ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06330

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 305 del 08/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: PRATAVIERA EMANUELE
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 08/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 08/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 08/10/2014
Stato iter:
04/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/12/2014
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/12/2014

CONCLUSO IL 04/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06330
presentato da
PRATAVIERA Emanuele
testo di
Mercoledì 8 ottobre 2014, seduta n. 305

   PRATAVIERA e MATTEO BRAGANTINI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   «sentinelle in piedi» è un movimento di cittadini apartitico e organizzato spontaneamente che manifesta, in modo pacifico, e nel rispetto delle norme che regolano lo svolgimento di manifestazioni pubbliche la propria contrarietà alle iniziative legislative e amministrative (genitore 1 genitore 2, introduzione del reato d omofobia, riconoscimento pubblico delle unioni tra omosessuali, adozione per le coppie gay e altro) volte a far primeggiare la cosiddetta «cultura gender» a discapito della famiglia, nucleo fondamentale della società;
   le «sentinelle in piedi» si incontrano in una piazza o in un altro luogo pubblico e in silenzio leggono a bassa voce dei brani tratti da libri di noti scrittori. Questa forma di protesta è articolata in questi termini proprio al fine di sensibilizzare nel modo più pacifico possibile e senza arrecare alcun disturbo alla cittadinanza, più persone possibili su questi temi che dalla stragrande maggioranza dei partiti politici vengono derubricati sempre più alla sfera personale lasciando nella maggior parte dei casi libertà di coscienza ai propri eletti;
   queste manifestazioni hanno fin da subito esercitato un forte potere attrattivo e si sono diffuse senza una vera e propria organizzazione su tutto il territorio nazionale;
   è oramai da tempo che come denunciato da numerosi atti di sindacato ispettivo si registrano episodi violenti di contestazione da parte delle organizzazioni antagoniste nei confronti dei manifestanti delle «sentinelle in piedi»;
   queste manifestazioni se pur violente (insulti, ingiurie, vilipendio alla religione, lancio di oggetti) non erano mai degenerate in vero e proprio scontro fisico con il coinvolgimento delle forze dell'ordine, anche grazie all'estrema pazienza dimostrata dai manifestanti silenti;
   è preoccupante l’escalation di violenza che si sta registrando intorno a queste manifestazioni. È noto, infatti, ciò che è accaduto nella città di Bologna, dove i manifestanti sono stati fisicamente aggrediti dai gruppi antagonisti capeggiati dai centri sociali organizzati;
   è necessario riflettere anche sulle responsabilità oggettive che possono essere attribuite alla comunicazione di massa che, ad avviso degli interroganti, sta contribuendo, asservita al pensiero unico dominante, a travisare la realtà in modo fazioso e partigiano, da un lato non condannando gli atti violenti e dall'altro lato dando un'immagine negativa dei manifestanti pacifici definendoli: omofobi, nazisti, bigotti, clericali;
   a conferma di quanto detto, secondo gli interroganti, basta citare un estratto di un'articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano a firma, Sciltian Gastaldi, 6 ottobre 2014: «L'immagine di queste veglie rimanda a memorie davvero tristi: poche persone in piedi, immobili, a distanza di due metri una dall'altra, in silenzio. Fanno finta di leggere un libro, a volte tenuto alla rovescia. Osservano un atteggiamento marziale. I volti segnati da una cattiveria senza un vero perché. Inquadrati in modo assai severo dal loro servizio d'ordine, che si muove a scatti nervosi, con tanto di pettorine colorate. Un servizio d'ordine che ha imposto loro il silenzio: le “sentinelle” non hanno diritto a parlare con chicchessia, soprattutto con la stampa. I giornalisti sono dunque costretti a passare per i portavoce ufficiali, dovendo così rinunciare al proprio diritto di cronaca. Ecco che questi omofobi a piedi possono essere descritti come manipoli di cittadini disposti a sospendere i propri diritti di libera espressione al fine di impedire ad altri il diritto alla felicità. Del resto, già il nome di “sentinelle” individua nei partecipanti dei soldati che si arruolano per difendere un avamposto e ammazzare il nemico, non certo per stabilire un dialogo»;
   in un post pubblicato da una nota giornalista e opinionista molto conosciuta e seguita dalle giovani generazioni, Selvaggia Lucarelli, addirittura si inneggiava alla violenza, sostenendo che i centri sociali avevano fatto bene a prendere a calci le «sentinelle in piedi»;
   se è vero che la libertà di comunicazione e di informazione deve essere garantita sempre e comunque è impensabile che alcuni giornalisti, travisando la realtà in modo partigiano e in nome di una propria visione del mondo ideologizzata, possano impunemente fomentare reazioni violente;
   se la violenza dovesse degenerare, ad avviso degli interroganti, questi giornalisti potrebbero essere considerati i «mandanti morali» –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intenda adottare per garantire la libertà di manifestazione pacifica a tutti e per condannare atteggiamenti violenti, in particolar modo quando protetti dalla libertà di stampa, che sono finalizzati a fomentare l'odio. (4-06330)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 dicembre 2014
nell'allegato B della seduta n. 345
4-06330
presentata da
PRATAVIERA Emanuele

