ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06939

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 334 del 19/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 19/11/2014
Stato iter:
08/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/09/2015
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 05/12/2014

SOLLECITO IL 08/01/2015

SOLLECITO IL 02/02/2015

SOLLECITO IL 05/03/2015

SOLLECITO IL 01/04/2015

SOLLECITO IL 05/05/2015

SOLLECITO IL 11/06/2015

SOLLECITO IL 09/07/2015

SOLLECITO IL 03/08/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/09/2015

CONCLUSO IL 08/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06939
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Mercoledì 19 novembre 2014, seduta n. 334

   REALACCI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   nell'atto di sindacato ispettivo n. 4/04271 l'interrogante lamentava, in merito al concorso di idee bandito dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – sopraintendenza per i beni archeologici di Roma, per un progetto di copertura dell’Auditorium di Adriano in piazza Venezia, il fatto che, «il 25 febbraio 2014 la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma con un mero avviso, reperibile al link http://archeoroma.beniculturali.it, sospese, “nelle more dell'approfondimento e delle valutazioni in merito ad alcune questioni postesi relativamente alla composizione della Commissione di Gara” la sopraddetta procedura di gara “fino a nuova disposizione”»;
   tale procedura di bando e successiva sospensione, peraltro senza l'indicazione di uno spazio temporale certo per avere notizie dello stesso, apparve all'interrogante alquanto anomala;
   con risposta del 7 agosto 2014 pubblicata nell'allegato B della seduta 281 del resoconto della Camera dei deputati il Ministro così rispondeva: «[...] Per quanto sopra esposto, e in via preventiva, la soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma ha ritenuto opportuno rivolgere all'avvocatura dello Stato uno specifico quesito, relativo alla conformità delle designazioni ricevute sia rispetto alle disposizioni del bando, in quanto lex specialis, che all'articolo 84 del codice, al fine di non incorrere in violazioni della normativa che si configurerebbero quale vizio demolitorio dell'intera procedura che è, invece, interesse di questa Amministrazione condurre e concludere con la massima celerità e regolarità possibili. Inoltre, in attesa del parere dell'avvocatura, la soprintendenza ha sospeso la procedura, con il noto avviso del 25 febbraio 2014. Il parere dell'avvocatura, pervenuto all'Amministrazione il 1o agosto, richiama in primo luogo la consolidata giurisprudenza del Consiglio di Stato in materia di bandi di concorso, secondo la quale «Il bando, costituendo la lex specialis del concorso indetto per l'accesso al pubblico impiego, deve essere interpretato in termini strettamente letterali, con la conseguenza che le regole in esso contenute vincolano rigidamente l'operato dell'Amministrazione pubblica, obbligata alla loro applicazione senza alcun margine di discrezionalità». Con riferimento al bando in questione, l'avvocatura osserva che appare «aderente alla previsione del bando la nomina soli funzionari e non dirigenti della Direzione Generale Antichità del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio-MiBAC, tanto più che la qualifica dirigenziale non necessariamente postula quella di funzionario». Tali considerazioni – prosegue l'avvocatura – valgono «a maggior ragione ... in relazione alla circostanza che due dei nominati rivestono funzioni apicali nei relativi uffici. Detta circostanza potrebbe, infatti, ingenerare problematiche in ordine alla successiva attività amministrativa», alla luce di quanto disposto dall'articolo 84, comma 4, del decreto legislativo n. 163 del 2006 esattamente richiamato dalla soprintendenza. Alla luce del parere reso dall'avvocatura, e nella piena consapevolezza del disagio determinato fra i concorrenti e nell'opinione pubblica dal lungo tempo trascorso dall'avvio della procedura, questa Amministrazione procederà quindi con la massima celerità alla costituzione della commissione giudicatrice in conformità a quanto indicato nel parere stesso»;
   ad oggi a quanto risulta non è stata ancora costituita, benché sia stata ribadita la questione di «massima celerità» per il bando, la commissione giudicatrice –:
   se il Ministro sia a conoscenza della vicenda e intenda, per il tramite degli uffici competenti, chiarire con la massima celerità la ragione del ritardo nella costituzione delle sopraccitata necessaria commissione giudicatrice e assumere le iniziative di competenza per la nomina; se non intenda verificare quanto accaduto ad inizio anno, nell’iter del predetto bando presso la Soprintendenza per i beni archeologici di Roma. (4-06939)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 8 settembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 477
4-06939
presentata da
REALACCI Ermete

