ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06850

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 331 del 13/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO GIANCARLO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 13/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 13/11/2014
Stato iter:
28/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2015
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/07/2015

CONCLUSO IL 28/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06850
presentato da
GIORDANO Giancarlo
testo di
Giovedì 13 novembre 2014, seduta n. 331

   GIANCARLO GIORDANO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   con decreto dirigenziale n. 255 del 7 giugno 2013, pubblicato sul BURC n. 39 del 22 luglio 2013 la regione Campania ha autorizzato «la società ALISEA s.r.l. Uni-personale con sede in Roma alla Via del Corso n. 75/10 – CAP 00186, C.F. e P.IVA 01588460996, fatti salvi i diritti di terzi, ai sensi dell'articolo 12 del decreto legislativo n. 387/2003 (Gazzetta Ufficiale 31 gennaio 2004, n. 25. S.O.):
    1. alla costruzione e all'esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica mediante tecnologia eolica da realizzarsi nel comune di Lacedonia, in località Macchialupo, di potenza complessiva massima fino a 47,5 Mw per un numero di 19 aerogeneratori;
    2. all'allacciamento alla rete di distribuzione tramite collegamento in antenna a 150 kV su una nuova stazione elettrica di smistamento a 150 kV in doppia sbarra da inserire in doppia antenna a 150 kV sulla sezione a 150 kV della stazione a 380 kV di Bisaccia, come da allegato tecnico che costituisce parte integrante e sostanziale del presente;
    4. di disporre l'opposizione del vincolo preordinato all'esproprio del diritto di proprietà e degli altri diritti reali necessari alla costruzione dell'impianto ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 10 co. 1 del decreto del Presidente della Repubblica 327/01 sui terreni riportati al Catasto come di seguito esplicitato ...»;
   i cittadini dei comuni di Bisaccia (Avellino) e Lacedonia (Avellino), costituiti in comitati «Nessuno tocchi Piani San Pietro» e «No Alta tensione» a difesa dei territori, dell'ambiente e della salute dei cittadini si oppongono alla realizzazione dell'elettrodotto, hanno chiesto che lo stesso fosse interrato al fine di arrecare minor danno all'ambiente e alla salute dei cittadini, ma la società oppone l'impossibilità ad interrare l'opera perché i costi sarebbero eccessivi;
   stante l'indisponibilità dalla società ALISEA srl unipersonale ad accogliere le richieste dei comitati in riunioni svoltesi presso le sedi comunali e a Roma presso il Ministero i comitati «Nessuno Tocchi Piani San Pietro» di Bisaccia (Avellino), «No alta tensione» di Lacedonia (Avellino) e «V.O.R.I.A.» di Vallata (Avellino) visto il mancato accoglimento della richiesta di interrare l'opera hanno denunciato alla regione Campania, ai comuni di Bisaccia e Lacedonia, al commissariato agli usi civici della Campania e del Molise, la circostanza che l'elettrodotto da 150 kV, come risulta dallo stesso piano particellare grafico descrittivo di esproprio allegato al progetto, interessa le particelle 7 e 19 del foglio 53 e la particella 510 del foglio 48 in agro del comune di Lacedonia (Avellino) particelle che appartengono al demanio civico categoria A;
   la complessa materia degli usi civici trova la sua completa disciplina nella legge n. 1766 del 16 giugno 1927 (che ha convertito in legge il regio decreto 22 maggio 1924 n. 751) e nel successivo regolamento di esecuzione approvato con il regio decreto n. 332 del 26 febbraio 1928. Gli usi civici, nella definizione normativa, sono quindi i diritti d'uso che spettano a coloro che compongono una determinata collettività e tale uso si manifesta in attività relative al godimento di un determinato bene quale: godere del pascolo, fare legna o usare dei prodotti del bosco, seminare terreni, e altro;
   il legislatore (articolo 11) ha distinto, per ciò che concerne i terreni facenti parte dei demani pubblici, tra terreni utilizzabili come bosco o pascolo (categoria A) e terreni utilizzabili per la coltura agraria. (categoria B). Detta distinzione, lungi dall'essere meramente descrittiva, è alla base di un differente regime di circolazione dei terreni suddetti in quanto, mentre per quelli utilizzabili come bosco o pascolo non è prevista alcuna alienazione o cambio di destinazione senza preventiva autorizzazione ministeriale (ora regionale), viceversa i terreni utilizzabili per la coltura sono destinati ad essere ripartiti mediante assegnazione (cosiddetta quotizzazione dei terreni demaniali);
   l'articolo 12, comma 2, legge 1766 del 1927 stabilisce che le terre collettive continuano ad essere soggette ad un regime d'indisponibilità e di destinazione vincolata alle primarie esigenze della comunità, salvo casi particolari e specifici. Pertanto, i terreni su cui insistono usi civici sono sottoposti a vincolo di indisponibilità, di inalienabilità e di destinazione (cfr. ex multisCass. Civ.,sez III, 3.2.2004, n. 1940; sez. V, n. 11993 dell'8 agosto 2003);
   alla luce delle disposizioni normative e dell'orientamento giurisprudenziale costante si può pertanto affermare che fino a quando non avvenga l'assegnazione a categoria il bene è assolutamente incommerciabile. A seguito della suddetta assegnazione, invece, qualora l'immobile rientri nella categoria A (boschi e pascoli), esso sarà destinato per sempre a restare di proprietà pubblica; l'unica ipotesi di commerciabilità pertanto sarà circoscritta al caso di compravendita per esigenze di pubblico interesse, opportunamente adottata dal comune ed approvata dalla regione. Viceversa l'assegnazione del terreno a categoria B (coltura agraria) comporterà il diritto di enfiteusi a favore del singolo il che comporta che potranno essere compiuti atti unilaterali di disposizione della proprietà, siano essi di natura privatistica che di natura espropriativa, soltanto dopo l'affrancazione del canone enfiteutico;
   dall'analisi della certificazione storico catastale inerente le particelle 7 e 19 del foglio 53 e la particella 510 del foglio 48 emerge che le stesse sono appartenenti al demanio civico categoria A;
   l'articolo 1 della legge n. 431 del 1985 (legge Galasso), sottopone a vincolo paesistico tutti i terreni di uso civico vincolo ribadito dal decreto legislativo 490 del 1999 e, successivamente, dal decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 (codice dell'ambiente), modificato con i decreti legge 24 maggio 2006 n. 156 e 157, il quale ultimo, all'articolo 142 lettera h) indica «di interesse paesaggistico» e come tali sottoposti alla disciplina del vincolo «le aree assegnate alle Università Agrarie e le zone gravate da usi civici»;
   la pratica, largamente diffusa in regione Campania, di autorizzare la realizzazione di opere su demanio civico a portato alla presentazione in regione Campania di una proposta di legge «Regime urbanistico dei terreni di Uso Civico» (Reg. Genn. 513 – ad iniziativa dei Consiglieri Consoli, Cobellis, Iacolare, e Mocerino depositata in data 24 marzo 2014) che potrebbe divenire l'ennesima «sanatoria» agli scempi ambientali e dei conseguenti «disastri» su cui tardivamente recriminare nella vana ricerca di individuarne i responsabili;
   da ultimo la regione Campania, incalzata dai Comitati, è stata «costretta» con nota prot. 2014.0731325 del 3 novembre 2014 a firma del dirigente dell'UOD Foreste, a riconoscere che i terreni in agro di Lacedonia «Foglio 53, particelle 7 e 19, tuttora sono gravate dal vincolo di Uso civico» –:
   se il Ministro sia a conoscenza di tale situazione e cosa intenda fare per tutelare le aree gravate da usi civici che risultano sottoposti a vincolo paesaggistico ex lege.
(4-06850)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 28 luglio 2015
nell'allegato B della seduta n. 470
4-06850
presentata da
GIORDANO Giancarlo

