ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06494

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 314 del 21/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: GALLO RICCARDO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 21/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 21/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06494
presentato da
GALLO Riccardo
testo di
Martedì 21 ottobre 2014, seduta n. 314

   RICCARDO GALLO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto riporta l'articolo pubblicato il 19 ottobre 2014 dal quotidiano economico: «Il Sole 24 Ore», a partire dal 7 agosto 2014, l'embargo stabilito dalla Federazione russa, nei riguardi dei prodotti europei e americani, a seguito delle iniziative sanzionatorie intraprese dall'Unione europea, come risposta alla mancanza di segnali della fine del sostegno russo alle forze separatiste che operano in Ucraina, ha causato un crollo delle esportazioni di prodotti agricoli italiani pari al 63 per cento, in particolare: latte, frutta e verdura, carni suina e avicola, formaggi, salumi e pesce;
   l'analisi sugli effetti dell'embargo presentata dalla Coldiretti, al forum internazionale dell'agricoltura e dell'alimentazione presentata a Cernobbio, descritta dal medesimo articolo di stampa, evidenzia inoltre, che l'inasprimento delle misure restrittive nei riguardi della Russia, come risposta alla mancanza di segnali della fine del sostegno russo, alle forze separatiste che operano in Ucraina e in Crimea, ha determinato un rilevante aumento della produzione locale di prodotti agroalimentari «taroccati»: dal «salame — Italia», alla mozzarella «Casa Italia», all'insalata «Buona — Italia», alla «Robiola Unagrande»;
   il calo delle esportazioni nei confronti della Federazione russa, dei prodotti del made in Italy, ha coinvolto fra l'altro tutti i settori: dall'agroindustria, al tessile (-24,8 per cento), dai mezzi di trasporto (50,1 per cento), ai mobili (-17,8 per cento), dai farmaceutici (-32,3 per cento), agli apparecchi elettrici (-15,9 per cento);
   l'indagine dell'associazione agricola ha rilevato inoltre un ulteriore aspetto indubbiamente negativo sia d'immagine che economico, per il comparto agroalimentare italiano, connesso al numero delle frodi alimentari, all'interno del nostro Paese la cui crescita dimensionale, dal 2008 fino ad oggi, secondo quanto evidenziato dai Nas, è quadruplicata, con un incremento record di sequestri pari al 277 per cento di cibi e bevande contraffatte o adulterate;
   i suindicati dati, a giudizio della medesima associazione, confermano la necessità di stringere le maglie troppo larghe della legislazione in materia, a partire dall'obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata e in senso più generale, intervenire in maniera più rigorosa al fine di introdurre norme più severe per scoraggiare il persistente e diffuso fenomeno delle pratiche scorrette e fraudolente nel settore agroalimentare del made in Italy;
   l'interrogante evidenzia, come gli effetti collaterali che hanno determinato il blocco dei prodotti agroalimentari italiani in Russia, stimata in circa 200 milioni di euro, oltre al danno diretto dovuto alle mancate esportazioni, rischiano di accentuare anche un danno indiretto: i maiali tedeschi, ad esempio, che normalmente vengono spediti in Russia, d'ora in poi potrebbero verosimilmente giungere in Italia, causando evidenti danni per gli allevatori e per i consumatori italiani, in considerazione del fatto che queste carni e questi derivati del maiale, infatti, vengono spesso spacciati come prodotti made in Italy, a causa dell'inaccettabile introduzione dell'indicazione obbligatoria nell'indicare la provenienza in etichetta;
   l'impatto derivante dalle conseguenze negative e penalizzanti dello stop alle importazioni dei prodotti agroalimentari italiani da parte della Russia come risposta alle misure punitive varate in particolare dall'Unione europea, Usa, che prevedono un embargo totale sui prodotti italiani, in precedenza indicati, richiedono a parere dell'interrogante, una serie di interventi urgenti anche di monitoraggio, a tutela del comparto agroalimentare italiano, che meglio di tanti altri settori ha retto agli effetti della crisi economica tutt'altro che risolta –:
   quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa e se, in considerazione della situazione negativa determinatasi con il blocco delle esportazioni per i prodotti agroalimentari italiani, non ritenga opportuno prevedere nei prossimi interventi normativi misure di agevolazione fiscale, volte a compensare le perdite economiche per le imprese agroalimentari italiane interessate dall'embargo. (4-06494)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

produzione nazionale

prodotto alimentare

inquinamento degli alimenti