ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06537

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 315 del 22/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: LABRIOLA VINCENZA
Gruppo: MISTO-LIBERTA' E DIRITTI - SOCIALISTI EUROPEI (LED)
Data firma: 22/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 22/10/2014
Stato iter:
11/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/03/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/03/2016

CONCLUSO IL 11/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06537
presentato da
LABRIOLA Vincenza
testo di
Mercoledì 22 ottobre 2014, seduta n. 315

   LABRIOLA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   da diverse fonti giornalistiche si apprende che, potrebbe essere posticipato, a data da destinarsi, il pronunciamento della «cabina di regia» per l'attuazione del «Protocollo di Intesa per interventi urgenti di bonifica ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto», firmato a Roma il 26 luglio 2012, in merito allo studio realizzato da ARPA Puglia, in collaborazione con CNR, Politecnico di Bari e Conisma, sullo stato reale in cui versa il bacino del I seno del Mar Piccolo;
   durante la riunione tenutasi ai primi di ottobre, il commissario Vera Corbelli ha infatti dichiarato che in merito allo studio di ARPA e CNR e ai lavori della cabina di regia su questo specifico intervento, ci sono diversi aspetti che andranno approfonditi. A quanto pare, il commissario Corbelli, che a differenza del suo predecessore Alfio Pini ha sin da subito avuto un approccio molto tecnico ai lavori della cabina, avrebbe contestato il fatto che le attività siano state concepite in maniera troppo settoriale, e che lo studio elaborato da ARPA e CNR presenti delle lacune e non sia del tutto esaustivo;
   sembra anche che il commissario Corbelli abbia manifestato l'intenzione di chiedere al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di rivedere le attività previste dal protocollo d'intesa sottoscritto nel 2012. Il che avrebbe alquanto disorientato gli enti che fanno parte della cabina di regia, che si ricorda essere composta dai Ministeri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti e della coesione territoriale, oltre che dalla regione Puglia, dalla provincia di Taranto, dai comuni di Taranto e Statte, dall'autorità portuale di Taranto e dall'ARPA Puglia. Il commissario Corbelli pare infatti non essere stato troppo esaustivo nelle sue dichiarazioni, tanto da indurre a pensare che il tutto possa prevedere due strade possibili al momento percorribili: da un lato, eventualità sicuramente positiva, la possibilità di richiedere un aumento dei fondi stanziati per l'intervento di bonifica del Mar Piccolo (per il quale l'accordo del 2012 ha previsto una spesa totale 21.000.000 di euro tramite la delibera CIPE del 3 agosto 2012 n. 87);
   dall'altro però, in molti hanno il timore che il commissario abbia in realtà intenzione di chiedere ulteriori studi ed approfondimenti, il che potrebbe appunto voler significare un posticipare nel tempo l'intervento di bonifica, con il concreto rischio di far arenare il tutto (come già avvenuto nel lontano 2006);
   con riferimento allo studio effettuato da ARPA e Cnr, i cui risultati sono stati presentati lo scorso aprile alla «cabina di regia», non se ne conosce il contenuto. Si sa solo che si è trattato di un lavoro estremamente complesso, diviso in due parti: la prima riguarda la «Predisposizione del modello di circolazione e risospensione dei sedimenti», mentre la seconda riguarda «l'individuazione delle fonti ancora attive e le dimensioni del loro inquinamento»;
   lo studio ha fornito un modello concettuale sito-specifico del sito e una stima del «rischio» ambientale associato alle varie opzioni di intervento ed indica le superfici del Mar Piccolo (in ettari) oggetto del/degli interventi di bonifica e/o Mise (messa in sicurezza d'emergenza);
   da sempre, sono tre le ipotesi di intervento esaminate per il recupero del primo seno del Mar Piccolo: il dragaggio, il capping o diversi biorimedi;
   inoltre si ricorda che secondo il cronoprogramma delle attività previsto dalla cabina di regia, nel mese di luglio sarebbe dovuta avvenire l'approvazione del progetto. Tra agosto e novembre invece, era stata indicata la pubblicazione del bando dell'appalto integrato e l'affidamento dei lavori alla ditta vincitrice (per l'intero 2014 era stato previsto un contributo finanziario pari a 540.000 euro). Poi, dal dicembre di quest'anno al dicembre del 2015, era stato previsto il periodo della progettazione e dell'esecuzione dei lavori d'intervento (con uno stanziamento finanziario pari a 19.209.000 milioni di euro). Infine, gennaio-marzo 2016 era stato indicato come periodo per il collaudo e la funzionalità degli interventi apportati (con uno stanziamento finanziario pari a 1.011.000 euro) –:
   quali informazioni il Ministro interrogato, alla luce dei fatti esposti in premessa, abbia intenzione di assumere al fine di dare certezze ai cittadini di Taranto in merito alla bonifica di questo sito così altamente contaminato che sta compromettendo soprattutto, in modo irreversibile, le aziende locali dedite all'allevamento e alla raccolta di mitili e tutto l'indotto. (4-06537)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 11 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 588
4-06537
presentata da
LABRIOLA Vincenza

