ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06843

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 330 del 12/11/2014
Trasformazioni
Trasformato il 18/12/2014 in 5/04321
Firmatari
Primo firmatario: SEGONI SAMUELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 12/11/2014
Stato iter:
18/12/2014
Fasi iter:

TRASFORMAZIONE EX-ART.134 IL 18/12/2014

TRASFORMATO EX-ART. 134 IL 18/12/2014

CONCLUSO IL 18/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06843
presentato da
SEGONI Samuele
testo di
Mercoledì 12 novembre 2014, seduta n. 330

   SEGONI, DAGA, BUSTO, MANNINO, ZOLEZZI e TERZONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   l'acqua è un bene essenziale ed insostituibile per la vita e, pertanto, la disponibilità e l'accesso all'acqua potabile e all'acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni collettivi costituiscono un diritto inviolabile dell'uomo, un diritto universale, indivisibile, che si può annoverare fra quelli di cui all'articolo 2 della Costituzione;
   la direttiva 98/83/CE del Consiglio, del 3 novembre 1998 prevede che in caso di inosservanza dei valori di parametro, lo Stato membro interessato provvede affinché vengano tempestivamente adottati i provvedimenti correttivi necessari per ripristinare la qualità delle acque. Indipendentemente dal rispetto o meno dei valori di parametro, gli Stati membri provvedono affinché la fornitura di acque destinate al consumo umano, che rappresentano un potenziale pericolo per la salute umana, sia vietata o ne sia limitato l'uso e prendono qualsiasi altro provvedimento necessario. I consumatori vengono informati di tali misure;
   da metà anni ’80 nell'area della pianura di Scarlino sono presenti materiali contaminati in un'area di proprietà prima ENI, poi, a seguito della privatizzazione, della Nuova Solmine (ceneri di Pirite) oggetto di bonifica, prodotti dalla trasformazione dei minerali metallici derivati dalle attività minerarie, come riportato nel report ARPAT «Definizione dei Valori di Fondo per alcuni parametri nelle Acque Sotterranee dei Siti in Bonifica della Pianura di Scarlino, Grosseto (2003-2012)» del gennaio 2014;
   la Relazione Conclusiva Aprile 2011 di A. Donati e A. Biondi commissionata dal comune di Scarlino e dalla provincia di Grosseto, evidenzia che le falde idriche (prima falda tra 2 e 18 metri e seconda falda 20 e 50 metri) della Pianura di Scarlino presentano un vasto inquinamento da arsenico e di altri inquinanti come manganese, ferro e solfati;
   tale responso risulta confermato successivamente anche dallo stesso documento ARPAT citato in precedenza, specificando che le concentrazioni di arsenico raggiungono valori fino a 680 volte superiori al limite di legge, con l'aggiunta che anche a monte dell'area interessata dalla bonifica se ne riscontrano valori fino a 156 volte superiori;
   i lavori di bonifica dei suddetti siti, consistenti nella cinturazione e messa in sicurezza dei luoghi in cui sono state collocate le ceneri di pirite, effettuati da Nuova Solmine, oggi proprietaria dei siti, hanno avuto inizio nel luglio 2003 e sono finiti nell'ottobre 2006 (All. al Protocollo ARPAT N.33923 – GR 72 relazione fine monitoraggio 2013), mentre ad oggi non sono stati previsti o prescritti altri lavori di bonifica sui suddetti siti;
   dopo 5 anni dal completamento della messa in sicurezza, l'ARPAT ha eseguito il controllo previsto dalla legge e ha certificato l'esito negativo dei lavori eseguiti, indicando la necessità di ulteriori interventi, che tuttavia non sono stati ancora prescritti o ordinati;
   nell'ottobre 2013, nel proporre un piano di bonifica ulteriore, la ditta AMBIENTE s.c. Ingegneria Ambientale certifica il persistere di elevate anomalie di arsenico in falda e le riporta nella relazione al comune di Scarlino –:
   quali azioni intenda intraprendere il Ministero per quanto di competenza una efficace tutela delle risorse idriche e della filiera alimentare della piana di Scarlino;
   se risulti al Ministero se le analisi siano state pubblicate secondo quanto previsto da decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195, di attuazione della direttiva 2003/4/CE, per l'accesso alle informazioni ambientali che non richiede l'obbligo della motivazione, come confermato dall'articolo 3-sexies del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e secondo quanto previsto dal decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, «Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni» che ha introdotto l'istituto dell'accesso civico che consente a tutti i cittadini senza limiti di legittimazione e senza obbligo di motivazione di accedere a documenti, informazioni e dati per i quali sia previsto l'obbligo di pubblicazione;
   se ritenga il Ministro di acquisire elementi in relazione all'informazione resa ai cittadini, rispetto a questi dati;
   se la task force istituita dal Ministero con il decreto ministeriale n. 358 del 13 dicembre 2013 dovrà occuparsi anche del monitoraggio dell'effettiva realizzazione degli investimenti necessari sia sul fronte della depurazione sia sul fronte delle infrastrutture per la distribuzione della risorsa. (4-06843)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consumo alimentare

acqua potabile

protezione dell'ambiente