ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06340

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 306 del 09/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 09/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 09/10/2014
Stato iter:
04/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/12/2014
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 14/11/2014

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/12/2014

CONCLUSO IL 04/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06340
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Giovedì 9 ottobre 2014, seduta n. 306

   CIRIELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   le «sentinelle in piedi» è una rete apartitica e aconfessionale nata per la difesa della libertà di espressione e la tutela della famiglia naturale fondata sull'unione tra uomo e donna;
   in particolare, nel nostro Paese le sentinelle in piedi contestano, civilmente e democraticamente, il disegno di legge Scalfarotto, il cui testo, presentato come necessario per fermare atti di violenza e aggressione nei confronti di persone con tendenze omosessuali, risulterebbe a giudizio dell'interrogante in concreto fortemente liberticida in quanto, non specificando cosa si intende per omofobia, lascia al giudice la facoltà di distinguere tra un episodio di discriminazione e una semplice opinione;
   come denunciato da queste persone, con questa legge chiunque faccia riferimento ad un modello di famiglia fondato sull'unione tra un uomo ed una donna, o sia contrario all'adozione di bambini da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso, potrebbe essere denunciato e rischiare fino a un anno e sei mesi di carcere;
   negli ultimi mesi numerose sono le piazze italiane dove le sentinelle hanno portato in scena una manifestazione pacifica, ma decisa, incisiva, a sostegno della famiglia, di fronte ai luoghi di potere, in rigoroso silenzio, a due metri di distanza l'uno dall'altro, leggendo un libro in segno della formazione permanente di cui tutti hanno costantemente bisogno;
   su diversi organi di stampa si legge di violenti scontri avvenuti pochi giorni fa fra alcuni contestatori e le sentinelle in piedi, minacciate, accerchiate, aggredite con insulti e violenze e costrette, per paura, a lasciare le piazze scortate dalla polizia;
   si è trattato di un attacco vergognoso, oltretutto pianificato e organizzato, visto che si è svolto con le stesse modalità in tutta Italia, contro persone che inermi hanno cercato di portare a termine la loro pacifica manifestazione;
   l'elenco di questa violenza cieca e oscena è infinito: a Rovereto hanno aggredito addirittura un sacerdote, a Bologna hanno picchiato indiscriminatamente padri e madri di famiglia, mentre a Torino hanno tentato di non far svolgere la veglia con fumogeni e bestemmie ripetute al megafono;
   anche a Napoli la manifestazione del pacifico movimento è stata ostacolata dall'incivile e violento sit-in di protesta, non autorizzato, inscenato da oppositori della sinistra oltranzista, giovani che a suon di «L'omofobia non è libertà di espressione» sono insorti contro i «difensori della famiglia», creando un clima di forte tensione;
   in qualsiasi nazione libera la violenza deliberata e pianificata contro la manifestazione del pensiero, svolta addirittura in forma silenziosa, sarebbe stigmatizzata; nel nostro Paese questo non accade e, anzi, le sentinelle in piedi sono state in alcuni casi, additate come «ultracattoliche» e la stessa stampa e televisione italiane a giudizio dell'interrogante hanno scelto o di ignorare o di sottolineare con compiacimento;
   tali intollerabili episodi di violenza dovrebbero invece far riflettere su un livello di degrado della civiltà che oggi vede una sempre maggiore difficoltà della libertà ad essere praticata sull'intero territorio nazionale –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare per contrastare questi preoccupanti atti di violenza e intolleranza al fine di garantire la libertà di espressione e di manifestazione;
   se l'autorità di pubblica sicurezza abbia fatto tutto il possibile per consentire il libero svolgimento di manifestazioni regolarmente autorizzate, in ossequio al diritto alla libertà di opinione, costituzionalmente tutelato all'articolo 21. (4-06340)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 dicembre 2014
nell'allegato B della seduta n. 345
4-06340
presentata da
CIRIELLI Edmondo

