ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06902

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 333 del 17/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 17/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/11/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06902
presentato da
CATANOSO Basilio
testo di
Lunedì 17 novembre 2014, seduta n. 333

   CATANOSO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto denuncia in un comunicato la Federazione nazionale pensionati dell'Ugl, come se non bastassero le quotidiane difficoltà di milioni di pensionati che non riescono ad arrivare a fine mese, è in arrivo un'altra «catastrofe» capace di mettere in ginocchio i «pensionati del futuro» fra mancata rivalutazione del montante versato, incremento della tassazione sulla previdenza complementare e trattamento di fine rapporto direttamente in busta paga;
   l'introduzione del sistema contributivo con la legge n. 335 del 1995 ha posto un problema di come rivalutare annualmente quanto accumulato dal lavoratore. La questione, allora, fu risolta agganciando la rivalutazione alla media della variazione del prodotto interno lordo italiano nel quinquennio precedente;
   la ridotta crescita nei primi anni successivi al 1995 e, soprattutto, la mancata crisi che si sta trascinando, salvo qualche interruzione, dal 2008 ad oggi aprono ora scenari completamente diversi;
   se fino al dicembre 2012, la media quinquennale è stata ancora positiva, per la prima volta si è registrato un tasso di rivalutazione negativo (-0,1927 per cento) destinato a trovare applicazione su tutto il montante maturato entro il 31 dicembre 2013. Le prospettive appaiono altrettanto negative anche per quello che attiene all'anno in corso;
   da quanto risulta all'interrogante e alla Federazione nazionale pensionati dell'Ugl, il Governo nella sua collegialità non sembra intenzionato a prendere provvedimenti, nonostante si rischi di incidere pesantemente sul futuro previdenziale di milioni di lavoratori;
   a giudizio dell'interrogante e della Federazione nazionale pensionati Ugl, la questione potrebbe superarsi prevedendo un più ampio margine di anni nel calcolo della media oppure attraverso l'agganciamento della rivalutazione al prodotto interno lordo europeo e non nazionale, sull'esempio di quanto già accade con i contratti collettivi nazionali di lavoro che si rinnovano non sulla base dell'inflazione nazionale ma sull'indice armonizzato europeo;
   si prospetta un inasprimento della tassazione sui fondi di previdenza complementare;
   la conseguenza immediata è che i rendimenti netti sono destinati a diminuire sensibilmente con tutto quello che ne consegue in termini di reddito futuro;
   altra conseguenza, questa indiretta, è che l'aumento della tassazione funziona da forte deterrente per i nuovi e potenziali iscritti riducendo in tal modo le nuove entrate con tutto quello che ne consegue in termini di sostenibilità del sistema;
   analogamente, si parla di inasprire la tassazione per i circa 1,5 milioni di aderenti alle casse previdenziali private;
   infine altra tegola sulla testa dei futuri pensionati, a dispetto di quello che si vorrebbe far credere ai lavoratori italiani, potrebbe essere l'inserimento del trattamento di fine rapporto «maturando» direttamente in busta paga;
   le conseguenze dirette di questa decisione, a giudizio dell'interrogante e dei pensionati Ugl, sul reddito presente e futuro e sulla propensione ad iscriversi alla previdenza complementare, senza peraltro contribuire al rilancio dei consumi e del prodotto interno lordo, sarebbero catastrofiche;
   per rilanciare i consumi interni basterebbe, nell'immediato, rinnovare i contratti collettivi nazionali di lavoro per tutte quelle categorie per cui risultano scaduti da anni ed innalzare la quota di esenzione fiscale dei buoni pasto, mentre per far riprendere il prodotto interno lordo serve una strategia più complessa che punti sugli investimenti produttivi –:
   quali iniziative, di natura normativa e regolamentare, intendono adottare i Ministri interrogati per risolvere le problematiche esposte in premessa. (4-06902)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto interno lordo

pensionato

contratto collettivo