ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06497

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 314 del 21/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: BRAGANTINI MATTEO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 21/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 21/10/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 23/12/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06497
presentato da
BRAGANTINI Matteo
testo di
Martedì 21 ottobre 2014, seduta n. 314

   MATTEO BRAGANTINI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, prevede all'articolo 12, nell'ambito delle disposizioni volte al contrasto dell'immigrazione clandestina, il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, configurando due tipologie: il reato di favoreggiamento dell'ingresso illegale (comma 1) e quello di favoreggiamento della permanenza illegale dello straniero (commi 5 e 6). Il comma 1 dell'articolo 12 ha spessore e ambiti applicativi ben modesti e comunque di gran lunga inferiori rispetto alla fattispecie aggravata di cui al comma 3, prevedendo la pena della reclusione da uno a cinque anni e della multa di 15.000 euro per ogni persona. Mentre la «vera» struttura portante della disciplina penale in materia è senz'altro costituita dalla disposizione aggravata di cui al comma 3. Si tratta del favoreggiamento aggravato dell'immigrazione illegale, una figura che riproduce l'ordinario modo di manifestarsi del fenomeno perseguito. Il reato è punito, in caso di commissione di una delle fattispecie «aggravate» ivi previste, con la reclusione da cinque a quindici anni e con la multa di 15.000 euro per ogni persona;
   è necessario colpire severamente coloro («scafisti», «affiliati» e altri) che sfruttano l'arrivo e lo sbarco degli stranieri e che svolgono un'attività volta ad assicurare la buona riuscita dell'operazione criminale e, in genere, di fiancheggiamento e di cooperazione con le attività direttamente collegabili all'ingresso di clandestini. Non si può ammettere che dei banditi possano trarre profitto da un vero e proprio mercimonio di persone. Tali criminali devono essere fermati senza indugio alcuno. Per bloccare la commissione di questi aberranti reati, che creano un gravissimo allarme sociale nell'opinione pubblica, lo Stato non ha altro mezzo che prevedere pene esemplari che consentano di dissuadere questi criminali, attuando così una politica chiara e coerente. L'effetto dissuasivo di pene severe nei confronti dei trafficanti di esseri umani consentirà, altresì, di restituire agli Stati oggetto di immigrazione il potere di controllare i flussi migratori verso il proprio territorio, piuttosto che essere costretti ad affrontare gli arrivi incontrollati, alimentati da organizzazioni criminali;
   da quanto si apprende dalle notizie riportate dagli organi di stampa ad un anno dall'inizio dell'operazione Mare Nostrum sono stati arrestati oltre trecento scafisti;
   considerate le complicazioni burocratiche e le lungaggini processuali del nostro Paese, non è chiaro, stando sempre alle informazioni riportate dagli organi di stampa se gli oltre trecento scafisti arrestati siano ancora in carcere e quanti siano stati ad oggi condannati –:
   quanti scafisti degli oltre trecento fermati nel corso dell'operazione Mare Nostrum siano ad oggi ancora in carcere, quante condanne siano state già comminate, quanti stiano scontando la pena, che tipo di sanzione sia stata loro applicata e se quelli ancora in attesa di giudizio siano trattenuti cautelativamente in carcere.
(4-06497)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrazione illegale

reato

sanzione penale