ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06828

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 330 del 12/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 12/11/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06828
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Mercoledì 12 novembre 2014, seduta n. 330

   GAGNARLI, L'ABBATE, LUPO, CECCONI, LOREFICE, DI VITA, BARONI, DALL'OSSO, MASSIMILIANO BERNINI e GALLINELLA. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la contaminazione del latte materno (LM) da parte di sostanze inquinanti, tossiche e pericolose è un argomento fino ad ora rimasto confinato nell'interesse di pochi specialisti del settore e mai emerso con l'attenzione che merita, almeno nel nostro Paese, alla più larga comunità dei medici italiani e al grande pubblico;
   la presenza di contaminanti nel latte materno e la loro trasmissione al lattante rappresenta, tuttavia, solo la punta dell’iceberg di una situazione ben più grave: quella dell'esposizione che avviene prima ancora del concepimento sulle cellule germinali (spermatozoi ed ovociti) e durante la vita intrauterina, quando gli inquinanti, tramite il sangue placentare ed il cordone ombelicale, arrivano all'embrione ed al feto. È noto che proprio questa è la fase più cruciale in cui gli inquinanti possono interferire con le fasi più critiche e delicate dello sviluppo, quelle in cui si pongono le basi per il nostro futuro destino di salute/malattia non solo nell'infanzia ma anche nell'età adulta. (Patrizia Gentilini: Contaminanti ambientali e latte materno – 23 maggio 2014);
   le sostanze di cui si parla sono le diossine, i policlorobifenili (PCB), i metalli pesanti, i pesticidi ed altri composti chimici che provengono da insediamenti industriali, inceneritori, cementifici, oltre che da prodotti di uso quotidiano, spesso insospettabili;
   in Italia il 19 marzo 2012 è stata lanciata la «Campagna nazionale per la difesa del latte materno dai contaminanti ambientali». I promotori della campagna ricordano che il latte materno è un bene di valore inestimabile e rappresenta ben più di un mero alimento; infatti, i bambini allattati al seno, oltre a essere meno soggetti a malattie, reagiscono meglio anche in caso di ambiente inquinato. Il latte materno è quindi una sorta di «antidoto» all'esposizione agli agenti tossici, ma è altresì un indicatore attendibile dello stato dell'ambiente in cui vive la madre. Esso rappresenta un mezzo «ideale» per valutare l'esposizione delle popolazioni a inquinanti ambientali, come le diossine e i PCB che, essendo lipofili e bioaccumulabili, si concentrano nella sua componente grassa, tant’è che i casi di maggiore contaminazione sono stati riscontrati proprio in prossimità di impianti inquinanti;
   l'Organizzazione mondiale della sanità raccomanda il biomonitoraggio del latte materno, che è eseguito in numerosi Paesi dell'Unione europea (fra cui Belgio, Finlandia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, ed altri) ma non in Italia, dove manca quindi un'adeguata conoscenza dei livelli di diossine e PCB e del loro andamento nel tempo. L'Italia è anche l'unico paese europeo a non avere mai ratificato – pur avendola sottoscritta – la Convenzione di Stoccolma, che mira a limitare l'inquinamento causato da inquinanti organici persistenti (POP);
   la situazione italiana potrebbe peggiorare, vista l'approvazione del decreto-legge 133 del 2014 (decreto «sblocca Italia») e visto il proliferare di inceneritori di rifiuti e soprattutto di impianti a biomasse, per i quali la legislazione nazionale prevede una semplificazione degli iter autorizzativi, senza l'adozione di adeguati impianti di abbattimento e monitoraggio per questi inquinanti –:
   se, alla luce di quanto riportato in premessa, il Ministro interrogato non intenda promuovere il biomonitoraggio del latte materno e approfondire la questione dell'allarmante contaminazione dello stesso;
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno, anche nell'ambito del semestre europeo a guida italiana, proporre una rivisitazione della normativa, che contempli i rischi dell'effetto cocktail, valutando globalmente l'impatto delle varie sostanze nocive e prevedendo dei limiti a tutela della nostra salute;
   se, alla luce di quanto riportato in premessa, non ritenga opportuno assumere le iniziative di competenza per la ratifica della convenzione di Stoccolma che mira a limitare l'inquinamento causato da inquinanti organici persistenti (POP) e che l'Italia, unico Paese europeo, non ha mai ratificato, pur avendola sottoscritta. (4-06828)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

latte materno

sostanza tossica

controllo sanitario