ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06502

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 314 del 21/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO GIANCARLO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 21/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/10/2014
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/10/2014
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 21/10/2014
Stato iter:
24/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/11/2014
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/11/2014

CONCLUSO IL 24/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06502
presentato da
GIORDANO Giancarlo
testo di
Martedì 21 ottobre 2014, seduta n. 314

   GIANCARLO GIORDANO, SCOTTO, ZARATTI e PANNARALE. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   il 29 agosto 2014 è stato firmato il decreto di convocazione dei comizi elettorali per eleggere il presidente e il consiglio provinciale di Avellino;
   il percorso di riordino delle province è segnato dalla legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province sulle unioni e fusioni di comuni», in attesa della riforma del Titolo V della parte della seconda della Costituzione e delle relative norme di attuazione. La provincia diventa ente di area vasta di secondo livello, cambiando la modalità d'elezione degli organi, che non è più diretta ma diventa un'elezione di secondo livello. Le elezioni del consiglio e del presidente della provincia di Avellino si terranno giovedì 9 ottobre 2014 dalle 8 alle 20. Dall'attuazione della legge n. 56 del 2014 non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
   la Costituzione della Repubblica italiana nella parte prima al titolo IV articolo 48 garantisce la segretezza del voto «Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.» E dalla stessa fonte normativa legge 7 aprile 2014, n. 56 (articolo 1, comma 62 «Il presidente della provincia è eletto con voto diretto, libero e segreto.») il voto è libero e segreto. Tuttavia, le modalità di voto e le specifiche disposizioni disciplinanti la ponderazione di fatto smentiscono tali principi invalidando sia la libertà di voto (configurando un ipotetico vincolo di partito) sia la segretezza del voto;
   la provincia di Avellino è emblematica: solo il comune capoluogo appartiene alle fasce comprese tra i 30 mila e 100.000 abitanti e pertanto l'individuazione della scheda appare chiara e netta soprattutto perché nel caso dell'unico consigliere comunale appartenente al gruppo politico di SEL sarà facilissimo risalire al suo voto o meno per la stessa coalizione di liste civiche di riferimento –:
   quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo in rapporto al principio di cui all'articolo 48 della Costituzione, che sancisce la segretezza del voto in vista delle imminenti elezioni provinciali. (4-06502)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 novembre 2014
nell'allegato B della seduta n. 337
4-06502
presentata da
GIORDANO Giancarlo

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame l'interrogante chiede al Governo di assicurare il rispetto dei principi di libertà e segretezza del voto in occasione delle elezioni dei presidenti delle province e dei consigli provinciali disciplinate dalla legge n. 56 del 2014. La richiesta è motivata dalla considerazione le modalità di voto e le specifiche disposizioni normative che disciplinano la ponderazione del voto medesimo sarebbero tali da compromettere i predetti principi, in particolare nella provincia di Avellino.
  Al riguardo va preliminarmente osservato che le innovazioni introdotte dalla legge n. 56 del 2014 sono frutto di scelte operate dal legislatore, allo scopo di riorganizzare e riformare gli ambiti territoriali in un'ottica di gestione ottimale e di razionalizzazione della spesa pubblica. In tale contesto, si è introdotto, come noto, un procedimento elettorale di secondo grado, che prevede l'elettorato attivo riservato ai soli amministratori comunali, i quali esprimono un voto che viene «ponderato» a seconda della fascia demografica di appartenenza del proprio comune. A tal fine, il voto viene espresso su schede di colore diverso in ragione della predetta fascia di appartenenza.
  Nel caso prospettato delle elezioni provinciali di Avellino, che si sono tenute il 9 ottobre 2014, effettivamente il comune capoluogo era l'unico a rientrare nella fascia compresa tra i 30 mila e i 100 mila abitanti, per cui gli aventi diritto al voto con la scheda di identico colore erano 33, cioè in numero pari agli amministratori di quel comune.
  In proposito, è da ritenere che tale numero, ancorché non elevato, non sia talmente ridotto da determinare in sede di scrutinio l'automatica riconoscibilità di ogni singolo voto. Pertanto, anche avendo a riferimento il caso specifico di Avellino, le disposizioni della legge n. 56 e la loro attuazione pratica non sembrano determinare la lesione dei principi della libertà e segretezza del voto.
  Si rileva infine che, terminate il 12 ottobre 2014 le elezioni di secondo grado per le province i cui organi scadono per fine mandato nel 2014, il Parlamento, prima dell'inizio dell'analoga tornata elettorale per l'anno 2015, potrà compiere le proprie valutazioni e scelte circa eventuali modifiche da apportare al procedimento elettorale in questione, come peraltro già avvenuto di recente con la legge n. 114 del 2014.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoGianpiero Bocci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

elezioni presidenziali

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