ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06546

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 316 del 23/10/2014
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/03331
Firmatari
Primo firmatario: COLLETTI ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 23/10/2014
Stato iter:
13/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/01/2015
ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/01/2015

CONCLUSO IL 13/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06546
presentato da
COLLETTI Andrea
testo di
Giovedì 23 ottobre 2014, seduta n. 316

   COLLETTI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la società Sogin S.p.A. è partecipata al 100 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze e il suo compito è quello di smaltire i rifiuti nucleari degli impianti italiani, un'attività di grande importanza per garantire la sicurezza dei cittadini, salvaguardare l'ambiente e tutelare le generazioni future;
   nella determinazione n. 21/2013, recante la «Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Società gestione impianti nucleari (SO.G.I.N. S.p.A.), per l'esercizio 2011», la Corte dei conti, in sezione di controllo sugli enti, ha precisato che: «Nel complesso, la SO.G.I.N. è passata dal 4 per cento di avanzamento delle attività di smantellamento a fine 2007 (0,6 per cento annuo), al 12 per cento a fine 2011, con una media di circa il 2 per cento annuo»;
   a causa dei continui rallentamenti dei lavori, secondo la «Relazione sulla gestione dei rifiuti radioattivi in Italia e sulle attività connesse», approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella seduta del 18 dicembre 2012, la spesa prevista attualmente è di 6,7 miliardi di euro. Per questi motivi il Movimento 5 Stelle, con l'interrogazione parlamentare n. 3-00335 a prima firma del senatore Girotto, a settembre 2013 aveva chiesto al Governo la definizione di un nuovo metodo di finanziamento i cui oneri non fossero posti a carico dei clienti finali del sistema elettrico;
   ogni anno Sogin spende milioni di euro in consulenze distribuite tra avvocati, ingegneri, tecnici e professionisti; i cronoprogrammi delle sue attività di smantellamento delle centrali nucleari e degli impianti avviati nel 2001 prevedevano il rilascio «a prato verde» dei siti nel 2020, a fronte di un costo previsto di 4,5 miliardi di euro, quasi interamente a carico dei contribuenti grazie al sovrapprezzo della bolletta elettrica;
   nella lista di incarichi, collaborazioni e consulenze di Sogin tra il 2012 e il 2014 compare l'avvocato Stefano Previti, figlio di Cesare Previti, il quale fu pagato il 28 gennaio 2013 per un incarico di consulenza da 6 mila euro per «assistenza legale stragiudiziale»;
   tra i consulenti legali figura anche Donato Bruno, avvocato, senatore di Forza Italia, che nelle intercettazioni dell'inchiesta sull'Expo (allargata ai lavori per il nucleare) viene indicato da Gianstefano Frigerio come «un altro amico» e quindi come parte della «squadra» composta anche da «Gianni Letta e Cesare Previti», in grado di condizionare le nomine nelle società pubbliche come Terna e Alitalia. Il 7 marzo del 2013 Donato Bruno, in qualità di legale, ha ricevuto dalla Sogin un incarico di consulenza da 30 mila euro per una non meglio precisata «assistenza legale stragiudiziale». Da notizie di stampa si apprende inoltre che Donato Bruno è compreso fra i possibili candidati ai due posti vacanti della Corte costituzionale;
   appare quanto mai singolare che le decine di consulenze legali esterne richieste dalla Sogin S.p.A. nel 2012 e 2013 si siano ridotte a una soltanto nel 2014, affidata all'avvocato Lorenzo Parola, per poco meno di 11 mila euro. Non si comprende come mai la necessità di trovare accordi e comporre liti fuori dai tribunali (assistenza legale stragiudiziale) sia stata tanto forte negli anni precedenti e sia praticamente cessata nel 2014 –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti di cui in premessa;
   se il Governo abbia verificato che le consulenze richieste dalla Sogin siano state tutte legittime e, in caso contrario, se ritenga opportuno informare la Corte dei Conti per accertare possibili profili di responsabilità al fine del ristoro degli eventuali danni subiti;
   se il Governo reputi necessario assumere iniziative per cambiare le modalità di finanziamento passando dall'attuale sistema di prelievo sulla bolletta elettrica a carico dei cittadini ad un sistema che consenta di erogare finanziamenti solamente in relazione allo stato di avanzamento dei lavori, in tal modo beneficiandone sia lo Stato sia soprattutto, i cittadini. (4-06546)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 13 gennaio 2015
nell'allegato B della seduta n. 361
4-06546
presentata da
COLLETTI Andrea

  Risposta. — Si risponde all'interrogazione in esame, concernente la società Sogin Spa., con la quale si chiede, in particolare:
   «se il Governo abbia verificato che le consulenze richieste dalla Sogin siano state tutte legittime e, in caso contrario, se ritenga opportuno informare la Corte dei conti per accertare possibili profili di responsabilità al fine del ristoro degli eventuali danni subiti;
   se il Governo reputi necessario assumere iniziative per cambiare le modalità di finanziamento passando dall'attuale sistema di prelievo sulla bolletta elettrica a carico dei cittadini ad un sistema che consenta di erogare finanziamenti solamente in relazione allo stato di avanzamento dei lavori, in tal modo beneficiandone sia lo Stato sia soprattutto, i cittadini».