  Risposta. — Nell'atto ispettivo in esame, richiamati il bando di concorso di idee per la copertura dell'Auditorium di Adriano a Roma, in piazza Madonna di Loreto, e la risposta di questa Amministrazione all'interrogazione 4-04271 dello stesso interrogante, con cui si comunicava l'intenzione di procedere, «con la massima celerità», alla nomina della commissione giudicatrice, l'interrogante, constatato che la commissione non risulta ancora costituita, chiede che siano chiarite le ragioni del ritardo, che siano assunte le iniziative di competenza per la nomina della stessa e, infine, che sia verificato l’iter del bando di concorso.
  Il concorso di idee per la copertura provvisoria dell'Auditorium di Adriano è stato indetto dalla soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma (ora ridenominata soprintendenza speciale per il Colosseo, il Museo nazionale romano e l'area archeologica di Roma) con bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il 4 novembre 2013.
  Successivamente al termine della presentazione degli elaborati, fissato per il 4 gennaio 2014, erano intervenute difficoltà interpretative dell'articolo del bando riguardante le procedure di scelta dei membri della commissione giudicatrice, tali da indurre la soprintendenza a sospendere il procedimento e a richiedere un parere di merito all'Avvocatura generale dello Stato che, il 1o agosto 2014, aveva dato indicazioni al riguardo, risolvendo le difficoltà interpretative.
  Nel frattempo, successivamente al parere dell'Avvocatura e nelle more della costituzione della commissione, sono profondamente mutate le condizioni e le circostanze che avevano indotto l'Amministrazione all'indizione del concorso.
  Infatti, con decreto ministeriale del medesimo 1o agosto 2014 è stata nominata una commissione paritetica di autorevoli esperti, nominati dal Ministero e da Roma Capitale, con il compito di elaborare un piano strategico per la sistemazione e lo sviluppo dell'area archeologica centrale di Roma, nella quale è ricompreso anche l'Auditorium di Adriano.
  Inoltre, dopo l'avvio dei lavori della commissione paritetica, il 28 ottobre 2014 il Sovrintendente ai beni culturali per Roma Capitale informava gli uffici del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo che il sindaco Marino aveva comunicato «l'intenzione di condividere un intervento definitivo per Piazza Madonna di Loreto, superando la fase provvisoria e puntando alla valorizzazione dell'area ampliando l'offerta culturale» e, per l'effetto, lo stesso Sovrintendente sospendeva la nomina del componente di sua spettanza nella commissione giudicatrice del concorso di idee.
  La commissione paritetica, poi, nel documento finale prodotto al termine dei lavori, ha indicato, tra gli obiettivi principali da perseguire ai fini di una complessiva valorizzazione di piazza Venezia, quelli relativi a «una sistemazione adeguata degli Auditoria di Adriano, da collegare possibilmente all'area del tempio dei Divi Traiano e Plotina e alla basilica Ulpia utilizzando anche eventualmente percorsi sotterranei, e alla realizzazione della metro C, che dovrebbe costituire un elemento qualificante anche in funzione della visita e della fruizione» dell'area archeologica centrale, ivi compreso l'Auditorium che «con adeguate sistemazioni esterne potrebbe ritornare a svolgere la funzione originaria (pubbliche letture o conferenze su temi culturali)».
  Nello stesso documento, la Commissione ha specificato che «lo scavo degli Auditoria sarà oggetto di prossimo completamento lungo il versante piazza Venezia, nonché di restauro, nell'ambito degli interventi per la realizzazione della stazione Venezia della Linea C».
  Il progetto di valorizzazione del complesso degli Auditoria, redatto da parte di CG Metro C, nell'ambito dell'uscita della Linea C «Madonna di Loreto», è stato consegnato alla Soprintendenza speciale il 18 dicembre 2014, ma dovrà essere oggetto, oltre che di confronto nell'ambito di una conferenza dei servizi specifica, anche di ulteriori approfondimenti in esito ai risultati dell'ampliamento delle indagini archeologiche e della necessaria caratterizzazione geotecnica dei terreni di fondazione. Il progetto definitivo della stazione Venezia prevede, inoltre, l'uscita «Madonna di Loreto» in posizione diversa da quanto indicato nel progetto preliminare, assunto dalla Soprintendenza quale limite, ormai decaduto, per l'intervento di posa in opera della copertura provvisoria.
  Occorre, infine, considerare che all'epoca dell'indizione del concorso di idee la tratta Colosseo-piazza Venezia della Metro C era priva di finanziamenti, successivamente deliberati con il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, recante «Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive», convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164. All'epoca dunque i tempi della costruzione della Metro C non erano certi. Quanto sopra spiega perché il bando avesse ad oggetto una copertura dichiaratamente provvisoria e non potesse tener conto delle interferenze con gli accessi della Metro C successivamente elaborati.
  Tutto ciò premesso, la Soprintendenza speciale, nel prendere atto del superamento delle condizioni che avevano concordemente condotto i competenti uffici statali e quelli comunali all'indizione del concorso di idee, ritiene non più attuale, in quanto non conforme alle mutate esigenze e condizioni, la posa in opera di una copertura provvisoria dell'Auditorium.
  Tuttavia, nella piena consapevolezza dell'interesse manifestato e dell'impegno profuso dai partecipanti, è intenzione della stessa Soprintendenza, acquisita la formale disponibilità da parte degli interessati, allestire, entro spazi adeguati, un'esposizione temporanea dei progetti pervenuti, corredata da un catalogo, al fine di conferire al lavoro dei professionisti coinvolti la massima e doverosa visibilità.
  Si può infine aggiungere che la situazione del momento – che vede l'area dello scavo nel cuore di Roma circondata da una recinzione provvisoria – appare invero insoddisfacente ed accettabile solo in quanto temporanea. Pertanto, ove eventi nuovi sopraggiungessero a modificare i dati di fatto sui quali si è fondata la sopra illustrata determinazione assunta dall'Amministrazione, ad esempio dilazionando la prevista realizzazione della stazione della Metro C, si potrà valutare l'adozione di ulteriori e differenti misure.
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

accesso all'occupazione

archeologia

nomina del personale