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, riguardante le problematiche ambientali relative al Mar Piccolo di Taranto, sulla base degli elementi acquisiti dagli enti competenti, si rappresenta quanto segue.
  L'articolo 5 della legge n. 20 del 4 marzo 2015 prevede che, in considerazione della peculiare situazione dell'area di Taranto, l'attuazione degli interventi che riguardano detta area (compresa l'area del Mar Piccolo oggetto dell'interrogazione) è disciplinata dallo specifico contratto istituzionale di sviluppo (Cis) di cui all'articolo 6 del decreto legislativo n. 88 del 31 maggio 2011.
  Il Contratto istituzionale di sviluppo Taranto è sottoscritto dai soggetti che compongono il tavolo istituzionale permanente per l'Area di Taranto, istituito e disciplinato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 giugno 2015 presso la struttura di missione «Aquila-Taranto-POIN Attrattori» della stessa Presidenza.
  Il tavolo istituzionale ha il compito di coordinare e concertare tutte le azioni in essere nonché definire le strategie comuni utili allo sviluppo compatibile e sostenibile del territorio e, nello specifico, verificare lo stato di applicazione del contratto istituzionale di sviluppo Taranto. È presieduto da un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri e composto da un rappresentante per ciascuno dei Ministeri dello sviluppo economico, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle infrastrutture e dei trasporti, della difesa, dei beni e delle attività culturali e del turismo nonché da tre rappresentanti della regione Puglia e da un rappresentante della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Taranto, della provincia di Taranto, del comune di Taranto e dei comuni ricadenti nella predetta area, dell'Autorità portuale di Taranto, del Commissario straordinario per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, del Commissario straordinario del Porto di Taranto, dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa.
  Il tavolo assorbe le funzioni di tutti i tavoli tecnici comunque denominati su Taranto istituiti presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e di quelli costituiti presso le Amministrazioni centrali, regionali e locali (compresa la cabina di regia).
  Il commissario straordinario di Taranto è incaricato di predisporre – tenendo conto delle eventuali indicazioni del tavolo istituzionale – un programma di misure, a medio e lungo termine, per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'intera area di Taranto, dichiarata ad elevato rischio di crisi ambientale, volto a garantire, ove possibile e mediante ricorso alle Bat (best available techniques) riconosciute a livello internazionale, il più alto livello di sicurezza per le persone e per l'ambiente. Il programma è attuato secondo le disposizioni contenute nel contratto istituzionale di sviluppo Taranto.
  Alla predisposizione ed attuazione del programma di misure sono destinate, per essere trasferite sulla contabilità speciale intestata al commissario straordinario, tutte le risorse effettivamente disponibili, quali, quelle allo scopo impegnate dal Ministero dell'ambiente, le ulteriori risorse derivanti dal Fondo sviluppo e coesione tramite le delibere Cipe, nonché quelle derivanti dai Fondi strutturali e di investimento europei, per il prosieguo di interventi di bonifiche e riqualificazione dell'area.
  Una quota non superiore all'1,5 per cento delle risorse trasferite al commissario straordinario può essere utilizzata dal commissario stesso per tutte le attività tecnico-amministrative connesse alla realizzazione degli interventi.
  In base a quanto sopra esposto, il tavolo istituzionale è subentrato alla cabina di regia. Pertanto, le attività programmate dalla cabina di regia dovranno essere verificate, ed eventualmente aggiornate, sulla base dei programmi che il commissario straordinario vorrà predisporre.
  Nell'ambito del predetti programmi si colloca l'attività definita dal commissario relativa alla campagna geofisica prevista nel Mar Piccolo di Taranto, attuata d'intesa con l'Università degli studi di Bari «Aldo Moro» ed il Consiglio nazionale delle ricerche. In particolare, il rilievo prevede l'utilizzo di tecnologie, strumenti e metodologie di accoppiamento del Sun Bottom Profile e del magnetometro con successive e mirate indagini Sparker, compiute da unità appartenenti ai suddetti Enti di ricerca sotto il controllo del commissario straordinario.
  Inoltre, il Commissario il 15 dicembre 2015 ha trasmesso un piano integrativo di indagini dell'area del Mar Piccolo. La campagna d'indagini, elaborata di concerto con le unità scientifiche del Politecnico di Bari, dell'Università di Bari e del Consiglio nazionale delle ricerche, è finalizzata alla ricostruzione della stratigrafia dell'area, alla caratterizzazione geotecnica ed ambientale di sedimenti marini e del sottosuolo. La competente direzione generale del Ministero dell'ambiente il 31 dicembre 2015 ha comunicato che le attività di caratterizzazione integrativa possono utilmente iniziare, sulla base delle ulteriori indicazioni e delle eventuali prescrizioni dell'Arpa Puglia, ferme restando le diverse competenze previste dalla legislazione vigente in materia.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

aiuto finanziario

contributo finanziario