ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06510

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 314 del 21/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/10/2014
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 21/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 21/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06510
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Martedì 21 ottobre 2014, seduta n. 314

   GAGNARLI, BENEDETTI e GALLINELLA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   un recente filmato realizzato dalla Four Paws International fotografa la situazione di numerosi allevamenti italiani di bufali concentrati principalmente nel casertano e nel salernitano, zone in cui viene prodotta la mozzarella di bufala campana DOP;
   l'indagine portata avanti dall'associazione è durata circa due anni e si è conclusa nell'agosto del 2014 con la denuncia di uno stato di emergenza – sia in termini di tutela del benessere animale che di condizioni igienico/sanitarie – nel quale gli animali vivono all'interno dei circa 50 allevamenti documentati nel filmato;
   i bufali maschi, considerati uno «scarto» vengono spesso uccisi sin da piccoli, lasciando sopravvivere solo gli esemplari utili per una futura procreazione, e se non uccisi immediatamente, sono lasciati morire di fame e di sete e lasciati per giorni vicino agli esemplari ancora vivi – o peggio, alle loro stesse madri –, annegati nei liquami, colpiti con mazze e bastoni o caricati a calci su mezzo di trasporto;
   la LAV — Lega italiana antivivisezione stima che ogni anno vengono uccisi senza necessità circa 70 mila vitelli maschi, inutili per la produzione della mozzarella e la cui carne non è di rilevante interesse economico; molto spesso i bufali non vengono neanche registrati all'anagrafe bufalina e le loro tracce si perdono prima ancora dell'effettiva scomparsa, facendo ipotizzare operazioni di abbattimento e smaltimento irregolare degli esemplari;
   anche le bufale da latte necessitano di una cura specifica che, nella maggior parte degli allevamenti documentati, non viene attuata: gli allevatori non praticano nessuna idratazione della pelle dell'animale, che ha necessità di rimanere sempre umida e nessun bagno di fango, necessario ad una corretta termoregolazione dell'animale, poiché le bufale hanno pelli più spesse e un minor numero di ghiandole sudoripare rispetto alle mucche;
   come si evince dal filmato di Four Paws, spesso, inoltre, le bufale vivono in spazi angusti, senza possibilità di pascolare all'aperto e a volte anche tra i loro stessi escrementi, e presentano problemi di deambulazione a causa della crescita di zoccoli non curati;
   è evidente che gli allevamenti di bufala si sono sviluppati secondo una filosofia di mercato che li porta ad essere delle vere e proprie catene di montaggio da fabbrica senza considerare che l'allevamento è costituito da esseri viventi e senzienti: i bufali servono solo alla riproduzione e poi vengono abbandonati e uccisi, le bufale sono considerate solamente macchine da latte;
   la bufala campana, considerato prodotto di eccellenza del mercato italiano, non dovrebbe certo sottendere una situazione vergognosa come quella che, agli occhi degli interroganti, appare quella descritta nella denuncia di Four paws International –:
   se il Governo, sulla base di quanto esposto in premessa, abbia ritenuto opportuno procedere, per quanto di competenza, alla verifica di quanto denunciato dalla Four Paws International e della LAV;
   se, sulla base di quanto esposto in premessa, non si ritenga opportuno l'avvio di un piano di controlli negli allevamenti e nei caseifici di bufale italiani, al fine di assicurare che vengano rispettate le norme minime di tutela del benessere animale all'interno degli allevamenti di bufali, così come previsto dalla legislazione europea e nazionale, vengano scongiurate le uccisioni dei bufalini e siano assicurate cure igieniche e veterinarie adeguate delle bufale;
   se non si ritenga opportuno, per quanto di competenza e con la collaborazione degli organi di controllo previsti dalla legge, verificare presso l'anagrafe bufalina la discrepanza tra il numero di esemplari maschi e quello di esemplari femmine, avviando, in caso di sospetti di condotte illegittime, eventualmente un controllo sulla natalità e sulla regolarità del processo di abbattimento e smaltimento dei bufali. (4-06510)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

allevamento

benessere degli animali

ispezione veterinaria