ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06805

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 328 del 10/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 11/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 10/11/2014
Stato iter:
22/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/06/2015
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 11/11/2014

SOLLECITO IL 11/12/2014

SOLLECITO IL 18/02/2015

SOLLECITO IL 11/06/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/06/2015

CONCLUSO IL 22/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06805
presentato da
DI MAIO Luigi
testo presentato
Lunedì 10 novembre 2014
modificato
Martedì 11 novembre 2014, seduta n. 329

   LUIGI DI MAIO, RIZZO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
il sindacato di polizia Consap denuncia un fatto surreale accaduto l'8 novembre 2014 presso l'aeroporto di Comiso (Ragusa);
intorno alle ore 4 dell'8 novembre sono partiti da Agrigento tre pullman alla volta dell'aeroporto di Comiso con a bordo circa 180 migranti provenienti prevalentemente da paesi dell'Africa centrale (Ghana, Burkina Faso, Nigeria e Gambia);
giunti a Comiso attorno alle 9 di mattina, sarebbero dovuti partire alla volta di Bologna con un aereo della compagnia Niki Fly. Ma deve essersi verificato qualche disguido, dal momento che il comandante dell'aereo — dopo avere preso visione dei certificati medici che accompagnavano i migranti e necessari per essere certi che tra questi non vi fosse nessuno con malattie infettive — ha deciso di vietare il loro accesso all'aereo;
non è chiaro per quale ragione, infatti, le certificazioni rilasciate dall'ASP di Agrigento e dal CPA di Pozzallo (Ragusa) sono state ritenute non idonee. L'aereo austriaco sarebbe quindi ripartito vuoto da Comiso;
una giornalista della testata on line linksicilia.it avrebbe chiesto spiegazioni all'ufficio stampa della compagnia, il quale si sarebbe limitato a specificare che il diniego sarebbe stato dovuto a «ragioni operative» rifiutandosi di fornire ulteriori spiegazioni;
non è chiaro nemmeno se il volo in questione sia stato comunque pagato;
dopo diverse ore di estenuante attesa, alle 20,30 è stato possibile organizzare un altro volo, di un'altra compagnia che ha permesso a migranti e poliziotti di potere raggiungere finalmente Bologna, verso le 22 della stessa sera;
anche secondo quanto testimoniato dai vertici nazionali del Consap, l'approssimazione con cui viene gestito tutto il sistema dell'accoglienza e degli accompagnamenti in Italia è ormai divenuta assolutamente inaccettabile: l'inimmaginabile ed improponibile situazione che vede, da anni, i reparti mobili della polizia di Stato sostituire troppo spesso lo Stato nelle sue carenze organizzative nella ricezione di immigrati provenienti dai più disparati angoli dell'Africa ha fatto sì che il personale si ritrovi esposto pericolosamente a situazioni paradossali quali quella di Comiso;
in particolare, in questo caso, i poliziotti sono stati impegnati in un turno continuativo di 20 ore, in condizioni di stress psicofisico notevole, anche perché con il trascorrere delle ore la tensione tra i migranti — stanchi di attendere, nonché fisiologicamente affamati ed assetati — è cominciata a salire;
peraltro, stante la imprevedibilità di quanto accaduto, non era stata previsto alcun servizio di accoglienza a Comiso e sono stati i poliziotti presenti a provvedere a dissetare i migranti dopo ore di attesa –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto accaduto che appare all'interrogante molto grave;
quali siano i provvedimenti allo studio per migliorare la sicurezza delle procedure di accoglienza, con particolare riguardo agli aspetti sanitari, ed evitare che vicende come quella descritta in premessa possano verificarsi nuovamente;
quale sia il costo dei trasferimenti aerei dei migranti dai centri di accoglienza siciliani al resto d'Italia;
se, nel caso di specie, il volo partito vuoto sia stato comunque pagato.
(4-06805)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 22 giugno 2015
nell'allegato B della seduta n. 447
4-06805
presentata da
DI MAIO Luigi

