ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06487

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 313 del 20/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: BERNINI MASSIMILIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 20/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06487
presentato da
BERNINI Massimiliano
testo di
Lunedì 20 ottobre 2014, seduta n. 313

   MASSIMILIANO BERNINI e CRISTIAN IANNUZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il comune di Bassano Romano della provincia di Viterbo, insiste in un'area di grande rilevanza ambientale e storica data la presenza di boschi di querce e castagni, e da monumenti, vestigia delle epoche passate;
   il suo comprensorio è attraversato da fossi e torrenti che confluiscono nel fiume Mignone, importante sia dal punto di vista naturalistico e per questo proposto come SIC (Sito di Interesse Comunitario, IT6030001), che per quello idrico, approvvigionando di acqua potabile il rivierasco comune di Civitavecchia (Roma);
   il 29 giugno del 2009, il comando stazione di Oriolo Romano del Corpo forestale dello Stato, con nota acquisita al protocollo n. 47880, comunicava alla provincia di Viterbo, l'affioramento di rifiuti di varia natura su una superficie di 7.000 metri quadrati, in località Prato Cecco (Foglio n. 10, particella n. 141) nel comune di Bassano Romano;
   in data 14 dicembre 2012, la giunta regionale del Lazio ha deliberato (deliberazione n. 591) il documento denominato «Adeguamento del Piano Regionale delle bonifiche dei siti contaminati del Lazio di cui alla D.C.R. 10 luglio 2002, n. 112 (Piano di Gestione dei Rifiuti del Lazio ai sensi dell'articolo 7, comma 1, della legge regionale 9 luglio 1998, n. 27, e successive integrazioni)», che individua nella regione 283 siti inquinati (aumentati a 520 a seguito di un ulteriore censimento che ha tenuto conto del «Rapporto sullo stato dell'Ambiente del Lazio nel 2004» e l'insieme delle comunicazioni pervenute alle diverse sezioni provinciali di ARPA Lazio), così classificati: n. 122 siti contaminati, n. 90 siti con necessità di ripristino ambientale e n. 71 siti con necessità di approfondimenti;
   nella tabella 35 del suddetto documento, che riporta l'elenco siti ad alta priorità e lo stato di avanzamento dell’iter procedurale, l'area oggetto del presente atto è così identificata: Cod Prov.: VT085, Den. sito discarica: Loc. Prato Cecco – Bassano Romano, comune: Bassano Romano (Viterbo), P10: 4,53, Stato avanzamento iter: S.S., dove S.S. significa «Sito Segnalato», che nella tabella 34 «Stato di attivazione iter procedurale — siti ad alta priorità di intervento» rappresenta il livello più alto;
   la presenza di un'alta priorità ambientale (Paragrafo II.5.5.1.2 dell'adeguamento del piano regionale delle bonifiche) indica che nel sito sono presenti stati di contaminazione in atto rischiosi per l'ambiente e per le comunità limitrofe o siti per i quali, sebbene non verificato analiticamente, si sospetti — in relazione, ad esempio, alla natura o alle modalità di stoccaggio dei rifiuti presenti nel sito o alla tipologia di attività industriale svolta — la presenza di un potenziale stato di contaminazione e di un danno ambientale in atto. Per tali siti è necessario avviare o, se avviate, concludere le procedure tecnico amministrative di bonifica del sito anche al fine di confermare la presenza di uno stato di contaminazione in atto;
   nell'elenco dei siti regionali sottoposti a procedura di bonifica in corso, nella tabella relativa alla provincia di Viterbo, la tipologia di attività corrispondente al Cod. Prov. VT085 di Bassano Romano, Loc. Prato Cecco, è la discarica;
   la discarica in questione è quella comunale oramai esaurita ed utilizzata con molta probabilità anche come sito per lo smaltimento dei rifiuti di una fabbrica di pantaloni, ubicata nel comprensorio comunale e ormai dismessa;
   nella tabella 45 dell'adeguamento del piano regionale delle bonifiche dei siti contaminati del Lazio, riportante gli oneri economici per esecuzione attività di caratterizzazione ambientale — Aree industriali, l'area in oggetto risulta insistere su una superficie di 7.000 metri quadri con un costo per la bonifica ammontabile a 54.000,00 euro;
   la presenza di un potenziale stato di contaminazione rende necessario il confinamento dell'area e per questo, l'assessorato all'ambiente-energia della la provincia di Viterbo, con ordinanza n. 44 del 9 dicembre 2013, diffidava il sindaco protempore del comune di Bassano Romano, ai sensi dell'articolo 244 del decreto legislativo n. 152 del 2006 «norme in materia ambientale», di provvedere «ad adottare i necessari interventi di messa in sicurezza, di bonifica e ripristino ambientale della ex discarica comunale» ed il sindaco del comune di Bassano Romano, con l'ordinanza n. 4 del 15 gennaio 2014, ordinava all'università agraria di Bassano Romano: «di mantenere integra la recinzione esistente, di porre dell'apposita segnaletica con cartelli e quant'altro si renda utile per segnalare l'area e impedire l'accesso a persone nonché di sorvegliare affinché quanto posto sopra rimanga integro»;
   un recente articolo pubblicato sul quotidiano online «TusciaTimes.eu» basato su alcune testimonianze di abitanti del luogo, rivela come l'intera area sia cosparsa di rifiuti tra i quali anche additivi ed altri componenti chimici appartenenti all'ex fabbrica di pantaloni e che, sempre nello stesso articolo, si viene a conoscenza del fatto che tali rifiuti sono perlopiù ricoperti da un leggero strato di terra;
   l'area in cui insiste l'ex discarica è prettamente agricola con colture in atto destinate all'alimentazione umana e lo dimostra la determinazione n. C2617 del 22 ottobre 2007 del direttore del dipartimento economico ed occupazionale del Lazio che svincolava la somma di «euro 59.225,00 da destinare all'impianto di un oliveto moderno in loc. Prato Cecco»;
   da analisi effettuate dalla guardia di finanza e dell'ARPA Viterbo, è emerso che i parametri di «escherichia coli» presenti nelle acque del fiume Mignone, sono risultati 45.000 u.f.c./100 ml, contro il limite massimo previsto di 5.000 u.f.c./100 ml;
   la Soprintendenza per i beni archeologici per l'Etruria meridionale il 18 aprile 2011 ha rilevato che l'area risulta prossima ai resti di un sepolcreto di epoca romana ed è interessata in superficie da frammenti fittili archeologici, come si è riscontrato nel corso dei sopralluoghi preliminari –:
   di quali elementi il Governo disponga in relazione a quanto esposto in premessa e se non ritenga opportuno promuovere verifiche, da parte del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente, in ordine allo stato dei luoghi e del livello di inquinamento;
   quali iniziative si intendano assumere a tutela dei resti archeologici riscontrati in prossimità dell'area. (4-06487)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

rifiuti

deposito dei rifiuti