ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06521

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 315 del 22/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 22/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06521
presentato da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno
testo di
Mercoledì 22 ottobre 2014, seduta n. 315

   OLIVERIO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il settore della produzione di salumi e carne di maiale in Italia, dalla stalla alla distribuzione, vale 20 miliardi di euro; secondo un'analisi, eseguita da Coldiretti su dati Istat, le famiglie italiane spendono all'anno circa 280 euro per l'acquisto di salumi;
   su La Repubblica del 19 ottobre 2014 è stata pubblicata una notizia riguardante uno degli alimenti che rappresenta con efficacia il made in Italy, il prosciutto, che a quanto riporta l'articolo del giornale, si vorrebbe fare senza maiale;
   dopo la cioccolata senza cacao e il vino senza uva, gli italiani rischiano di trovare nei loro piatti il prosciutto cotto senza coscia di maiale; questo sarebbe previsto da una bozza di decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per regolare la produzione e la vendita di alcuni salumi, non modificando le procedure standard utilizzate per questa eccellenza del made in Italy;
   il provvedimento prende spunto dai cambiamenti avvenuti negli ultimi dieci anni nel mercato e nella normativa europea e modifica un decreto del 2005, quello che ammetteva di utilizzare per la produzione di prosciutto cotto, le cosce di suino congelate;
   il prosciutto che arriverà sulle tavole degli italiani sarà un prosciutto senza carne di maiale, ma che può contenere più acqua e additivi chimici sinora vietati;
   a lanciare questo allarme è stato il presidente della Coldiretti nazionale Roberto Moncalvo, che definisce la questione come «allucinanti novità, un autogol che snatura il pregio dei prodotti italiani» conosciuti in tutto il mondo;
   Moncalvo sostiene che la bozza del decreto prevede che il prosciutto cotto potrà essere fatto anche utilizzando carne di altre specie animali, creando così confusione nei consumatori sul reale contenuto del prodotto che acquisteranno. Non si può chiamare prosciutto cotto un cosciotto di tacchino o di cavallo. Una recente inchiesta sulla carne di cavallo spacciata come manzo nei sughi e nelle polpette già confezionati incrementa il rischio di frodi alimentari;
   in questi prosciutti, inoltre, aumenterà il contenuto di acqua consentito, che sarà pagato dagli acquirenti come se fosse carne;
   l'incremento del tasso di umidità per le tre categorie (prosciutto cotto, prosciutto cotto scelto e prosciutto cotto di alta qualità) mina la qualità del prodotto stesso a discapito delle carni del maiale italiano, che hanno delle caratteristiche organolettiche e qualitative superiori rispetto a quelle dei maiali importati dai Paesi del Nord che penalizzano gli allevatori italiani;
   in Italia nel 2013 sono stati allevati meno di 8,7 milioni di maiali (erano 9,3 nel 2012) destinati per il 70 per cento alla produzione delle 36 varietà di salumi che hanno ottenuto dall'Unione europea il riconoscimento di denominazione di origine DOP e IGP –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda promuovere, anche in occasione dell'elaborazione del «decreto salumi», per tutelare il made in Italy e per non danneggiare la credibilità delle produzioni italiane agroalimentari conquistata con anni di impegno e di ottimo lavoro. (4-06521)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

carne suina

denominazione di origine

prodotto a base di carne