ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06543

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 315 del 22/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 22/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 22/10/2014
Stato iter:
11/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/03/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/03/2016

CONCLUSO IL 11/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06543
presentato da
PARENTELA Paolo
testo di
Mercoledì 22 ottobre 2014, seduta n. 315

   PARENTELA e NESCI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il 14 novembre 1998 il comune di Corigliano (Cosenza) rilascia un certificato di collaudo per uso discarica relativo a 4,1 ettari di terreno sito in C.da Cotrica. Con tale documento si certificava «l'avvenuta esecuzione dei lavori di adeguamento di discarica realizzati a regola d'arte»;
   con ordinanza del Commissario all'emergenza ambientale n. 327 del 25 novembre 1998 veniva autorizzata la messa in esercizio della discarica in Cotrica;
   in contrada Cotrica è presente una zona agricola soggetta in passato ad uso discarica rifiuti solidi urbani. Tre, difatti, risultano i siti impegnati come discariche, attivate in periodi storici differenti, per circa otto ettari di terreno dove sono state sversate centinaia di migliaia di mc di rifiuti, classificabili quali rifiuti solidi urbani (RSU), abbancati certamente nell'arco di oltre un quarto di secolo;
   prima del 1998 vi erano, di fatti, altre 2 discariche che insistevano in sito, così identificate: 1. discarica dichiarata bonificata, superficie areale di 2.3 ettari e massa di rifiuti solidi urbani stoccata, pari a circa 90.000-120.000 mc; 2. discarica più antica, superficie areale di 2.0 ha e massa di rifiuti solidi urbani stoccata pari a circa 20.000-30.000 mc. La discarica di cui al punto 1, (dichiarata bonificata) si trova a diretto contatto con la discarica autorizzata nel 1998, con la differenza che quest'ultima oggi è dotata di un telo impermeabilizzante in HDPE, mentre la discarica di cui al punto 1 è ricoperta di un manto terroso del tutto permeabile;
   con ordinanza commissariale n. 1618 del 9 novembre 2001 veniva altresì autorizzato il confinamento della frazione secca e dei sovvalli provenienti dall'impianto di trattamento RSU, sito in località Bucita, presso la discarica di Corigliano;
   nell'estate del 2003 la discarica non è più idonea ad abbancare altro rifiuto;
   in data 11 novembre 2003, dopo sopralluoghi effettuati in data 7 novembre 2003 e 10 novembre 2003 dai funzionari dell'ufficio del commissario delegato, viene accertato lo stato disastroso del sito di Cotrica. Il commissario delegato all'emergenza ambientale, ritenuto che siano venute meno le condizioni igienico-sanitarie, dispone la chiusura della discarica e la sua messa in sicurezza;
   il 5 dicembre 2003 il dirigente del settore tecnico manutentivo del comune di Corigliano, con prot. n. 40189 comunicava al sindaco, all'assessore all'ambiente, al segretario generale e all'assessore alle finanze la necessità di avviare il procedimento come da protocollo di legge (D.lgs n. 36/2003) che prevedeva la stesura di tre piani finalizzati alla messa in sicurezza del sito;
   il 27 gennaio 2004, con delibera di giunta municipale n. 34, veniva assegnato alla Marcopolo enviromental group l'incarico per la realizzazione di una serie di operazioni «al fine di ottenere strumenti e conoscenze per poter mettere il Comune nella possibilità di intervenire nella messa in sicurezza»;
   il 17 febbraio 2004, con protocollo n. 5924, la Marcopolo enviromental group redige una «Relazione sull'individuazione degli interventi inderogabili e immediati da adottare», nella quale individua dei possibili elementi di criticità nella gestione post mortem della discarica, tra i quali l'importante produzione di percolato;
   in data 1o luglio 2004 con determina n. 366 la Marcopolo si aggiudica definitivamente la gara d'appalto e il 15 febbraio 2005 firma il contratto d'appalto con il comune di Corigliano. La Marcopolo s'impegna a gestire, trattare e controllare oltre che a bonificare il sito in questione, compreso lo smaltimento del percolato;
   il 3 agosto del 2007 nella tenuta Conferenza dei servizi, che vede presenti il Commissario delegato per l'emergenza ambientale della regione Calabria; la regione Calabria; la provincia di Cosenza; il comune di Corigliano Calabro, il dipartimento provinciale di Cosenza dell'ARPACAL si ravvisano gravi elementi di urgenza e di pericolo per la salute pubblica, tali da rendere necessaria l'emanazione dell'ordinanza contingibile ed urgente n. 258, del 24 agosto 2007 in cui s'intimavano la non coltivazione e la non irrigazione dei terreni limitrofi;
   nella conferenza dei servizi si rileva che a seguito di rilievi e prove fatte in sito, viene accertata la presenza di circa 10 metri lineari di profondità di spazzatura, sotto una copertura di circa 2 metri di terriccio;
   nella già citata conferenza dei servizi del 3 agosto 2007 si constata che il percolato era prodotto da irrigazioni di colture e da acque meteoriche che si infiltravano nei terreni adiacenti provenienti dall'area cosiddetta bonificata;
