ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06336

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 306 del 09/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: D'INCA' FEDERICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 09/10/2014
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 09/10/2014
BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 09/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 09/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/10/2015

SOLLECITO IL 22/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06336
presentato da
D'INCÀ Federico
testo di
Giovedì 9 ottobre 2014, seduta n. 306

   D'INCÀ, SPESSOTTO, DA VILLA e BRUGNEROTTO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   l'intensa opera di cementificazione effettuata nel corso degli anni ha fatto sì che il Veneto risulti la seconda regione d'Italia per urbanizzazione del territorio con una situazione di grave dissesto idrogeologico. La fragilità del territorio veneto emerge con preoccupante continuità ad ogni evento meteorologico rilevante. Sono molte le situazioni ad alto rischio, a cominciare dalle strade e dalla viabilità;
   la viabilità provinciale ex Anas si rivela una delle maggiori criticità, per assenza di interventi strutturali di manutenzione. Esiste una convenzione, siglata nel 2002, tra provincia di Belluno e Veneto strade per la gestione delle strade ex Anas trasferite dallo Stato alle regioni. Insieme alle funzioni sono state trasferite anche le risorse finanziarie, strumentali ed il personale. Al Bellunese è stato assegnato un importo, calcolato sulla base di un fondo nazionale, di 14 milioni 207 mila euro che poi è stato incrementato a 15 milioni 88 mila euro. Il 2010 è stato l'ultimo anno in cui è stato corrisposto l'importo pieno della convenzione. Dal 2011 è stata applicata un clausola di elasticità che consente di parametrare le corresponsioni in relazione ai fondi pubblici disponibili: nel 2011 i trasferimenti sono stati di poco più di 10 milioni, nel 2012 di 7 milioni e 850 mila euro, nel 2013 di 7 milioni e nel 2014 sono risaliti a 9 milioni. Un taglio del 41 per cento rispetto all'importo originario della convenzione. I tagli lineari operati dallo Stato, con ripercussioni sui trasferimenti a Veneto Strade, hanno cominciato ad incidere sul bilancio dell'ente provinciale che, da solo, non riesce più a sostenere la spesa per la manutenzione delle strade ex Anas realizzata in convenzione con Veneto Strade. Dal 2015 si delinea un deficit strutturale di 12 milioni di euro, come affermato dal commissario straordinario Vittorio Capocelli nella sua relazione ai sindaci del territorio del 28 giugno 2014;
   le associazioni bellunesi dell'autotrasporto denunciano le condizioni poco sicure delle infrastrutture viarie bellunesi a causa di manutenzioni scadenti, di strade dissestate, di piante che invadono la carreggiata, di rischi valanghe o smottamenti. Dopo una stagione invernale che ha messo a dura prova l'infrastruttura viaria del Bellunese, soprattutto nella parte alta della provincia, gli interventi di manutenzione e ripristino del manto stradale sono stati pochissimi e la preoccupazione è per il prossimo inverno sempre più vicino. Sono troppi anni che mancano interventi significativi sulle strade in provincia di Belluno, territorio montano dove le condizioni ambientali richiedono attenzioni ben più consistenti che altrove;
   le strade del bellunese sono collegamenti internazionali per il trasporto delle merci dal nord Europa verso il Mediterraneo, come tra est e ovest: passaggi utilizzati anche da vettori stranieri in alternativa a percorsi autostradali;
   le strade del bellunese sono inoltre il biglietto da visita con cui presentarsi ai turisti, visto che il turismo è il fulcro dell'economia provinciale;
   le carenze negli investimenti e i ritardi nel realizzare le opere di manutenzione stradali stanno avendo pesanti ripercussioni anche sui bilanci delle aziende di trasporto, come denunciato dai presidenti della categoria autotrasporti di Confartigianato Belluno, della sezione trasporti di Confindustria Belluno Dolomiti e di quella di Appia-CNA: chi viaggia quotidianamente da Belluno in direzione nord deve fare i conti con buche, affossamenti, cedimenti di parti della carreggiata che rendono il percorso faticoso, deleterio per la funzionalità dei mezzi, quando non si è obbligati a percorsi alternativi, il cui chilometraggio aumenta notevolmente i tempi, con i relativi costi, ma pure il rischio di incidenti –:
   se i Ministri interrogati siano al corrente delle condizioni in cui versano le strade bellunesi, e se intendano valutare, nell'ambito delle rispettive competenze, le ricadute economiche che l'assenza di manutenzione provoca ai trasporti, nazionali e internazionali, ed al turismo, nonché i rischi per l'incolumità degli utenti;
   se non ritengano opportuno, nell'ambito delle rispettive competenze, ripristinare integralmente i trasferimenti statali assegnati in origine a Veneto Strade, destinati agli interventi sulle strade della provincia di Belluno, pari a 15 milioni 88 mila euro, per consentire la messa in sicurezza del territorio. (4-06336)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto stradale

impresa di trasporto

rischio naturale