ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06668

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 321 del 30/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: FRAGOMELI GIAN MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 30/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06668
presentato da
FRAGOMELI Gian Mario
testo di
Giovedì 30 ottobre 2014, seduta n. 321

   FRAGOMELI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 1, comma 534, della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità per il 2014) prevede l'esclusione di una quota parte dei pagamenti in conto capitale sostenuti dagli enti locali nel corso dell'anno, per un importo complessivo di 1 miliardo di euro, di cui 150 milioni di euro per le province e 850 milioni di euro per i comuni. Per la distribuzione della predetta esclusione è assegnato a ciascun ente uno spazio finanziario in proporzione all'obiettivo programmatico determinato attraverso l'articolo 1, comma 2-quinquies della legge di stabilità per il 2014;
   sul punto in questione è intervenuta, nel mese di luglio 2014, la ragioneria generale dello Stato con una interpretazione che all'interrogante appare tanto restrittiva quanto discrezionale in merito all'applicazione della norma in questione, sulla base della quale essa non sarebbe da intendersi come sgravio di manovra finanziaria a sostegno dei pagamenti in conto capitale, bensì uno stimolo per favorire investimenti ulteriori di comuni e province;
   la modifica operata dal decreto-legge n. 133 del 2014 ha consentito di estendere all'intero anno 2014 l'arco temporale entro il quale gli enti locali potranno usufruire dei maggiori spazi finanziari sulla spesa effettuata in conto capitale nell'anno 2014;
   la maggiore disponibilità di spazi finanziari introdotta dal citato decreto n. 133 non risolve, tuttavia, la criticità per i comuni di dimensione medio-piccola, poiché l'obiettivo programmatico imposto con il patto di stabilità interno manterrebbe su livelli di sostanziale insostenibilità la stretta finanziaria da perseguire comunque sulla parte corrente del bilancio. Per gli enti di minori dimensioni, infatti, il grado di rigidità della spesa corrente, rispetto agli equilibri complessivi di bilancio, risulta ben più elevato rispetto a quello presentato dai comuni più grandi, in larga parte per ragioni di carattere strutturale difficilmente modificabili nel breve periodo;
   in conseguenza di tale situazione, pervengono molte segnalazioni di comuni di minore dimensione che non hanno materiale disponibilità di ulteriori spese da erogare in conto capitale e per i quali anche le spese già erogate nel primo semestre del 2014 rischiano di determinare sforamenti dell'obiettivo di Patto –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno assumere iniziative allo scopo di consentire agli enti di minori dimensioni la possibilità di utilizzare gli spazi finanziari previsti l'articolo 1, comma 534, della legge n. 147 del 2013, anche con riferimento agli impegni di parte corrente sostenuti nell'anno 2014 e alla luce dell'invarianza degli effetti finanziari. (4-06668)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bilancio

comune