  Risposta. — Si fa riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, con il quale l'interrogante chiede se questo Ministero sia a conoscenza della situazione venutasi a creare nei territori di Bisaccia e Lacedonia, in provincia di Avellino, a seguito dell'autorizzazione rilasciata dalla regione Campania alla costruzione e all'esercizio di un impianto di energia elettrica mediante tecnologia eolica, con relativo allacciamento alla rete di distribuzione.
  Al riguardo, si rappresenta quanto segue.
  Il procedimento di autorizzazione unica per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili è regolato dal decreto 10 settembre 2010 «linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili». Nel corso del procedimento unico, la competente soprintendenza esprime il proprio parere nel ai sensi dell'articolo 14, punto 14.9, delle linee guida. Nei casi previsti dall'articolo 17, comma 3, lettera n), del decreto del Presidente della Repubblica n. 233 del 2007, qualora l'intervento interessi la competenza di più soprintendenze di settore, il parere viene espresso dalla competente direzione regionale.
  Nel caso specifico si precisa quanto segue:
   la società proponente ha presentato il progetto, acquisito al protocollo n. 24037 in data 8 settembre 2009, relativo alla costruzione ed esercizio di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile costituito da trenta aerogeneratori della potenza complessiva di settantacinque MW e relative opere connesse, con allegato certificato, rilasciato dal comune di Lacedonia protocollo n. 1127 del 26 febbraio 2009, nel quale veniva riportato l'elenco delle particelle catastali interessate dall'intervento, comunicando che non vi erano vincoli ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio.

