dall'università di Napoli Federico II, hanno chiaramente stabilito il nesso che ci sarebbe tra l'incremento dei tumori in alcune aree della Campania e la presenza di discariche illegali e di rifiuti tossici interrati e bruciati illegalmente nella regione –:
   se i Ministri interrogati non intendano avviare con il coinvolgimento dell'Istituto superiore di sanità e del Consiglio nazionale delle ricerche, nonché dei competenti organi ed enti territoriali, un'indagine accurata sulla salubrità dei terreni, delle falde acquifere e dell'aria nelle aree più direttamente interessate dallo sversamento illegale di rifiuti tossici e attualmente note, anche al fine di prevenire allarmismi generalizzati che possono danneggiare il settore agroalimentare campano, che rappresenta uno dei pilastri dell'economia regionale. (4-07054)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 6 dicembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 711
4-07054
presentata da
CARFAGNA Maria Rosaria

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché dai competenti soggetti istituzionali, si rappresenta quanto segue.
  Il 26 novembre 2014, nella zona di via Ripuaria nel comune di Giugliano, in provincia di Napoli, la polizia ha sequestrato un vasto invaso nel quale erano stati abbandonati negli ultimi tempi rifiuti di ogni tipo.
  A tale riguardo il Comando provinciale di Napoli del Corpo forestale dello Stato ha riferito di non avere informazioni, in quanto non ha preso parte alle attività correlate alla problematica in questione, così come il Comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, che ha comunicato di non essere intervenuto sul sito in oggetto.
  L'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania (Arpac) ha invece riferito di aver effettuato in data 3 luglio 2014 sopralluoghi per l'identificazione dei rifiuti sversati abusivamente in diversi siti del comprensorio del comune di Giugliano (verbale 86/FR/14).
  Con particolare riferimento alla via Ripuaria, oggetto dell'interrogazione in parola, sono stati effettuati dei sopralluoghi nei pressi del IV circolo didattico in corrispondenza della ex isola ecologica e all'altezza del circolo didattico stesso.
  In quest'ultimo caso il sito si presentava chiuso e completamente recintato con inferriate metalliche e teli oscurati. Per quanto è stato possibile osservare, erano presenti diversi grossi sacchi neri del tipo utilizzato per i rifiuti solidi urbani (Rsu), di cui non è stato possibile accertare il contenuto.
  Nei pressi della ex isola ecologica, area chiusa con barriere new jersey di cemento con muri in cemento armato e reti metalliche, sono stati rinvenuti cumuli di rifiuti costituiti da ingombranti in diversi materiali (materassi, carcasse di frigoriferi privi di parte metallica, intelaiature in legno, pneumatici fuori uso, tubi catodici privi della componente di rame deflettore) e rifiuti urbani indifferenziati.
  La prefettura di Napoli ha comunicato che nel comune di Giugliano si sono verificati, all'inizio della stagione estiva 2015, frequenti eventi incendiari, alcuni dei quali in prossimità di siti già destinati a discarica. Tali episodi non appaiono riconducibili ad un'unica matrice e solo alcuni sarebbero causati dall'illegale smaltimento dei rifiuti urbani.
  A tale proposito, nel corso della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica del 21 luglio 2015, alla quale hanno partecipato il sindaco di Giugliano e il Procuratore della Repubblica di Napoli Nord, è stato disposto un rafforzamento delle attività di controllo e di vigilanza sui siti maggiormente interessati dagli incendi, anche con la rimodulazione del contingente militare già operante nell'area, che è stato in parte impiegato nella sorveglianza fissa di alcune zone del territorio di Giugliano, ritenute strategiche per il controllo delle strade di collegamento verso i siti di stoccaggio abusivo dei rifiuti.
  Infine, si evidenzia che si è in attesa di ricevere ulteriori elementi dal comune di Giugliano, interessato all'argomento con nota dei 18 novembre 2015, e che ad oggi non ha fornito i riscontri richiesti.
  In merito all'esigenza di coinvolgere l'Istituto superiore della sanità (Iss) e il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) al fine di avviare un'indagine sulla salubrità dei terreni, delle falde acquifere e dell'aria nelle suddette aree, poiché, come sopra riportato, questo Ministero è in attesa di ricevere ulteriori elementi proprio dal comune di Giugliano, si ritiene opportuno attendere tali informazioni per una più approfondita disamina della questione, al fine di stabilire le eventuali iniziative da intraprendere a tutela della salute e dell'ambiente, anche attraverso il coinvolgimento di altre amministrazioni.
