ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06901

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 333 del 17/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: MANZI IRENE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 17/11/2014
CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 17/11/2014
LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 17/11/2014
MARCHETTI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 17/11/2014
PETRINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 17/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 17/11/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06901
presentato da
MANZI Irene
testo di
Lunedì 17 novembre 2014, seduta n. 333

   MANZI, LUCIANO AGOSTINI, CARRESCIA, LODOLINI, MARCHETTI e PETRINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, meglio noto come «Destinazione Italia», all'articolo 6, comma 8, ha stabilito infatti che: «... l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni avvia le procedure per escludere dalla pianificazione delle frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre le frequenze riconosciute a livello internazionale e utilizzate dai Paesi confinanti, pianificate e assegnate ad operatori di rete televisivi in Italia e oggetto di accertate situazioni interferenziali alla data di entrata in vigore del presente decreto, nonché le frequenze oggetto di EU Pilot esistenti alla medesima data. La liberazione delle frequenze di cui al primo periodo deve avere luogo non oltre il 31 dicembre 2014»;
   entro il 31 dicembre 2014 circa 76 imprese televisive italiane dovranno spegnere le proprie frequenze, a cause delle accertate interferenze con la rete di comunicazione di Stati esteri, vale a dire con quei soggetti, la cui lesione dei diritti è alla base dell'intervento di pianificazione delle frequenze da porre in essere;
   Francia, Slovenia, Croazia e Malta hanno segnalato questo problema di sovrapposizione al nostro Paese e per porvi rimedio è stata previsto dal Ministero dello sviluppo economico la liberazione di queste frequenze;
   l'Amministrazione croata, in particolare, ha inviato alle autorità italiane una nota con la quale propone l'estensione delle aree di esclusione che la riguardano, richiesta che, secondo quanto contenuto nella delibera Agcom 480/14/Cons, anche le analisi tecniche effettuate portano a ritenere in buona parte giustificata e quindi, per quella parte, accoglibile;
   particolarmente penalizzate risultano le regioni adriatiche, tra cui le Marche, per la quale è stata accertata l'interferenza delle frequenze con quelle della Croazia;
   caso emblematico quello della Tv CentroMarche, che secondo la nuova graduatoria preparata dal Ministero dello sviluppo economico, nonostante sia la prima emittente privata regionale, dovrà liberare la sua isofrequenza nelle province di Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno, con pesanti ripercussioni anche in termini occupazionali;
   rispondendo in Aula all'interrogazione n. 3-01151, il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento ha comunicato che: «... dal 6 novembre, sul sito del Ministero dello sviluppo economico, è aperta una consultazione pubblica per individuare in modo concorde anche le modalità per liberare volontariamente queste frequenze, a fronte di un indennizzo economico, una compensazione economica per gli operatori. È già stato predisposto un fondo dal Ministero dello sviluppo economico ed è previsto un ulteriore intervento normativo, proprio per aumentare il fondo a disposizione per la compensazione di questi operatori, che dovranno liberare le frequenze e, quindi, evitare i rischi di infrazione al livello europeo»;
   secondo quanto riferito da alcune emittenti coinvolte la riassegnazione delle frequenze rimaste a disposizione dovrebbe poi avvenire, tenendo conto di una graduatoria che risale al 2011, pertanto chi è collocato oltre un certo posto, in virtù delle frequenze escluse, non si vedrà riassegnata alcuna frequenza, con la conseguenza di vedersi preclusa ogni possibilità diretta di poter trasmettere contenuti e programmi su un proprio mux;
   nel caso specifico delle Marche, la graduatoria del 2011 appare del tutto inadeguata poiché non tiene conto di alcuni sostanziali e determinanti cambiamenti sopravvenuti;
   ad aggravare questa situazione di incertezza si aggiunge il fatto che dal 1o gennaio 2015 il contributo annuale per l'utilizzo delle frequenze dovrebbe aumentare considerevolmente, tanto da renderlo sostanzialmente irraggiungibile per le imprese televisive locali;
   nel corso degli anni, sulla base delle assegnazioni di frequenze, operata dal Ministero dello sviluppo economico, le emittenti private hanno sostenuto investimenti notevoli ed in favore delle stesse sono stati erogati contributi pubblici altrettanto rilevanti, che hanno generato occupazione ed hanno garantito la pluralità dell'informazione e la promozione dei territori;
   pur aumentando il fondo a disposizione per la compensazione degli operatori coinvolti, come nelle intenzioni del Governo, la nuova ripartizione delle frequenze rischia di compromettere irreparabilmente la pluralità dell'informazione e la possibilità di dare voce alle realtà locali che non possono trovare spazio nei canali e negli spazi informativi dei network nazionali –:
   quali iniziative di competenza intenda assumere al riguardo. (4-06901)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

finanziamento pubblico

rischio sanitario

politica di sostegno