ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06672

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 321 del 30/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: LAVAGNO FABIO
Gruppo: MISTO-LIBERTA' E DIRITTI - SOCIALISTI EUROPEI (LED)
Data firma: 30/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PILOZZI NAZZARENO MISTO-LIBERTA' E DIRITTI - SOCIALISTI EUROPEI (LED) 30/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/10/2014
Stato iter:
04/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/12/2014
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/12/2014

CONCLUSO IL 04/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06672
presentato da
LAVAGNO Fabio
testo di
Giovedì 30 ottobre 2014, seduta n. 321

   LAVAGNO e PILOZZI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   Acciai Speciali Terni spa, nota anche come AST, è una società italiana operante nel settore della metallurgia, siderurgia e informatica. È stata fondata il 10 marzo 1884 con il nome di Società degli Alti Forni, Fonderie e Acciaierie di Terni. Dal 2014 l'AST è controllata della ThyssenKrupp AG;
   con base a Terni e attraverso società controllate e partecipate in Italia e all'estero, l'azienda è specializzata nella lavorazione e distribuzione di acciai (inox, basso legati e al carbonio) destinati principalmente ai settori alimentari, edili, casalinghi, elettrodomestici, energetici e all'industrie di base, siderurgiche e meccaniche;
   l'Acciai Speciali Terni, ad oggi, si qualifica come gruppo industriale leader per l'impiantistica moderna e sofisticata, per le innovazioni tecnologiche e produttive e per la qualità dei propri processi e prodotti, classificandosi come uno dei maggiori poli siderurgici mondiali;
   durante la giornata di mercoledì 29 ottobre, ci sono stati momenti di tensione e scontri a Roma tra la polizia e le centinaia di operai dell'Acciaieria di Terni che manifestavano contro il piano industriale di ThyssenKrupp. I dimostranti hanno denunciato di essere stati manganellati dalle forze dell'ordine e quattro operai sono stati soccorsi, due dei quali risultano in ospedale con ferite alla testa;
   i manifestanti erano diretti al Ministero dello sviluppo economico, quando all'altezza di piazza Indipendenza sono stati bloccati dagli agenti della polizia in tenuta antisommossa. I manifestanti, che si stavano muovendo dal presidio sotto all'ambasciata tedesca sono stati respinti della polizia;
   la questura di Roma fa sapere che gli operai volevano andare verso la stazione Termini e occupare lo scalo romano, forzando il cordone delle forze di polizia e per questo motivo c’è stata una carica di contenimento. Tale informazione viene smentita dai manifestanti e dai rappresentanti sindacali;
   il Ministro dello sviluppo economico Federica Guidi, alla Camera ha dichiarato di essere «dispiaciuta e rammaricata sugli scontri di oggi con operai Ast. Il Governo ha garantito che entro questa sera verranno fatte tutte le verifiche ed è pronto a prendere anche eventuali misure. Esprimo l'auspicio che sia un caso unico, irripetibile. Episodi del genere non devono capitare» –:
   se il Ministro intenda fornire chiarimenti circa le motivazioni che hanno portato le forze di polizia a mutare così radicalmente il proprio atteggiamento nei confronti dei manifestanti rispetto ad analoghi casi verificatisi precedentemente e di approfondire nei dettagli la conoscenza degli avvenimenti e come intenda garantire il diritto a manifestare evitando che simili fatti si ripetano. (4-06672)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 dicembre 2014
nell'allegato B della seduta n. 345
4-06672
presentata da
LAVAGNO Fabio

