ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06424

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 310 del 15/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: CATALANO IVAN
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 15/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 15/10/2014
Stato iter:
12/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/05/2015
GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 23/01/2015

SOLLECITO IL 12/02/2015

SOLLECITO IL 18/03/2015

SOLLECITO IL 07/05/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 12/05/2015

CONCLUSO IL 12/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06424
presentato da
CATALANO Ivan
testo di
Mercoledì 15 ottobre 2014, seduta n. 310

   CATALANO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi anni, a seguito della piena apertura alla concorrenza, diverse società private sono entrate sul mercato dei servizi postali, ancora dominato dall’incumbment, a controllo pubblico, Poste Italiane spa;
   la Globe Postal Service (nel prosieguo, GPS) è una società che svolge il servizio di vendita e postalizzazione di corrispondenza (in particolare, cartoline turistiche) mediante l'impiego di vignette pre-pagate utilizzando una propria rete di raccolta sulla base di un'autorizzazione individuale;
   a causa della posizione di fatto dominante e di lunga durata sul mercato di Poste Italiane spa, la cui rete è capillarmente diffusa, nonché in ragione della relativa novità rappresentata dall'esistenza di concorrenti su tale mercato, una percentuale elevata di utenti GPS imbuca la propria corrispondenza nelle cassette di raccolta Poste Italiane spa;
   GPS risulta aver preso tutte le misure di informazione possibili, presso i propri rivenditori ed utenti, per ridurre al minimo possibile tali errori, che però si producono ancora, per le ragioni di cui sopra;
   si è verificata, d'altra parte, anche la situazione simmetrica con utenti di Poste Italiane che imbucano nelle cassette GPS: per ora, tale corrispondenza viene restituita gratuitamente a Poste Italiane spa, senza alcuna reciprocità;
   mentre le Poste Vaticane e le Poste di San Marino hanno accettato di stipulare accordi con GPS per il recupero della corrispondenza in esame a prezzo forfettario (rispettivamente 10 e 8 euro/Kg ossia circa euro 0,06 a pezzo), risulta all'interrogante che Poste Italiane spa non avrebbe mai restituito a GPS la corrispondenza ad essa relativa rinvenuta nelle proprie cassette postali, poiché richiede a GPS la previa conclusione di un accordo per la restituzione con un corrispettivo di euro 116,00 al chilogrammo (ossia euro 0,70 al pezzo), pari al prezzo per l'intero servizio di recapito richiesto al pubblico per ogni singola cartolina o lettera spedita e consegnata a domicilio (che riguarda un singolo pezzo e, diversamente dalla restituzione, include la componente ad alto costo del recapito al destinatario finale), e ovviamente non sostenibile per l'operatore privato;
   sul punto risulta in corso di avvio una controversia di fronte all'AgCom;
   la situazione di cui sopra pregiudica l'integrità del servizio postale e genera un grave disservizio per gli utenti;
   la situazione di cui sopra pare all'interrogante presentare i caratteri di una distorsione del mercato, collegata alla posizione oggettiva e al comportamento dell'ex monopolista Poste Italiane, tale da ostacolare l'ingresso e la permanenza sul mercato in questione di nuovi soggetti;
   in tali casi paiono auspicabili misure asimmetriche (e temporanee, sino alla regolamentazione di tali aspetti) tali da garantire l'effettiva neutralità del campo da gioco tra i concorrenti, dal momento che, la parziale privatizzazione in corso di Poste Italiane non si sta accompagnando, per ora, a un intervento di liberalizzazione e di regolamentazione, in particolare dei diversi aspetti dei rapporti tra concorrenti del mercato dei servizi postali;
   parrebbe opportuna una classificazione più aderente al mercato esistente degli operatori postali – in base a servizio offerto ed alla tipologia di consumatore finale – che obblighi Poste Italiane a stipulare accordi differenti e non standardizzati in relazione al tipo di operatore concorrente interessato;
   quanto precede ha già trovato specifica disciplina in Spagna (legge del 30 dicembre n. 43 del 2010 anche legge n. 318 del BOE) che, nel recepire la normativa europea sulla liberalizzazione del comparto postale, ha previsto una forte tutela della concorrenza in ambito postale, tra l'altro obbligando l'ex incumbment ad accettare accordi differenti con i nuovi operatori postali e a mettere a disposizione la propria rete postale presente sul territorio nonché istituendo una Commissione di sorveglianza e risoluzione di conflitti entro tempi certi –:
   di quali notizie sia a conoscenza il Governo;
   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare e con quale tempistica, al fine di garantire, rispetto al mercato in esame, la integrità del servizio postale ed una concorrenza sostenibile, compatibilmente con l'esistenza del servizio pubblico postale universale. (4-06424)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 12 maggio 2015
nell'allegato B della seduta n. 425
4-06424
presentata da
CATALANO Ivan

