ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06360

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 307 del 10/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: CRIMI' FILIPPO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 10/10/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 05/12/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06360
presentato da
CRIMÌ Filippo
testo di
Venerdì 10 ottobre 2014, seduta n. 307

   CRIMÌ. — Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   la legislazione attuale in materia di lavori pubblici è farraginosa, adatta agli avvocati più che alle opere, tutela eccessivamente le imprese a scapito dell'ente appaltante, non garantisce attraverso il ribasso delle offerte la trasparenza, l'equità, la qualità delle opere da eseguire, accolla all'ente appaltante una enorme mole di controlli e verifiche; tutti problemi che possono aprire la strada alla corruzione;
   una possibile soluzione è data da una diversa modalità di attestazione dei requisiti delle imprese e dalla eliminazione del ribasso d'asta, utilizzando il sorteggio non come strumento residuale oggi previsto nel caso di parità di gara, ma come effettiva procedure di assegnazione;
   le imprese sono raggruppate in base alle qualifiche e classifiche, che descrivono la loro capacità produttiva ed organizzativa;
   oggi il sistema previsto che riconosce i requisiti e la qualificazione delle imprese non è completo (il sistema di qualificazione è attuato da Società organismi di attestazione (SOA), appositamente autorizzati dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture); infatti, l'Ente appaltante deve comunque controllare tutto (presidenti, amministratori: le loro fedine penali, bilanci, e altro) cioè l'attestazione non garantisce la perfetta affidabilità dell'impresa dal punto di vista produttivo, organizzativo, amministrativo e giuridico (condanne o meno degli amministratori);
   un'attestazione completa e controllata garantirebbe che l'impresa iscritta negli elenchi, secondo la sua categoria, sia sicuramente sana e capace di affrontare i lavori per cui chiede la qualificazione, eliminando il controllo da parte degli enti appaltanti;
   per arrivare a tale risultato è necessario che siano modificate le funzioni dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (nata essenzialmente per contrastare la corruzione), individuandole unicamente nel controllo delle imprese e alla precisa verifica delle loro capacità lavorative, organizzative e giuridiche ed alla tenuta degli elenchi. Solo con la continua sorveglianza da parte dell'Autorità, si potrà essere sicuri della bontà degli elenchi delle imprese e dei loro requisiti e quindi dell'attestazione;
   l'attestazione così formulata non è più soltanto un documento incompleto, ma un riconoscimento della effettiva capacità organizzativa, produttiva e perfetta onestà dal punto di vista giuridico e amministrativo dell'impresa;
   l'ente appaltante quindi dovrebbe solo prendere atto che le imprese che partecipano alla gara siano in possesso di tale l'attestazione e siano inserite negli elenchi nazionali (la stessa cosa vale anche per le imprese straniere che intendano partecipare a gare in Italia), senza ulteriori controlli o verifiche;
   oggi il ribasso da offrire sull'importo a base d'appalto deve essere controllato dall'ente appaltante che deve accertarne la congruità con un lavoro enorme che fa perdere ulteriore tempo ed è oggetto di controversie anche da parte delle imprese non aggiudicatarie. Il ribasso offerto, anche se accertata e verificata la congruità, non dà sicurezza sul fatto che l'impresa riesca a lavorare bene, visto che, per potersi aggiudicare i lavori, gli sconti normalmente sono altissimi; il pericolo è che le somme risparmiate derivanti dallo sconto siano successivamente recuperate dall'impresa attraverso contenziosi e varianti alle volte aprendo la strada alla corruzione;
   è necessario pertanto eliminare il ribasso d'asta, considerando i prezzi del bando di gara come i migliori che l'ente appaltante propone e considerando le imprese partecipanti alla pari, dato che l'attestazione presentata conferma la loro capacità organizzativa, produttiva e l'onestà dei loro amministratori;
   l'ente appaltante dovrebbe quindi stabilire con la gara i prezzi unitari e l'importo complessivo dell'appalto sulla base di prontuari regionali e nazionali (che oggi ci sono ma incompleti e con prezzi troppo alti e fuori mercato), prezzi ed importi complessivi che rimarranno fissi ed immodificabili. Le imprese interessate che possono partecipare sulla base dei requisiti richiesti dal bando, se intendono competere, dovranno accettare il progetto ed i prezzi stabiliti dal bando stesso;
   di conseguenza, le imprese che accetteranno la partecipazione alla gara, presenteranno una fideiussione sull'intero importo dell'appalto, non potranno sollevare alcunché sulla completezza o incompletezza del progetto, visto che l'hanno verificato dal punto di vista tecnico ed economico ed accettato;
   si procederà quindi al sorteggio in seduta pubblica e alla graduatoria delle imprese partecipanti. Il primo estratto sarà l'aggiudicatario. In caso di rinuncia (con l'escussione dell'intera fideiussione bancaria per l'intero valore dell'appalto), si passa al secondo estratto e così via;
   le imprese subappaltatrici dovranno presentare lo stesso tipo di attestazione per le classi e categorie di appartenenza –:
   quali iniziative intendano adottare per modificare, sulla base delle premesse sopra esposte il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e successive modificazioni e integrazioni ed il decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207 regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163 e successive modificazioni e integrazioni, al fine di garantire legalità, trasparenza, equità, velocità e qualità nelle realizzazioni di opere pubbliche. (4-06360)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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