  Risposta. — La questione segnalata dall'interrogante fa riferimento alle operazioni di trasferimento aereo di 186 migranti che sarebbero dovute avvenire l'8 novembre 2014, dal comune di Comiso a Bologna.
  Detto trasferimento doveva essere effettuato per il tramite di un vettore della compagnia di navigazione aerea Niki (Air B Group).
  Al momento dell'imbarco, il comandante dell'aeromobile si è rifiutato di effettuare il trasporto dei migranti, di prevalente nazionalità centroafricana e mediorientale, sostenendo che i certificati medici – peraltro emessi secondo una prassi collaudata e attestanti l'assenza di patologie contagiose – non fossero idonei a consentire il trasferimento aereo, secondo le regole dettate dalla propria compagnia.
  Considerata l'impossibilità di risolvere immediatamente l'inattesa situazione, il volo è stato annullato, senza alcun onere per l'amministrazione.
  La sera stessa è stato organizzato un altro volo e sono stati trasferiti 168 dei 186 migranti, i rimanenti 18 sono rientrati nella struttura di accoglienza. Il costo del volo è stato di 58 mila euro.
  A proposito dei fatti accaduti occorre precisare che i certificati medici relativi ai migranti erano perfettamente validi dal punto di vista della profilassi sanitaria. Certificati identici vengono regolarmente accettati da tutte le compagnie aeree.
  Presumibilmente il diniego opposto dal comandante di effettuare il volo è dipeso da una mancanza di preventiva informazione da parte del
broker circa la nazionalità dei migranti da trasferire. Lo stesso comandante, infatti, ha sottolineato che, secondo una prassi contrattualistica seguita dalla propria compagnia aerea, se avesse potuto disporre tempestivamente di tali informazioni, si sarebbe rifiutato fin dall'inizio di effettuare il volo.
  Inoltre, sia al personale di polizia operante che a tutti i cittadini stranieri presenti, è stato fornito puntualmente il pasto.
  Il personale di polizia impiegato è stato regolarmente avvicendato, tranne due operatori che hanno fatto esplicita richiesta di proseguire il servizio.
  Peraltro, la questura di Agrigento ha rappresentato di aver esperito numerosi accompagnamenti presso aeroporti siciliani con modalità analoghe a quelle attuate nel caso in esame, senza che si verificassero simili inconvenienti.
  Per quanto riguarda, più in generale, le problematiche sanitarie connesse ai flussi migratori, si assicura che vengono effettuati tutti i tradizionali presidi di
screening sanitario sui migranti, sia a terra subito dopo gli sbarchi, sia prima del loro smistamento presso i vari centri governativi.
  A tale proposito, il Ministero della salute ha emanato apposite linee guida sulla prevenzione del rischio biologico, sulla gestione delle misure di prevenzione per la tubercolosi e sul rischio biologico da virus ebola.
  Tale dicastero ha poi fornito precise indicazioni agli uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf) che intervengono nelle primissime fasi dell'arrivo, nonché agli assessorati regionali alla sanità, che intervengono nelle fasi successive di permanenza degli stessi naufraghi nel territorio nazionale, per l'applicazione delle misure previste dal regolamento sanitario internazionale del 2005 e delle misure di sorveglianza e prevenzione appropriate.
  Le procedure di controllo sanitario effettuate sui migranti prevedono che questi siano sottoposti a visita medica già prima dello sbarco, da parte dei medici della Marina militare e del Ministero della salute, onde mettere in atto prioritariamente tutte le misure di profilassi che si richiedono in caso di malattia infettiva e contagiosa, prime tra tutte l'isolamento.
  Per garantire un tempestivo ed efficace intervento, in partenariato con la fondazione corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta – CISOM, sono stati realizzati i progetti «SAR Operations I, II e III» (attivi dal 1o dicembre 2013 al 30 giugno 2015), co-finanziati e approvati dalla Commissione europea.
  I progetti prevedono la presenza di personale medico e paramedico di CISOM a bordo delle imbarcazioni della Guardia costiera e della Guardia di finanza, in modo da garantire tempestivamente gli interventi in favore dei migranti secondo modalità operative concordate tra la Direzione nazionale del CISOM e i reparti operazioni dei rispettivi corpi.
  Inoltre, a tutela della salute e della sicurezza a bordo, è previsto che siano adottate anche misure di ordine collettivo e, pertanto, indirizzate non solo al personale militare, quali la disinfezione delle aree di accoglienza e la gestione delle misure di isolamento.
  Peraltro, il 21 novembre 2014 è stato stipulato un protocollo d'intesa tra i Ministri dell'interno, della salute e della difesa, che prevede il rafforzamento delle misure e degli interventi di tutela della salute, anche contro il rischio di importazione di malattie infettive e diffusive, attraverso accertamenti sanitari da svolgere direttamente sulle unità navali e nei luoghi di sbarco o in prossimità degli stessi.
  Gli ulteriori approfondimenti diagnostici sui migranti, possibili durante la permanenza nei centri, consentono poi di identificare i casi eventualmente sfuggiti al primo filtro sanitario.
  In caso di documentato contatto con malati in fase contagiosa, le autorità sanitarie preposte provvedono a segnalare tempestivamente il caso a tutti i soggetti interessati (soccorritori volontari, personale militare e delle forze di polizia, delle ASL, della Croce Rossa, dei centri di accoglienza) al fine di consentire l'adozione di una specifica profilassi post-esposizione.
  Si informa, inoltre, che l'11 marzo scorso il Ministero dell'interno ha sottoscritto un accordo di collaborazione con l'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà (INMP), con il quale è stato disciplinato lo svolgimento di prestazioni sanitarie specialistiche nel Centro di primo soccorso e accoglienza di Lampedusa, ad integrazione di quelle già fornite dall'ente gestore sulla base del capitolato.
  In particolare il sostegno sanitario integrativo fornito dall'INMP prevede la messa a disposizione di due medici specialistici, uno psicologo clinico, un antropologo e un mediatore transculturale esperto in ambito sanitario, che forniranno la propria collaborazione all'ente gestore, d'intesa con le locali strutture sanitarie.
  Inoltre, il 13 aprile 2015 è stato sottoscritto un protocollo di collaborazione tra il Ministero dell'interno e l'organizzazione Medici senza Frontiere – centro operazionale Bruxelles – missione Italia, avente ad oggetto un servizio di primo soccorso psicologico per i sopravvissuti ai naufragi nei principali porti di sbarco in Sicilia e, in caso di necessità, nei porti di Lampedusa, della Calabria e Puglia dal 13 maggio al 31 dicembre 2015.

Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrante

aereo

aeroporto