  Ad ogni modo, si segnala che le problematiche connesse alla cosiddetta Terra dei Fuochi rappresentano una priorità per il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che presiede il comitato interministeriale istituito con decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, convertito con modificazioni dalla legge 6 febbraio 2014, n. 6, con il compito di «determinare gli indirizzi per l'individuazione o il potenziamento di azioni e interventi di prevenzione del danno ambientale e dell'illecito ambientale, monitoraggio, anche di radiazioni nucleari, tutela e bonifica nei terreni, nelle acque di falda e nei pozzi della Regione Campania».
  Nell'ambito del citato comitato è stata istituita un'apposita commissione quale organo tecnico-operativo, la quale ha avviato un approfondito esame delle diverse e complesse questioni poste all'attenzione dalle linee di indirizzo fornite dal comitato interministeriale, giungendo nel maggio scorso all'adozione di un programma degli interventi finalizzati alla tutela della salute, alla sicurezza, alla bonifica dei siti, nonché alla rivitalizzazione economica dei territori della Terra dei Fuochi.
  Nello specifico, il piano elaborato dalla commissione, caratterizzato da interventi di ampio respiro, mira a coniugare il delicato tema del monitoraggio e della bonifica delle aree agricole interessate nel passato dai fenomeni di tombamento di rifiuti con ricadute sulle matrici ambientali, con quello delle iniziative di screening e di prevenzione dei rischi per la salute dei cittadini e ancora con quello del permanere di fenomeni di illegalità e di inciviltà che attengono allo smaltimento abusivo dei rifiuti e che contribuiscono al degrado del territorio e ad alimentare una percezione negativa con tutte le conseguenze sul piano economico e dello sviluppo. Il documento è stato oggetto di esame ed approvato dal comitato interministeriale, che si è riunito presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare il 2 agosto 2016, il quale ha altresì deliberato la sua trasmissione alla Cabina di regia per la programmazione del Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020, ai fini del successivo esame da parte del Cipe.
  Per quanto concerne le linee finanziarie strumentali agli interventi indicati nel programma della commissione, si fa presente che il fabbisogno economico complessivo per le misure previste è pari a 103,425 milioni di euro. Tali misure possono suddividersi in 6 macroaree d'intervento: misure per le bonifiche e il ripristino ambientale (le quali prevedono un fabbisogno economico pari a 38,5 milioni di euro); misure ricadenti sulla sicurezza (19,65 milioni di euro); area Ambiente e Salute (40,725 milioni di euro); rafforzamento delle misure di prevenzione antimafia e anticorruzione per le attività inerenti alla messa in sicurezza e la bonifica dei terreni (1,2 milioni di euro); misure relative alla comunicazione, sensibilizzazione e informazione della popolazione (250.000 euro); area rivitalizzazione economica del territorio (3,1 milioni di euro).
  Si segnala, inoltre, che in attuazione delle disposizioni urgenti previste dal citato decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 2014, n. 6, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha già predisposto lo schema di Regolamento concernente i parametri fondamentali di qualità delle acque destinate ad uso irriguo su colture alimentari e le relative modalità di verifica. Tale schema è stato trasmesso dalla competente direzione generale del Ministero all'Istituto superiore di sanità, all'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ed al Centro ricerche agricoltura per il necessario confronto tecnico-scientifico con tali enti, funzionale all'ulteriore seguito dell’iter di approvazione del provvedimento. Al riguardo il Ministero è costantemente impegnato nell'attività di monitoraggio in ordine al predetto iter.
  Della questione sono comunque interessate anche altre amministrazioni ed enti, pertanto, qualora dovessero pervenire ulteriori informazioni, si provvederà a fornire un aggiornamento.
  Alla luce delle informazioni esposte, per quanto di competenza, questo Ministero continuerà a tenersi informato, anche al fine di un'eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

discarica abusiva

economia regionale

automobile