ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06840

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 330 del 12/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: MURA ROMINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 12/11/2014
Stato iter:
12/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/03/2015
DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 12/03/2015

CONCLUSO IL 12/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06840
presentato da
MURA Romina
testo presentato
Mercoledì 12 novembre 2014
modificato
Lunedì 17 novembre 2014, seduta n. 333

   MURA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
nel 2015 ricorrerà il centesimo anniversario del genocidio del popolo armeno, il primo del secolo scorso, nel quale persero la vita, per mano dei turchi dell'impero ottomano, circa un milione e mezzo di persone;
ancora oggi, a distanza di quasi un secolo, la Turchia continua a negare l'esistenza di quel crimine contro l'umanità e persegue una politica repressiva nei confronti di chiunque parli espressamente di «genocidio» per indicare la pulizia etnica nei confronti dei cristiani armeni;
anche Papa Francesco si è pronunciato contro questa tragedia, definendo lo sterminio degli armeni il «primo genocidio del XX secolo»;
in quell'occasione la Turchia ha espresso per via diplomatica il proprio disappunto per la posizione assunta dal Pontefice;
in data 25 ottobre a Cagliari, nell'ambito del II Meeting internazionale delle politiche del Mediterraneo, organizzato dal Centro italo arabo Assadakah, si è svolto un convegno dal titolo: «Verso il Centenario del genocidio armeno: 2015 anno della memoria» al quale hanno partecipato, tra gli altri, l'ambasciatore della Repubblica armena in Italia, Sargis Ghazaryan, e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda;
nel corso del convegno, il sindaco della città sarda ha rivelato di aver ricevuto una nota riservata dell'ambasciata turca in Italia che lo invitata a non prendere parte al convegno commemorativo di questo crimine certificato dalla storia, ritenendo la sua presenza non opportuna;
la notizia è stata riportata anche dagli organi di stampa;
l'ambasciatore della Repubblica armena in Italia, Sargis Ghazaryan, ha confermato che le pressioni della Turchia per via diplomatica non rappresentano un'eccezione in Italia e sono in linea con una politica che nega l'esistenza del genocidio e le responsabilità dei turchi ottomani nello sterminio dei cristiani armeni;
a quanto consta all'interrogante alcuni prefetti italiani avrebbero ricevuto note di protesta per il comportamento tenuto dalle autorità turche in occasione di eventi pubblici che commemorano il genocidio del popolo armeno –:
se abbia notizia delle iniziative intraprese dall'ambasciata turca in Italia in occasione degli eventi commemorativi del genocidio del popolo armeno;
se non ritenga grave l'ingerenza delle autorità turche, per via diplomatica, negli affari che riguardano la libera espressione di cittadini nella Repubblica italiana;
se non ritenga opportuno presentare formale protesta nei confronti del Governo turco per l'atteggiamento tenuto dall'ambasciata turca in Italia nei confronti del sindaco di Cagliari in occasione di un importante convegno sul genocidio armeno;
quali iniziative intenda intraprendere per impedire che in futuro si possano ripetere i fatti sopra menzionati tesi a nascondere l'esistenza del genocidio del popolo armeno e la responsabilità, certificata dalla storia, dei turchi dell'impero ottomano nello sterminio degli armeni.
(4-06840)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 marzo 2015
nell'allegato B della seduta n. 390
4-06840
presentata da
MURA Romina

  Risposta. — Si desidera innanzitutto segnalare che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale non era stato informato previamente dell'iniziativa svoltasi a Cagliari il 25 ottobre 2014, con il convegno dal titolo «Verso il centenario del genocidio armeno: 2015 anno della memoria».
  La Turchia, come noto, si oppone alla riconduzione degli eventi occorsi nel 1915 a danno della popolazione armena alla fattispecie del genocidio, pur riconoscendo che si sia trattato di una fase caratterizzata da gravissime sofferenze, con conseguenze disumane quali le deportazioni. Alla vigilia del 99o anniversario del cosiddetto «genocidio armeno», il 23 aprile 2014, l'allora Primo Ministro turco Erdogan aveva pubblicato un messaggio nel quale aveva presentato le condoglianze ai nipoti delle vittime armene dei predetti eventi. Nel messaggio veniva ribadita la posizione del Governo turco, mirante ad approfondire lo studio storico condiviso di tali eventi, come previsto dai Protocolli volti alla normalizzazione dei rapporti tra la Repubblica di Turchia e la Repubblica Armena, sottoscritti a Zurigo il 10 ottobre 2009 (la cui ratifica è incoraggiata da parte italiana). Da parte turca veniva sottolineata altresì l'apertura dei propri archivi storici agli studiosi.
  L'Ambasciata di Turchia Roma svolge un monitoraggio molto attento dei provvedimenti e degli atti di indirizzo degli enti locali italiani. Nei casi di delibere in favore del riconoscimento del «genocidio» armeno, risulta che essa intervenga di frequente, inviando ai rappresentanti degli enti interessati un promemoria informale contenente il punto di vista del Governo turco sulla questione. In alcuni casi, si ha notizia di successivi contatti di chiarificazione instaurati tra sindaci e funzionari dell'Ambasciata di Turchia.
  Anche nel caso del convegno dal titolo «Verso il centenario del genocidio armeno: 2015 anno della memoria», si è potuto verificare che l'Ambasciata di Turchia aveva inoltrato in data 22 ottobre 2014 una lettera al sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, nella quale si indicava che «iniziative organizzate in Paesi terzi con titoli chiaramente di parte sull'argomento non contribuiscono alla soluzione di una questione così delicata». La lettera riporta la posizione turca alla problematica ed acclude il messaggio ufficiale dell'aprile 2014 del Presidente della Repubblica di Turchia, Erdogan. Secondo quanto riferito dalla predetta Ambasciata, la missiva indirizzata al sindaco di Cagliari sarebbe stata inviata esclusivamente al fine di puntualizzare anche la posizione nazionale turca su tale delicata questione. Non sarebbero state esercitate in alcun modo ulteriori pressioni sulle autorità locali sarde, né sulle autorità governative a livello centrale, per scoraggiare lo svolgimento dell'iniziativa che si è regolarmente tenuta il 25 ottobre 2014.
  Alla luce di quanto esposto, non si è ritenuto di intraprendere iniziative di protesta nei confronti del Governo turco coerentemente con la linea del Governo italico, secondo cui la strada maestra per affrontare una questione tanto controversa quale quella del cosiddetto «genocidio armeno» risiede nel dialogo tra le parti e nell'approfondimento, senza pregiudizi e precondizioni, della ricerca storiografica – come previsto dagli stessi Protocolli di Zurigo, che contemplano la ricostruzione di una lettura quanto più possibile condivisa degli eventi della prima guerra mondiale nell'impero Ottomano.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleBenedetto Della Vedova.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

omicidio

crimine contro l'umanita'

crimine di guerra