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione in esame, la società Poste italiane ha rappresentato quanto segue.
  Il rinvenimento nella rete postale di invii appartenenti ad operatori diversi da Poste italiane, fornitore del servizio universale, è disciplinato dall'articolo 18 delle condizioni generali del servizio universale, così come modificate dall'AGCOM, autorità di regolamentazione del settore postale, con Delibera 385/13/CONS.
  In particolare, il citato articolo 18 prevede che la restituzione all'operatore degli invii in questione avvenga «secondo condizioni, termini e modalità stabilite in accordo tra le parti, nel rispetto dei princìpi di non discriminazione e trasparenza tra le condizioni applicate da Poste Italiane per la restituzione degli invii ai propri mittenti e quelle per la restituzione degli invii all'operatore concorrente». Inoltre, caso di mancato accordo, le parti «possono richiedere l'intervento dell'Autorità».
  In adempimento a tale disposizione, Poste italiane ha evidenziato di aver adottato un contratto standard, rivolto agli operatori interessati e definito sulla base dei previsti criteri di trasparenza e non discriminazione, indicati nello stesso articolo 18.
  Tale contratto, consultabile anche sul sito internet aziendale, prevede che la restituzione degli invii all'operatore alternativo avvenga con l'applicazione del medesimo prezzo previsto per l'analoga prestazione fornita ai propri clienti e che attualmente ammonta ad euro 0,70 poiché il prezzo per la restituzione equivale al prezzo dell'affrancatura prioritaria
retail.
  Poste italiane ha precisato, altresì, di aver recentemente comunicato all'AGCOM ed agli operatori interessati che non avrebbe applicato, almeno in via transitoria, aumenti a tale tariffa, nonostante che l'affrancatura prioritaria retail sia recentemente aumentata da euro 0,70 ad euro 0.80.
  Da quanto comunicato dalla predetta società, tutti gli operatori interessati a porre rimedio alla problematica in questione, tra i quali figurano esponenti di primaria importanza del settore, quali, TNT/Nexive e Fulmine, hanno già da tempo sottoscritto il contratto standard, fruendo della prestazione alle condizioni previste nell'ambito del servizio universale.
  La società Globe postal service (GPS) ha, invece, rifiutato di stipulare il menzionato contratto standard alle condizioni generalmente applicate, chiedendo a Poste italiane di fornire un servizio di restituzione a condizioni negoziate tra le parti e proponendo al riguardo l'applicazione di un corrispettivo per la restituzione non superiore ad euro 0,10.
  Il fornitore designato del servizio universale ha evidenziato che il rinvenimento e lo stoccaggio degli invii di GPS (che ammontano a circa 400.000 unità) comporta pesanti oneri amministrativi e gestionali a proprio carico, solo parzialmente compensati dall'applicazione della tariffa regolamentata (0,70 euro al pezzo).
  Infine, si evidenzia che sul tema degli invii GPS rinvenuti nella rete di Poste italiane, l'AGCOM con Delibera 564/14/CONS ha avviato un procedimento, attualmente in corso, volto alla definizione delle condizioni di restituzione degli invii affidati ad altri operatori e rinvenuti nella rete di Poste italiane.
  Nell'ambito di tale procedimento le autorità ha disposto in via cautelare, ed al fine di tutelare il preminente interesse dei clienti, che Poste italiane restituisca alla Globe postal service le cartoline sinora rinvenute, con l'obbligo, per quest'ultima di corrispondere per ciascun invio l'importo che sarà definito all'esito del procedimento.
  La stessa autorità su tale tema ha, inoltre, rappresentato di aver avviato una serie di iniziative finalizzate all'adozione di misure volte, in ultima analisi, a far sì che il fenomeno degli invii erroneamente impostati nella rete di un operatore postale, diverso da quello al quale è stata corrisposta l'affrancatura, non si traduca in un'omissione del servizio del recapitai a discapito degli utenti.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economicoAntonello Giacomelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

corrispondenza

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