ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07002

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 337 del 24/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 24/11/2014
Stato iter:
21/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/03/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 05/12/2014

SOLLECITO IL 08/01/2015

SOLLECITO IL 02/02/2015

SOLLECITO IL 05/03/2015

SOLLECITO IL 01/04/2015

SOLLECITO IL 05/05/2015

SOLLECITO IL 11/06/2015

SOLLECITO IL 09/07/2015

SOLLECITO IL 03/08/2015

SOLLECITO IL 07/09/2015

SOLLECITO IL 01/10/2015

SOLLECITO IL 02/11/2015

SOLLECITO IL 01/12/2015

SOLLECITO IL 11/01/2016

SOLLECITO IL 03/02/2016

SOLLECITO IL 03/03/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 21/03/2016

CONCLUSO IL 21/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07002
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Lunedì 24 novembre 2014, seduta n. 337

   REALACCI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:
   tra i Comuni di Pernumia, Battaglia Terme e Due Carrare, in provincia di Padova, in prossimità di abitazioni e in zona di rischio idraulico poiché a pochi metri dal canale Vicenzone, nei capannoni di proprietà della ditta Cedro srl, sono stati abbandonati dal 2002, circa 52mila tonnellate di rifiuti tossici e nocivi, stoccati dall'azienda C.&C. S.p.A.;
   come si evince da alcuni articoli di stampa locale, da blog in internet come la Vespa.org e Orto sociale.org, nonché da un allarme lanciato da Legambiente Padova e del Veneto, la C&C è un'azienda che nasce nel 2002 per trasformare rifiuti industriali in materiale cementizio. L'attività si è de facto limitata a stoccare il materiale tossico e cancerogeno in modo inadeguato e non previsto dalla normativa vigente, in assenza della minima sicurezza, e a rivenderlo senza inertizzarlo. L'attività, a quanto si apprende dagli atti, continua fino al 2005, quando l'area viene posta, il 22 febbraio del 2005, sotto sequestro da parte della magistratura, a seguito di un'indagine riguardante un traffico illecito di rifiuti. I cittadini da subito, a causa della presenza di odori acri ed irritanti, e delle polveri che si sollevavano dalla C&C, segnalavano alle istituzioni competenti, che qualcosa di potenzialmente pericoloso stava succedendo all'interno e all'esterno dei capanni della ex fabbrica Magrini Galileo;
   con la lunga vicenda giudiziaria, che termina con la prescrizione il 25 giugno 2012, il processo si è chiuso senza risarcimento e senza condanne definitive. I cumuli di materiali altamente inquinanti, sono ad oggi ancora stoccati all'interno di capannoni che appaiono precari e non adeguati. Il rischio ambientale pare accertato, ed è peraltro reale per la probabile e facile, viste le sopra descritte caratteristiche inidonee del sito di stoccaggio, contaminazione dell'aria, del suolo e delle falde idriche;
   la questione della C.&C. di Pernumia, nel 2009, compie un passo avanti quando la regione Veneto inserisce la citata area nell'elenco dei siti inquinati e da bonificare e solo nel 2011 la stessa regione Veneto ha stanziato 500.000 euro per la messa in sicurezza e per attività di caratterizzazione, risorse occorse nel corso del 2013-2014 per rinforzare alcune strutture e tappare le numerose falle sul tetto e alle pareti. Ma, al primo evento meteorologico importante, la struttura ha evidenziato la sua estrema fragilità e: gravi rischi cui è esposta. Il fortunale del 13 ottobre 2014, che si è abbattuto nella bassa padovana, ha dimostrato la fragilità della struttura provocando falle su varie parti dell'edificio e del tetto, ora riparate dalla società «Consorzio Padova Sud». La violenza del vento del detto evento atmosferico ha acuito il rischio di dispersione delle polveri in un raggio di incalcolabile ampiezza –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della grave vicenda;
   se, per quanto di competenza ed anche per il tramite del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente e delle agenzie specializzate come l'ISPRA, intendano verificare la situazione di inquinamento delle acque e dell'aria nelle aree adiacenti allo stoccaggio nei capannoni della Cedro SrL nel comune di Pernumia. (4-07002)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 21 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 594
4-07002
presentata da
REALACCI Ermete