  Si precisa che, da una verifica effettuata a seguito della segnalazione, nell'elenco delle particelle del su citato certificato non erano menzionate le particelle indicate nell'interrogazione parlamentare.
  In data 9 settembre 2010, la società proponente ha trasmesso il progetto definitivo dell'impianto per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile costituito da trenta aerogeneratori della potenza di settantacinque MW, nonché il progetto relativo all'elettrodotto corredato da relazione paesaggistica; al progetto del 2010 veniva anche allegato il parere della commissione per il paesaggio nonché la relazione tecnico-illustrativa, ai sensi dell'articolo 146 del codice dei beni culturali e del paesaggio, da parte del responsabile del paesaggio del comune di Lacedonia, reiterando il già citato certificato del 26 febbraio 2009. Tale relazione non evidenziava la presenza di usi civici tra le particelle interessate, riportando solo marginali interferenze, attraversamenti in via aerea di corsi d'acqua e di aree boscate, tra le aree assoggettate a tutela e l'impianto.
  Con nota protocollo n. 20620 del 9 settembre 2010, la competente soprintendenza ha richiesto ai comuni di Bisaccia e Aquilonia di comunicare la presenza di aree assoggettate a tutela sui territori interessati dall'elettrodotto. Con nota protocollo n. 20623 dello stesso giorno, la medesima soprintendenza ha richiesto al comune di Lacedonia di verificare la distanza dalle aree assoggettate a tutela sul territorio interessato dall'impianto.
  In data 1o giugno 2011 veniva indetta la prima conferenza dei servizi presso la regione Campania, nel corso della quale il rappresentante del settore regionale beni culturali e ambientali ha dichiarato «la non competenza in quanto i fogli catastali interessati dal progetto non sono gravati da usi civici».
  A seguito dei pareri endoprocedimentali trasmessi alla direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania, con nota n. 14110 del 26 maggio 2011, la medesima direzione regionale ha ribadito la propria incompetenza sul procedimento in quanto l'intervento non riguardava la competenza di più soprintendenze, con l'indicazione che rimaneva in capo alla soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Salerno e Avellino l'espressione del parere.
  Con nota n. 26172 del 14 ottobre 2011 la società trasmetteva il progetto definitivo dell'impianto eolico ed opere connesse.
  La soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Salerno e Avellino, con nota n. 30222 del 25 novembre 2011, preso atto della situazione vincolistica, così come rappresentata dalla relazione tecnico- illustrativa redatta dal comune di Lacedonia e dal parere della commissione del paesaggio, esaminati gli elaborati presentati, considerato che relativamente al parco eolico non risultavano esserci aree assoggettate a tutela, mentre per le opere connesse risultavano essere sottoposti a tutela solo corsi d'acqua e aree boschive che sono interessati da attraversamenti aerei dell'elettrodotto, ha espresso parere favorevole per quanto di competenza.
  Si ribadisce che la citata soprintendenza, all'epoca dell'espressione del proprio parere, non era a conoscenza dell'esistenza di particelle gravate da usi civici inserite nel progetto di cui si tratta, non essendo stata, in nessuna fase del procedimento, evidenziata tale problematica.
  Da una verifica degli elaborati agli atti della soprintendenza, effettuata a seguito dell'interrogazione parlamentare, si è riscontrato che le particelle oggetto dell'interrogazione, e precisamente le nn. 7 e 19 del F.53, sono interessate solo dal passaggio aereo del cavo dell'elettrodotto. La particella 510 del foglio 48 non è, invece, interessata dal passaggio dell'elettrodotto.
  In data 7 maggio 2015, con il decreto dirigenziale (DD) n. 1 del 7 gennaio 2015 del dipartimento 52 – salute e risorse naturali – direzione generale 6 – politiche agricole, alimentari e forestali avente per oggetto «comune di Lacedonia (AV). Mutamento temporaneo di destinazione di terre gravate da usi civici per la realizzazione dell'impianto eolico di cui all'autorizzazione unica rilasciata con decreto dirigenziale n. 225 del 7 giugno 2013, riguardante porzione delle particelle 7 e 19 del foglio 53 di Lacedonia – sito in località “MACCHIALUPO”» pubblicato sul Bollettino Ufficiale regione Campania n. 20 del 20 aprile 2015, è stato accertato che effettivamente le particelle 7 e 19 del foglio 53 di Lacedonia sono soggette al gravame degli usi civici, come disposto col decreto commissariale del 30 dicembre 1937.
  In data 8 maggio 2015, la citata soprintendenza, con nota 3621 indirizzata alla regione Campania, in relazione al progetto di che trattasi e tenuto conto del parere già espresso, di quanto riportato dall'interrogante e del contenuto del citato decreto dirigenziale n. 1 del 7 gennaio 2015, ed in considerazione del fatto che le suddette particelle sono interessate per il solo sorvolo della linea aerea RTN, costituente l'elettrodotto opere elettriche connesse al progetto di parco eolico, ha confermato il parere già espresso in conferenza dei servizi, ritenendo che quanto accertato nel succitato decreto dirigenziale non modifichi le considerazioni che hanno portato all'emanazione del parere, trattandosi di interessamento solo aereo delle particelle vincolate.
  Si rappresenta, infine, che, tenuto conto dei numerosi provvedimenti emessi dalla regione Campania a favore della società proponente, anche in relazione alle molteplici variazioni apportate al progetto, la soprintendenza belle arti e paesaggio di Salerno e Avellino ha richiesto all'amministrazione regionale di verificare se le modifiche apportate durante l’iter autorizzativo abbiano interessato aree assoggettate a tutela ai sensi dell'articolo 142, comma 1, lettere da a) ad m), del codice dei beni culturali e del paesaggio (beni tutelati ex lege), precisando che, in caso affermativo, sarà necessario, in via di autotutela, esprimere un nuovo parere alla luce della mutata situazione vincolistica.
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

espropriazione

industria elettrica

produzione d'energia