ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06819

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 329 del 11/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 11/11/2014
Stato iter:
11/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/03/2016
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 11/12/2014

SOLLECITO IL 18/02/2015

SOLLECITO IL 11/06/2015

SOLLECITO IL 31/07/2015

SOLLECITO IL 30/09/2015

SOLLECITO IL 30/11/2015

SOLLECITO IL 29/01/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/03/2016

CONCLUSO IL 11/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06819
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Martedì 11 novembre 2014, seduta n. 329

   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   per esercitare la professione di infermiere è necessario il titolo di studio della laurea (decreto ministeriale 2 aprile del 2001 e successivo decreto n. 270 del 2004), ma già il decreto ministeriale n. 509 del 1999 varava la laurea di I livello per detta professione, e ancora prima con il decreto ministeriale 24 luglio 1996 il titolo di Infermiere era un diploma universitario, laddove già il decreto legislativo n. 502 del 1992 prevedeva già il requisito del diploma di maturità per l'accesso ai corsi di infermiere;
   viene tuttavia segnalato al deputato interrogante dal sindacato di polizia CONSAP che a tutt'oggi si verifichi ancora una iniqua discriminazione a danno del personale laureato in infermieristica in servizio nel comparto sanitario della polizia di Stato;
   infatti, l'attuale inquadramento giuridico, lavorativo e professionale dei dottori in infermieristica, determinato dal decreto ministeriale del 18 luglio 1985 è, a differenza di tutte le amministrazioni pubbliche e private dove si prevede un riconoscimento lavorativo nel ruolo funzionari (area 3o) o ad esso equipollente, inserito in un'inopportuna ed impropria carriera/ruolo avente mansioni prettamente esecutive (decreto del Ministero dell'interno del 18 luglio 1985, articolo 10-ter del decreto del Presidente della Repubblica n. 337 del 1982, ruolo revisori) equiparato ad un generico, sia giuridicamente che professionalmente;
   facendo un parallelismo con il pubblico impiego, l'infermiere della polizia di Stato, nonostante l'accesso ai ruoli avvenga previo conseguimento della laurea, è destinato alla carriera esecutiva, ossia quella riservata agli assunti con la licenza media e perfino a questi ultimi subordinato. Ciò, si ribadisce, rappresenta una in impropria applicazione del decreto del Ministro dell'interno 18 luglio 1985 (profili professionali ruoli tecnici), sebbene vi siano stati provvedimenti legislativi successivi e di rango superiore che hanno contribuito alla valorizzazione della laurea e della professione infermieristica e che avrebbero dovuto far evolvere automaticamente la professione del dottore infermiere;
   peraltro, occorre rilevare come tale improprio inquadramento dell'infermiere si riverbera in senso sperequativo anche nella comparazione con le altre figure professionali sanitarie non mediche del medesimo dipartimento di pubblica sicurezza, facendo sì che la posizione dell'infermiere sia gerarchicamente subordinata rispetto a quella di questi altri operatori con pari dignità accademica, giuridica e professionale –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della problematica illustrata in premessa e se non ritenga di doversi attivare affinché la professionalità dei dottori infermieri dipendenti del dipartimento di pubblica sicurezza abbia un effettivo riconoscimento giuridico. (4-06819)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 11 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 588
4-06819
presentata da
DI MAIO Luigi

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame l'interrogante chiede al Ministro dell'interno se non ritenga di doversi attivare affinché la professionalità dei dottori infermieri in servizio nella Polizia di Stato abbia un effettivo riconoscimento giuridico.
  Si rileva, preliminarmente, che il requisito del titolo di studio prescritto per il profilo professionale di infermiere è stato oggetto di un'evoluzione normativa. Attualmente, infatti, per gli infermieri è richiesto il possesso della laurea triennale, titolo di studio che non era prescritto dalla normativa pregressa.
  Tuttavia, il possesso della laurea triennale non può comportare ipso iure un diverso inquadramento giuridico degli infermieri professionali in un ruolo superiore rispetto a quello previsto allorquando era richiesto solo il titolo dell'abilitazione professionale. Una siffatta operazione può realizzarsi solo attraverso una modifica normativa, atteso che lo status giuridico e professionale dei revisori tecnici infermieri è ad oggi disciplinato dal decreto del Presidente della Repubblica n. 337 del 1982 e dal decreto ministeriale del 18 luglio 1985, ove sono previsti i contenuti delle professionalità.
  Per questa ragione, nell'ambito del ruolo dei revisori infermieri, si è determinato un disallineamento, nel senso che in esso coesistono dipendenti aventi il citato titolo universitario, altri con diploma di abilitazione alla professione di infermiere ed altri ancora senza specifico titolo di studio (cosiddetti infermieri non professionali).
  Un disallineamento anche maggiore si evidenzia tra la professionalità dei neo revisori infermieri con laurea triennale e quella del personale con profilo professionale di capo-sala, neurofisiopatologo, tecnico della riabilitazione motoria e di radiologia medica, tutti inquadrati dal decreto ministeriale del 18 luglio 1985 nel ruolo superiore dei periti, anche se eventualmente sprovvisti del suddetto titolo di studio.
  Tanto detto, si rappresenta che l'amministrazione dell'interno condivide l'esigenza di riqualificazione del personale laureato in infermieristica inquadrato nel ruolo dei revisori tecnici della Polizia di Stato in relazione al titolo universitario conseguito.
  Al fine di rivedere l'ordinamento dei ruoli dei revisori infermieri e dei periti, e più in generale dei ruoli tecnici, sono stati istituiti diversi gruppi di lavoro, le cui conclusioni sono state portate al vaglio delle rappresentanze sindacali maggiormente rappresentative che, quasi all'unanimità, hanno peraltro richiesto che il riassetto avvenga unicamente nell'ambito del riordino di tutti i ruoli della Polizia di Stato.
  L'amministrazione dell'interno ha all'esame soluzioni per la valorizzazione della specifica professionalità degli infermieri laureati nell'ambito di un riordino complessivo dei ruoli tecnico-scientifici e professionali, che – come detto – non può che avere carattere normativo.
  In questo contesto si è inserita la novità rappresentata dalla legge n. 124 del 2015 che, tra le altre deleghe conferite al Governo, prevede quella relativa alla «revisione della disciplina in materia di reclutamento, di stato giuridico e di progressione in carriera, tenendo conto del merito e delle professionalità, nell'ottica della semplificazione delle relative procedure, prevedendo l'eventuale unificazione, soppressione ovvero istituzione di ruoli, gradi e qualifiche e la rideterminazione delle relative dotazioni organiche».
  È evidente, che le problematiche di natura ordinamentale oggetto della presente interrogazione dovranno essere coordinate con l'attuazione della predetta delega.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

categoria socioprofessionale

sicurezza pubblica

personale infermieristico