ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06630

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 320 del 29/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: BALDASSARRE MARCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 29/10/2014
Stato iter:
12/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/05/2015
GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 12/05/2015

CONCLUSO IL 12/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06630
presentato da
BALDASSARRE Marco
testo di
Mercoledì 29 ottobre 2014, seduta n. 320

   BALDASSARRE. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   come si evince da articoli di stampa di questi giorni, la società Poste Italiane spa avrebbe predisposto un piano industriale «lacrime e sangue» con un allarmante indicazione in merito a circa 20 mila esuberi;
   il fattoquotidiano.it confermerebbe tali indiscrezioni, indicando criticità per quanto concerne il numero dei dipendenti e un'ondata di demansionamenti finalizzati a contenere i costi in vista della quotazione in borsa del gruppo pubblico;
   Poste Italiane spa è un'azienda di totale proprietà dello Stato tenuta a garantire il servizio universale fino al 2026 attraverso la sua rete di uffici distribuiti su tutto il territorio nazionale e altresì, con la direttiva europea 6/2008, le viene riconosciuto un ruolo importante nel contributo alla coesione sociale, disponendo di reti postali in zone rurali e scarsamente popolate;
   a parere dell'interrogante – stando anche alle ultime audizioni dell'amministratore delegato in Commissione trasporti alla Camera dei deputati – emergerebbero notevoli criticità sulla capacità del gruppo Poste Italiane nel mantenere standard minimi di qualità del servizio universale e nel garantire i livelli occupazionali e altresì, notevoli criticità per i numerosi disservizi verificatesi negli ultimi mesi –:
   se i Ministri interrogati, per quanto di competenza, possano attivarsi per fare chiarezza su eventuali esuberi e le soluzioni alle criticità espresse in premessa e se altresì intendano attivarsi al fine di mantenere gli standard minimi di qualità del servizio universale;
   se i Ministri interrogati, per quanto di competenza, reputino necessario intervenire affinché Poste Italiane spa attui strategie per la sostenibilità dell'attività dei lavoratori e altresì, ogni iniziativa volta alla tutela della salute degli stessi.
(4-06630)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 12 maggio 2015
nell'allegato B della seduta n. 425
4-06630
presentata da
BALDASSARRE Marco

  Risposta. — Con riferimento alla notizia apparsa su alcuni organi di informazione e riportata nell'interrogazione in esame, concernente una «allarmante indicazione in merito a circa 20.000 esuberi», Poste italiane ha comunicato che la notizia, peraltro già smentita, riporta numeri che non corrispondono al vero.
  L'azienda ha, peraltro, precisato che il piano industriale presentato, in una fase di trasformazione caratterizzata da profondi cambiamenti in molti settori economici, è invece orientato alla crescita ed allo sviluppo del gruppo per la fornitura di servizi di qualità, trasparenti ed affidabili per accompagnare cittadini, imprese e pubblica amministrazione verso la nuova economia digitale.
  In merito a tale tema l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha evidenziato che l'adozione del piano industriale da parte della società Poste italiane, rientrando nell'autonomia di indirizzo e gestione della stessa, esula dalle competenze in materia di regolazione e vigilanza sul settore postale attribuite all'AGCOM dal decreto legislativo del 22 luglio 1999 n. 261.
  Tuttavia, le conseguenze in termini di qualità di fornitura del servizio universale derivanti dalle scelte autonome dell'operatore contenute nel piano saranno in ogni caso esaminate dall'autorità per verificarne la rispondenza alla regolamentazione vigente.
  Con riguardo alla distribuzione degli uffici postali sul territorio nazionale, la stessa autorità ha rappresentato che su tale delicata materia, in ottemperanza a quanto prescritto dalle direttive comunitarie (considerando 19 e 54 della Direttiva 2008/6/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 febbraio 2008) e recepite dalla normativa nazionale, è stata avviata con delibera n. 236/13/CON5, un'apposita istruttoria finalizzata a valutare la congruità dei vigenti criteri di distribuzione dei punti di accesso (declinati con il decreto 7 ottobre 2008) rispetto alla specifica esigenza di garantire una fornitura omogenea del servizio universale su tutto il territorio nazionale ivi comprese le zone rurali e montane posta dal decreto legislativo n. 261 del 1999 e, dunque, valutare l'opportunità di modificare tali criteri.
  Tale istruttoria si è conclusa con l'adozione della delibera 342/14/CONS recante «Punti di accesso alla rete postale: modifica dei criteri di distribuzione degli uffici di Poste Italiane», con la quale l'Autorità ha integrato i criteri di distribuzione degli uffici postali di cui all'articolo 2 del decreto del 7 ottobre 2008, attraverso l'introduzione di specifiche previsioni di garanzia a tutela degli utenti residenti nelle zone remote del Paese, qualificando come tali, da un lato, i comuni rurali che rientrano anche nella categoria di comuni totalmente montani, dall'altro, le isole minori».
  Con riguardo, infine, alla qualità del servizio postale universale, l'AGCOM ha evidenziato che il decreto legislativo del 22 luglio 1999, n. 261 prevede all'articolo 12 che l'Autorità di regolamentazione, «al fine di garantire un servizio postale di buona qualità», stabilisca standard qualitativi del servizio universale, con riguardo essenzialmente «ai tempi di instradamento e di recapito ed alla regolarità ed affidabilità dei servizi» e che tali standard siano recepiti nella carta della qualità del servizio pubblico postale. Da ultimo, tali standard, sono stati fissati con decreti del Ministero dello sviluppo economico del 1o ottobre 2008 recante «Obiettivi di qualità del servizio di corrispondenza non massiva per il triennio 2009-2011» e del 23 novembre 2009 recante «Obiettivi di qualità per il triennio 2009-2011 relativi ai servizi di posta massiva, posta raccomandata, posta assicurata e pacco ordinario, forniti da Poste italiane s.p.a.
  Tali obiettivi sono riportati nella carta della qualità pubblicata sul sito di Poste italiane.
  L'AGCOM, infine, ha assicurato di effettuare un'attività di monitoraggio, controllo e verifica del rispetto degli standard di qualità del servizio postale universale. I risultati annuali sono pubblicati dall'Autorità sul proprio sito web.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economicoAntonello Giacomelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conservazione del posto di lavoro

servizio universale

coesione economica e sociale