  Risposta. — Come ricordato nell'interrogazione in esame, il 5 ottobre 2014 le sentinelle in piedi hanno tenuto una fitta serie di presidi, complessivamente 50 in tutta Italia, in occasione dei quali si sono registrate 26 concomitanti contromanifestazioni, organizzate da aderenti alle realtà antagoniste, ai centri sociali e ad altre associazioni.
  In vista di tali appuntamenti, il dipartimento della pubblica sicurezza ha diramato due circolari di sensibilizzazione, con cui sono state impartite direttive alle autorità provinciali di pubblica sicurezza per la predisposizione di idonee misure, volte ad assicurare il regolare svolgimento delle manifestazioni.
  Inoltre, per l'attuazione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica pianificati dalle questure per l'occasione, sono state assegnate aliquote di rinforzo dei reparti inquadrati, laddove le autorità provinciali di pubblica sicurezza ne abbiano fatto richiesta.
  Anche in virtù di tali misure, i presidi del 5 ottobre si sono svolti sostanzialmente senza problemi, salvo alcune criticità occorse in una decina di località, tra le quali figurano quelle citate nell'interrogazione.
  In particolare, per la manifestazione di Rovereto era stata predisposta la presenza di pattuglie della polizia e dei carabinieri, come avvenuto in passato in analoghe manifestazioni svoltesi nella medesima città senza turbative per l'ordine pubblico.
  Durante lo svolgimento dell'evento, una decina di anarchici, sopraggiunti alla spicciolata, hanno effettuato un lancio di uova contro i presenti, colpendo anche un sacerdote costretto al soccorso presso il locale ospedale.
  Il gruppo anarchico, inoltre, si è impossessato di una borsa contenente volantini da distribuire nel corso della manifestazione, dopo aver colpito il proprietario al naso, procurandogli lesioni.
  Le forze di polizia, immediatamente intervenute sul posto, dopo aver svolto indagini che hanno permesso di identificare gli autori sia dell'aggressione che dell'appropriazione della borsa – tutti appartenenti al locale movimento anarchico insurrezionalista – , hanno trasmesso la relativa informativa all'autorità giudiziaria.
  A Bologna circa 250 aderenti alle locali realtà antagoniste si sono diretti in corteo verso piazza Galvani, ove si erano radunati una quarantina di attivisti delle sentinelle, tra cui sette aderenti al movimento «Forza Nuova».
  Al termine dell'iniziativa mentre i partecipanti sono stati fatti defluire verso una via laterale, gli antagonisti, nel tentativo di venire a contatto con gli aderenti a «Forza Nuova», hanno lanciato anche oggetti sul cordone di polizia schierato tra gli opposti gruppi. Nella circostanza un operatore di polizia è stato colpito al volto con una cintura lanciata da un esponente dei centri sociali. Poco dopo, un gruppo di antagonisti, avendo notato tre attivisti di «Forza Nuova» salire a bordo di un taxi, si è avvicinato al veicolo, sferrando calci e pugni.
  Le attività di indagine svolte dalla questura hanno consentito di identificare e denunciare all'autorità giudiziaria 11 persone, tra esponenti dei centri sociali ed un militante di Forza Nuova, quali autori degli atti di violenza.
  A Torino, prima che l'iniziativa dei circa 120 sentinelle avesse inizio in piazza Carignano, circa 50 antagonisti, appartenenti al centro sociale Askatasuna ed alla Cavallerizza occupata, si sono radunati alla spicciolata, intenzionati a disturbare lo svolgimento dell'iniziativa. Gli stessi sono stati tenuti a debita distanza da un cordone delle forze dell'ordine.
  Successivamente, con l'inizio dell'evento, il numero dei contestatori è aumentato progressivamente fino a raggiungere le 400 unità. Nell'occasione, insieme agli antagonisti, si sono radunati individualità anarchiche, esponenti di Rifondazione comunista, militanti e iscritti di formazioni femministe nonché esponenti dei locali collettivi studenteschi, scandendo slogan ed invettive nei confronti delle «Sentinelle».
  I medesimi contestatori hanno tentato ripetutamente, senza esito, di aggirare o superare lo sbarramento delle transenne predisposto dal servizio di ordine, per poi successivamente allontanarsi dalla piazza.
  A Napoli, nel corso della manifestazione a cui hanno preso parte 40 aderenti alte sentinelle, aderenti al cosiddetto «Laboratorio Occupato Insurgencia» e l'associazione «Arcigay» hanno dato vita ad un corteo estemporaneo, durante il quale alcuni dei circa 60 partecipanti hanno lanciato uova ed oggetti all'indirizzo delle sentinelle medesime, senza arrecare danno alcuno.
  Questi i fatti, che consentono di affermare che le Forze di polizia impegnate nei servizi di ordine pubblico, ogni qualvolta se ne sia reso necessario l'intervento, sono riuscite a contenere prontamente gli effetti delle estemporanee iniziative di dissenso poste in essere dai contestatori.
  Con l'occasione si rappresenta, più in generale, che il mantenimento dell'ordine e della sicurezza durante le pubbliche manifestazioni, qualunque ne sia l'orientamento, costituisce uno degli impegni più delicati per le Forze di polizia, che operano attraverso sperimentati moduli operativi, consistenti nell'attivazione in via preventiva di opportuni canali informativi e nella predisposizione in loco di accurati servizi di ordine pubblico commisurati al livello di rischio atteso, fatte salve – all'occorrenza e ove possibile – successive integrazioni del dispositivo a manifestazione in corso.
  I fatti illeciti posti in essere nel corso degli eventi in questione, attentamente monitorati da operatori di polizia specializzati, vengono sottoposti, al termine delle relative indagini, alle valutazioni dell'autorità giudiziaria.
  Si assicura che a tale consolidato modus operandi le Forze di polizia si atterranno anche in futuro, in modo da garantire il sereno e regolare svolgimento di ogni iniziativa pacifica, che sia espressione della libertà di manifestazione del pensiero costituzionalmente garantita, comprese, ovviamente, quelle delle sentinelle in piedi.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

famiglia

protezione della famiglia

adozione di minore