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione parlamentare in esame, concernente le criticità ambientali del territorio dei comuni padovani di Pernumia, Battaglia Terme e Due Carrare, in base agli elementi acquisiti dagli enti territoriali competenti, si rappresenta quanto segue.
  Le problematiche evidenziate dall'interrogante risultano essere conseguenza dell'attività esercitata dal 2000 al 2005 dalla C.&C. s.p.a., azienda produttrice di conglomerati cementizi per l'edilizia.
  Data la particolare rilevanza del caso, la giunta regionale del Veneto, con proprio provvedimento deliberativo n. 3564 del 17 novembre 2009, ha inserito il sito degli «stabilimenti ex C.&C. s.p.a.» di Pernumia nell'elenco dei siti da bonificare, definendolo, al contempo, di interesse regionale.
  A fronte di un primo intervento di rimozione di circa 3.450 tonnellate di materiale depositato nell'area esterna, restano ancora all'interno dei capannoni della società Cedro s.r.l. circa 52.000 tonnellate di rifiuti, una parte dei quali classificati come pericolosi data la presenza di idrocarburi.
  La rimozione dei rifiuti è stata affidata, mediante apposita convenzione sottoscritta in data 26 marzo 2013, al consorzio obbligatorio «Bacino di Padova Tre», già titolare del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti comunali.
  Per le attività di rimozione la regione Veneto ha stanziato, con delibera della giunta regionale del 29 dicembre 2014, un finanziamento pari a euro 1.500.000.
  Ai fini della realizzazione di indagini ambientali, caratterizzazione e messa in sicurezza dei capannoni, la stessa regione ha provveduto a stanziare un contributo a fondo perduto di euro 200.000 a favore della provincia di Padova e di euro 500.000 a favore del comune di Pernumia.
  Dalla documentazione finora acquisita agli atti di questa Amministrazione, risulta che gli interventi di messa in sicurezza del sito siano stati ultimati.
  In relazione al monitoraggio della qualità dell'aria, si rappresenta che in data 7 maggio 2014 Arpa Veneto è stata incaricata di verificare l'impatto sull'ambiente e sulla popolazione degli interventi di bonifica previsti per l'area in questione. Il piano di monitoraggio predisposto prevede due campagne di controllo della durata di venti giorni cadauna, periodo ritenuto congruo per un'approfondita analisi della situazione.
  È stato stabilito di effettuare il monitoraggio sia nella fase precedente agli interventi di bonifica e messa in sicurezza del sito sia contestualmente alla realizzazione degli stessi interventi per verificarne l'impatto in corso d'opera.
  La prima campagna di indagini è stata, quindi, realizzata nel periodo settembre-ottobre 2014 impiegando un laboratorio mobile attrezzato per la misurazione automatica di vari parametri previsti dal decreto-legislativo n. 155 del 2010. Nello specifico: biossido di zolfo (SO2), biossido e ossidi d'azoto (NO2, NOx), monossido di carbonio (CO), ozono (O3), benzene (C6H6) e polveri fini PM10.
  Sulle polveri PM10 sono state condotte, successivamente, le analisi di laboratorio degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) – con riferimento al benzo(a)pirene – e le analisi dei micro inquinanti inorganici, quali arsenico (As), cadmio (Cd), nichel (Ni) e piombo (Pb).
  Il sito monitorato si trova nel comune di Battaglia Terme, a ridosso della strada di accesso alla ex C.&.C. che, nella fase di smaltimento dei materiali, sarà interessata dal passaggio di automezzi pesanti. Inoltre, l'area risulta essere sottovento rispetto agli stabilimenti ex C.&C. e limitrofa ad abitazioni private ed altri insediamenti artigianali e industriali che, nell'insieme, costituiscono i ricettori sensibili del possibile impatto delle attività di bonifica.
  Il monitoraggio, in questa prima fase, non ha evidenziato particolari problematiche per la qualità dell'aria se non quelle già note e comuni a gran parte del territorio della regione Veneto, configurando il sito di Battaglia Terme come analogo ad una zona suburbana con un inquinamento di tipo diffuso dovuto al sovrapporsi di varie fonti con inquinanti critici individuabili nelle polveri PM10 e nel benzo(a)pirene.
  La seconda fase di monitoraggio è stata programmata in concomitanza con l'inizio delle attività di messa in sicurezza del sito previste per il mese di settembre 2015. I risultati di tale recente indagine non risultano ancora pervenuti a questo Dicastero.
  Ad ogni modo, fermo restando la competenza degli enti territoriali, il Ministero chiederà di essere informato sull'evolversi della situazione, anche al fine dell'eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali competenti.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento

rifiuti industriali

inquinamento atmosferico