  Al riguardo, sentito il Ministero dello sviluppo economico e la citata società, si fa presente quanto segue.
  Con riferimento al controllo esercitato dalla Corte dei conti sulla gestione finanziaria della Sogin, non risulta che siano stati effettuati rilievi sull'andamento delle attività di
decommissioning svolte dalla società, come peraltro attesta la relazione n. 21 del 2013 riguardante l'esercizio 2011.
  Per quanto riguarda, invece, la Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, la medesima, nella relazione sulla gestione del ciclo dei rifiuti radioattivi del 18 dicembre 2012 e sull'attuazione dei programmi di
decommissioning, ha espressamente individuato nella particolare complessità degli iter, nelle quali sono coinvolte diverse realtà istituzionali, la principale causa delle dilazioni dei tempi di realizzazione delle attività di smantellamento.
  Al fine di superare tali problematiche, è stato emanato l'articolo 24 del decreto-legge n. 1 del 24 gennaio 2012, convertito nella legge n. 27 del 24 marzo 2012, che ha impresso una significativa «svolta» in termini di riduzioni dei tempi di autorizzazione, con conseguente incremento dei volumi di attività.
  Infatti, già in sede di prima attuazione della citata normativa, sono state sbloccate le istanze di autorizzazione alla disattivazione per tre delle quattro centrali nucleari (presentate tra il 2001 e 2002 e ferme da anni), nonché altre importanti autorizzazioni relative a interventi prioritari ai fini della sicurezza, sia per le centrali stesse che per gli impianti del ciclo del combustibile. In particolare, tra il 2012 e il 2014 sono state rilasciate autorizzazioni per la disattivazione delle centrali nucleari di Trino, Garigliano e Caorso, nonché l'avvio delle procedure autorizzative riguardanti gli altri impianti.
  Nell'attesa della definizione delle procedure di approvazione sono state, comunque, portate avanti importanti attività relative alla messa in sicurezza dei rifiuti o propedeutiche a questa e allo smantellamento (realizzazione di depositi provvisori sui siti, impianti di trattamento dei rifiuti, ecc.).
  Con riguardo alle consulenze affidate dalla precedente gestione societaria e, pertanto, alla stessa interamente ascrivibili, il 20 settembre 2013 il Ministero dell'economia e delle finanze ha provveduto alla nomina di un nuovo Consiglio di amministrazione della società e i nuovi vertici aziendali hanno immediatamente assunto le opportune iniziative di revisione interna volte a verificare eventuali anomalie nella pregressa gestione aziendale.
  In particolare, la Sogin ha provveduto a sostituire i responsabili delle funzioni Legale e societario e Sicurezza industriale e successivamente ha adottato una diversa struttura aziendale con conseguente attribuzione delle relative responsabilità a nuovi dirigenti, nonché a svolgere una «
due diligence» sull'intera passata gestione e sull'affidamento di incarichi e consulenze. Gli esiti di tale «due diligence» e le conseguenti azioni intraprese a tutela della società sono stati tempestivamente comunicati all'azionista e alle diverse istituzioni e autorità competenti e hanno formato oggetto di una dettagliata informativa al Parlamento nel corso dell'audizione svoltasi il 29 maggio 2014 presso le Commissioni riunite Industria e Territorio e ambiente del Senato.
  Da ultimo, con riferimento alla possibilità richiamata nell'interrogazione di «assumere iniziative per cambiare le modalità di finanziamento» e passare «ad un sistema che consenta di erogare finanziamenti solamente in relazione allo stato di avanzamento del lavoro», si precisa che tutti i costi sostenuti per lo svolgimento delle attività della Sogin sono remunerati, ai sensi delle vigenti disposizioni, a valere sulla componente tariffaria A2 della bolletta elettrica (con una incidenza complessiva a carico del consumatore elettrico stimabile tra i 2 e i 3 euro annui).
  Inoltre, la società è soggetta al controllo e alla regolazione dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas e sistema idrico, attraverso un sistema regolatorio particolarmente rigoroso e incisivo fondato su programmi annuali e pluriennali di avanzamento e su verifiche svolte dall'autorità stessa, con la previsione di stringenti meccanismi di «efficientamento» dei costi finalizzati a garantire la rispondenza delle predette attività alla
mission societaria.
  Sulla base di tali considerazioni le attuali modalità di finanziamento di Sogin appaiono coerenti con le esigenze rappresentate nell'interrogazione.

Il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanzeEnrico Zanetti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gestione dei rifiuti

sicurezza pubblica

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