Legislatura: 17Seduta di annuncio: 334 del 19/11/2014
Primo firmatario: COSTANTINO CELESTE
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 19/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2014 PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2014 FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2014 PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/11/2014 ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/11/2014 MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/11/2014 DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/11/2014 ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/11/2014 PLACIDO ANTONIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/11/2014 NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/11/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 19/11/2014
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 20/11/2014
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 24/11/2014
COSTANTINO, RICCIATTI, PANNARALE, FRATOIANNI, PALAZZOTTO, ZARATTI, MELILLA, DURANTI, ZACCAGNINI, PLACIDO, NICCHI. —
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
circa una settimana fa, come riportato dal Giornale dell'Umbria, uno studente delle scuole superiori di Perugia, di cui non è ancora noto il nome, è stato picchiato e offeso da un suo docente perché si sarebbe difeso dall'insulto pronunciato proprio dal docente: «Essere gay è una brutta malattia», come hanno testimoniato i compagni di classe del ragazzo vittima dell'aggressione;
durante la lezione, il professore si sarebbe avvicinato al ragazzo dicendogli «Essere gay è una brutta malattia». Il ragazzo avrebbe chiesto: «sta parlando con me ?», i testimoni riportano la risposta del professore: «certo che dico a te, è brutto essere gay. Tu ne sai qualcosa», e quando il ragazzo si è difeso rispondendo «Sicuramente, da quando conosco lei», il professore ha reagito colpendo il ragazzo con due calci alle gambe allo studente, sferrando due pugni alla spalla e prendendolo per il collo, stringendolo con forza. Interviene a quel punto il compagno di banco «Professore lo lasci, non vede che lo sta strozzando ?». Lasciando la presa il professore avrebbe risposto «Non ti permettere mai più di prendermi in giro»;
lo studente in un primo momento vuole tenere per sé l'accaduto, ma quando la voce si sparge per l'istituto e viene visto palesemente zoppicare, la coordinatrice di classe decide di chiarire immediatamente l'episodio;
lo studente riporta ai suoi familiari l'avvenimento, viene portato in nosocomio, in quanto minorenne, dove gli viene riscontrato un grosso ematoma alla coscia, e dopo la segnalazione obbligatoria dell'ospedale i genitori si sono recati alla polizia per denunciare l'accaduto;
sempre dal Giornale dell'Umbria si evince che i genitori del ragazzo sono preoccupati soprattutto per il fatto che il figlio ha problemi di salute e di apprendimento, situazione già precedentemente segnalata alla scuola e all'ufficio scolastico e nota a tutti i docenti, perciò l'episodio di violenza potrebbe averlo segnato maggiormente. Fra l'altro il ragazzo soffre di una patologia ossea che in caso di colpi produce effetti da tenere sotto controllo;
il ragazzo è stato in via cautelativa spostato in un'altra sezione affinché non incontri il professore, ma non risultano misure a carico del suddetto docente;
i genitori si sono affidati ad un legale e hanno depositato una querela –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dell'accaduto e come ritenga agire, qualora la versione dello studente e dei testimoni fosse confermata, nei confronti di un docente che non sarebbe evidentemente in grado di svolgere il delicato ruolo di educatore e insegnante, tra le cui prerogative ci dovrebbe essere la promozione di una cultura di rispetto e uguaglianza, in un periodo in cui l'omofobia fa vittime soprattutto tra i più giovani e le più giovani e la scuola riveste una funzione fondamentale nel percorso di crescita e di accettazione delle differenze, nonostante il ritardo del sistema scolastico italiano che non si è ancora dotato di percorsi di educazione sentimentale e alle differenze nei propri programmi scolastici in maniera strutturata. (4-06931)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):insegnante
delitto contro la persona
vittima