ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06362

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 307 del 10/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: ROSTELLATO GESSICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 10/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06362
presentato da
ROSTELLATO Gessica
testo di
Venerdì 10 ottobre 2014, seduta n. 307

   ROSTELLATO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   in Italia, il diritto delle donne di scegliere le circostanze nelle quali deve avvenire e svolgere il proprio parto, può qualificarsi come diritto umano, inviolabile, coinvolgente interessi di rango costituzionale, che trova peraltro espresso riconoscimento sia nell'ordinamento giuridico italiano che in quello comunitario ed internazionale; a tal proposito la Corte europea per i diritti umani ha deciso nel 2010 che tutti gli stati membri sono obbligati a garantire il diritto delle donne, alla libera scelta del luogo del parto e del tipo di assistenza al parto e l'Organizzazione mondiale della sanità sostiene che la donna deve avere la possibilità di partorire in un luogo che sente sicuro: casa, casa maternità o ospedale;
   nel luglio 2014 il Comitato centrale della Federazione nazionale collegi ostetriche (di seguito nominato anche «FNCO») ha redatto un parere tecnico riguardante il parto a domicilio delle donne precesarizzate;
   il parere citato, dapprima sostiene che tutti gli studi concordano sull'opportunità/auspicabilità di avere un parto vaginale dopo taglio cesareo, in considerazione dei gravi danni causati dai tagli cesarei multipli, specificando che la probabilità di una rottura d'utero con una singola incisione trasversale del segmento inferiore è del tutto sovrapponibile a quella di donne con utero integro; subito dopo, obbliga di fatto l'ostetrica/o a comunicare alla donna che il parto di prova a domicilio, nel caso di donne precesarizzate, è da ritenersi una pratica non prospettabile; contegno che l'ostetrica/o è tenuta/o ad osservare, anche a fronte di uno specifico consenso informato scritto;
   di fatto l'ostetrica/o che sceglie liberamente di seguire le donne precesarizzate a domicilio, è costretta a dover subire una decisione imposta, limitando la propria libertà professionale;
   a seguito di tale parere, della FNCO, numerose sono state le voci che si sono levate contro tale presa di posizione, da parte di associazioni, professionisti, del campo medico ed ostetrico e donne di ogni cultura e nazionalità;
   si nega alla donna di esercitare liberamente il proprio diritto al consenso informato, diritto strettamente collegato ai principi costituzionali stabiliti negli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione, costringendola di fatto a subire una scelta;
   il parere tecnico redatto dalla FNCO, pertanto, va ad inficiare anni ed anni di diritti consolidati ed irrinunciabili, diritti intrinseci, che vanno dal diritto inviolabile delle donne di autodeterminarsi rispetto alla propria salute ed al proprio corpo, di scegliere le circostanze in cui partorire, compresa la scelta di avere un'assistenza domiciliare ostetrica, al diritto al consenso informato –:
   quali azioni intenda adottare il Ministro affinché non venga leso il diritto costituzionalmente garantito ed inviolabile delle donne di autodeterminarsi rispetto alla propria salute ed al proprio corpo e di scegliere le circostanze in cui partorire, compresa la scelta di avere un'assistenza domiciliare ostetrica;
   quali azioni intenda adottare il Ministro affinché non venga compromesso il diritto al consenso informato nella sua funzione di sintesi tra due diritti fondamentali della donna: quello all'autodeterminazione e quello alla salute;
   se il Ministro intenda monitorare la situazione affinché le ostetriche che vogliono assistere le donne precesarizzate in casa, non abbiano a subire conseguenze dal proprio collegio professionale;
   se il Ministro non ritenga opportuno promuovere e finanziare in Italia una ricerca scientifica per coloro (le ostetriche) che assistendo in casa le donne precesarizzate possano dare dati certi e percentuali veritiere sulla rottura d'utero e la differenza fra i dati risultanti tra queste donne e coloro che partoriscono in ospedale. (4-06362)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti della donna