   il 13 giugno 2008 il commissario del comune di Corigliano sottoscrive un accordo integrativo relativo al contratto del 15 febbraio 2005 già stipulato con la Marcopolo. Con l'accordo suddetto il comune, preso atto «dell'anomala produzione di percolato che determinava una più ridotta produzione di energia elettrica», riconosceva alla Marcopolo «la somma di euro 379.303,00 per le spese sopportate per l'allontanamento del percolato prodotto dalla discarica di Cotrica fino al 31 marzo 2008», impegnandosi altresì «a corrispondere a piè di lista tutte le spese ulteriori che dovranno sostenersi per il prelievo del percolato fino al termine del contratto sottoscritto in data 15 febbraio 2005»;
   in data 30 agosto 2008 la Marcopolo emette fattura n. 631 che il comune non salderà giustificando tale inadempienza con motivazioni di ordine finanziario;
   il 6 ottobre 2008 la Marcopolo, con prot. n. 39291, minaccia la risoluzione del contratto come previsto dall'accordo integrativo in caso di mancato pagamento;
   il 24 aprile 2010 la Marcopolo comunica l'apertura di una procedura di arbitrato al fine di vedere riconosciuti i propri diritti del lavoro fin lì svolto ed un risarcimento dei danni arrecati dall'amministrazione comunale di Corigliano, oltre le spese sostenute;
   in data 26 aprile 2012 il collegio arbitrale pone a carico del comune di Corigliano il pagamento delle seguenti somme: euro 379.303,00 per lo smaltimento del percolato in eccesso fino al 13 marzo 2008; euro 502.429,08 per lo smaltimento del liquame fino al dicembre 2011; euro 163.973,26 per i canoni, come da contratto, spettanti fino al dicembre 2011;
   a parere degli interroganti, lo stato dei luoghi rivela una mancata attenzione e l'assenza degli strumenti e delle precauzioni essenziali che la legge intima quali necessari onde evitare un disastro ambientale. Come se tutto ciò non bastasse, tutte le operazioni realizzate dopo l'interdizione definitiva data dal commissario all'emergenza ambientale, non hanno prodotto nulla di risolutivo per la messa in sicurezza del sito dove attualmente il percolato sgorga a cielo aperto infiltrandosi nelle falde acquifere, nel torrente Boglianareto e di conseguenza in mare –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e se non intenda chiedere un accertamento da parte del comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente sullo stato dei luoghi. (4-06543)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 11 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 588
4-06543
presentata da
PARENTELA Paolo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa alla discarica di Cotrica nel comune di Corigliano Calabro (CS), si rappresenta quanto segue.
  A seguito dell'attivazione della procedura di bonifica, degli esiti analitici che hanno portato a dichiarare il sito potenzialmente contaminato e a seguito dell'individuazione della titolarità dei terreni interessati dai superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione, il comune di Corigliano ha invitato il signor Russo Giuseppe e la Marcopolo engineering Spa «ad adottare tutte le misure che la vigente disciplina normativa pongono a carico dei responsabili dell'inquinamento».
  La Marcopolo engineering Spa ha declinato ogni responsabilità in merito alla contaminazione, ritenendo che il comune di Corigliano Calabro, non avendo individuato il responsabile dell'inquinamento, avrebbe dovuto attivarsi per porre in essere gli interventi di messa in sicurezza definitiva.
  Infatti, né il comune, secondo il quale la contaminazione della discarica è dovuta a «cause permanenti o strutturali» riguardanti l'isolamento del corpo della discarica e le modalità di copertura dei rifiuti solidi urbani, e a «cause contingenti» dovute ad infiltrazioni delle acque meteoriche, né la provincia di Cosenza, nonostante le indagini eseguite, sono riuscite ad individuare il responsabile dell'inquinamento.
  Di talché, il comune di Corigliano Calabro ha chiesto alla regione di «porre in essere direttamente le procedure e gli interventi di cui all'articolo 242 del citato decreto, includendo la bonifica della discarica comunale sita in località Cotrica nel piano regionale per la bonifica delle aree inquinate».
  La regione Calabria ha rappresentato che la discarica in località Cotrica è stata inserita nel piano regionale delle bonifiche 2007, tuttora vigente, in modo da potere usufruire di finanziamenti pubblici per la bonifica ed ha segnalato che già nel 2008 era stato predisposto un piano di caratterizzazione approvato con Ordinanza del commissario delegato (Ocd) all'emergenza rifiuti n. 6455 del 10 gennaio 2008, per il quale è stato richiesto un opportuno adeguamento nel rispetto delle prescrizioni indicate nella suddetta ordinanza commissariale.
  Infine, la regione ha evidenziato che nonostante abbia più volte richiesto la documentazione comprovante le spese di gestione
post mortem della discarica, derivanti da trasferimenti dall'ufficio del commissario delegato all'emergenza rifiuti in Calabria, ha ricevuto solo informazioni generiche sull'utilizzo di detti fondi, in quanto impiegati da parte del gestore della discarica in interventi di messa in sicurezza non afferenti alla gestione post mortem della discarica.
  Alla luce delle informazioni esposte, ed al fine di individuare e sollecitare ogni possibile modalità di messa in sicurezza del sito in parola, questo dicastero si adopererà per approfondire la conoscenza della situazione, anche attraverso l'eventuale coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali competenti.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

deposito dei rifiuti

disastro naturale