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo in esame l'interrogante pone una serie di quesiti concernenti i fatti che si sono verificati il 29 ottobre 2014 a Roma, in piazza dell'Indipendenza, durante una manifestazione delle maestranze della società Acciai Speciali Terni, nell'ambito della vertenza aperta con la proprietà ThyssenKrupp.
  Si premette che, nelle stesse ore in cui si svolgeva l'iniziativa in questione, a Roma erano contemporaneamente in corso: una manifestazione dei dipendenti della società Jabil di Marcianise, che ha visto la partecipazione di 250 lavoratori; quella dei dipendenti degli enti di ricerca di Roma; un'altra indetta dai lavoratori socialmente utili della Regione Lazio; e, infine, due presidi nei pressi di Montecitorio, pure determinati anch'essi da motivi occupazionali. Inoltre, erano in corso i lavori preparatori del servizio d'ordine della partita di calcio in programma la stessa sera allo stadio Olimpico.
  Punti di riferimento di gran parte di queste manifestazioni sono stati il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero dello sviluppo economico, che peraltro sono posti l'uno di fronte all'altro. Verso la sede di tali istituzioni si sono riversati cortei spontanei e presidi statici di manifestanti, circostanza che ha reso necessaria un'attività di doverosa regolamentazione, proprio per evitare ingorghi e confluenze improvvise che avrebbero potuto rendere particolarmente critiche le condizioni di agibilità del centro cittadino.
  Questo dato è particolarmente importante, in quanto si collega precisamente alla dinamica dei fatti che hanno riguardato la manifestazione relativa all'AST e ne spiega anche l'evoluzione.
  Quanto alla ricostruzione dei fatti, già dalle ore 9 della mattina si erano concentrati in piazza dell'Indipendenza circa 500 lavoratori dell'AST di Terni, allo scopo di essere ricevuti dall'ambasciatore di Germania, Stato di appartenenza del gruppo industriale Thyssen, a cui intendevano rivolgere una richiesta di interessamento.
  Poco dopo, una delegazione di lavoratori è stata ricevuta da diplomatici della legazione tedesca per circa un'ora. Al termine dell'incontro è seguito uno scarno comunicato dell'ambasciata giudicato insoddisfacente dai manifestanti. A questo punto è stata avanzata, da alcuni rappresentanti Fiom, la richiesta di poter dare vita ad un corteo in direzione della sede del Ministero dello sviluppo economico.
  Tale richiesta, tuttavia, non è stata immediatamente accolta, in considerazione del fatto che, presso quello stesso Ministero, erano già in corso, come sopra riportato, analoghe iniziative sindacali e che, dunque, l'afflusso di altri manifestanti avrebbe potuto determinare difficoltà di gestione dell'ordine pubblico.
  Peraltro, è subentrata anche la preoccupazione che alcuni manifestanti volessero in realtà dirigersi verso la vicina stazione Termini, atteso che tale voce era stata colta dai funzionari di polizia in servizio a piazza dell'Indipendenza.
  Un folto numero di manifestanti, dando vita ad un improvviso corteo, si è diretto verso via Solferino e, visto lo sbarramento opposto dalla polizia, ha poi deviato verso altre vie limitrofe che conducono, comunque, a piazza dei Cinquecento e, quindi, alla stazione Termini, rafforzando la preoccupazione che già era stata avvertita, cioè, che volessero dirigersi alla stazione.
  Al corteo è stato inutilmente intimato l'alt e, in breve, si è arrivati ad un concitato contatto fisico tra manifestanti e polizia, da cui è conseguito il ferimento di quattro manifestanti e di quattro operatori della polizia di Stato, un funzionario e tre agenti del reparto mobile, i quali tutti hanno riportato lesioni guaribili da un minimo di tre ad un massimo di quindici giorni.
  È poi sopraggiunto il segretario generale della Fiom, Landini, il cui intervento ha contribuito a riportare la calma tra i manifestanti. In seguito ha avuto avvio un breve negoziato per l'autorizzazione ad effettuare un corteo verso la sede del Ministero dello sviluppo economico, che si è concluso positivamente, con la definizione di un percorso concordato. Il corteo è quindi giunto, senza, incidenti, presso la sede di quel dicastero, dove il segretario della Fiom, unitamente ad una decina di delegati, è stato ricevuto dal Ministro Guidi che, frattanto, anche per la mediazione effettuata dalla questura, aveva dato la propria disponibilità all'incontro.
  I fatti ricostruiti sono stati oggetto di referto all'autorità giudiziaria, nel quale nessun manifestante è stato denunciato.
  Si informa che, per evitare che il difficile momento di crisi possa rappresentare l'involontaria fonte di conflitti e tensioni che rischierebbero di innescare pericolose derive, il Ministro dell'interno, nel corso dell'incontro avuto con i leader sindacali del settore metalmeccanico, nella serata del 29 ottobre, ha proposto che il Viminale possa ospitare tavoli di confronto con le organizzazioni dei lavoratori per affrontare, secondo un metodo di condivisione, le modalità di
governance di quelle manifestazioni che possono risultare più impegnative anche per l'ordine pubblico.
  Giova, inoltre, ricordare nel corso dell'informativa alle Camere resa il 30 ottobre 2014 sui fatti in questione, il Ministro dell'interno ha espresso la sua personale solidarietà ai lavoratori che hanno riportato ferite nel corso degli scontri, tanto quelli dell'AST quanto quelli della polizia di Stato.
  Concludendo, si assicura che, nella loro attività di mantenimento dell'ordine e della sicurezza durante le pubbliche manifestazioni, le forze di polizia operano attraverso sperimentati moduli operativi, costantemente ispirati a criteri di equilibrio e prudenza, in modo da garantire il diritto costituzionale della libera manifestazione del pensiero.
  L'efficacia di tale
modus operandi è dimostrato dalle migliaia di manifestazioni che ogni giorno si svolgono in Italia pacificamente grazie alla tutela assicurata dalle forze di polizia. Nel corso del 2014, si sono svolte sul territorio nazionale 5.934 manifestazioni di rilievo, di cui 2.350 vertenti su problematiche sindacali e occupazionali, la grande maggioranza delle quali ha avuto un corso assolutamente tranquillo.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria siderurgica

diritto di manifestare

industria meccanica