  Risposta. — Il 5 ottobre 2014 le Sentinelle in piedi hanno tenuto una fitta serie di presidi, complessivamente 50 in tutta Italia, in occasione dei quali si sono registrate 26 concomitanti contromanifestazioni, organizzate da aderenti alle realtà antagoniste, ai centri sociali e ad altre associazioni.
  In vista di tali appuntamenti, il dipartimento della pubblica sicurezza ha diramato due circolari di sensibilizzazione, con cui sono state impartite direttive alle autorità provinciali di pubblica sicurezza per la predisposizione di idonee misure, volte ad assicurare il regolare svolgimento delle manifestazioni.
  Inoltre, per l'attuazione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica pianificati dalle questure per l'occasione, sono state assegnate aliquote di rinforzo dei reparti inquadrati, laddove le autorità provinciali di pubblica sicurezza ne abbiano fatto richiesta.
  Anche in virtù di tali misure, i presidi del 5 ottobre 2014 si sono svolti sostanzialmente senza problemi, salvo alcune criticità occorse in una decina di località dove, in ogni caso, il pronto intervento delle forze di polizia impegnate nei servizi di ordine pubblico è valso a contenere gli effetti delle estemporanee iniziative di dissenso poste in essere dai contestatori.
  In particolare, per quanto riguarda la manifestazione di Bologna – espressamente menzionata nell'interrogazione – circa duecentocinquanta aderenti alle locali realtà antagoniste si sono diretti in corteo verso piazza Galvani, ove si erano radunati una quarantina di attivisti delle Sentinelle in piedi, tra cui sette aderenti al movimento Forza nuova.
  Al termine dell'iniziativa, mentre i partecipanti sono stati fatti defluire verso una via laterale, gli antagonisti, nel tentativo di venire a contatto con gli aderenti a Forza nuova, hanno lanciato anche oggetti sul cordone di polizia schierato tra gli opposti gruppi.
  Nella circostanza un operatore di polizia è stato colpito al volto con una cintura, lanciata da un esponente dei centri sociali. Poco dopo, un gruppo di antagonisti, avendo notato tre attivisti di Forza nuova salire a bordo di un taxi, si è avvicinato al veicolo sferrando calci e pugni.
  Le indagini svolte dalla questura hanno consentito di identificare e denunciare all'autorità giudiziaria undici persone, tra esponenti dei centri sociali e un militante di Forza nuova, quali autori degli atti di violenza.
  Tanto detto sulla manifestazione di Bologna, si rappresenta, più in generale, che il mantenimento dell'ordine e della sicurezza durante le pubbliche manifestazioni, qualunque ne sia l'orientamento, costituisce uno degli impegni più delicati per le forze di polizia, che operano attraverso sperimentati moduli operativi, consistenti nell'attivazione in via preventiva di opportuni canali informativi e nella predisposizione
in loco di accurati servizi di ordine pubblico commisurati al livello di rischio atteso, fatte salve – all'occorrenza e ove possibile – successive integrazioni del dispositivo a manifestazione in corso.
  I fatti illeciti posti in essere nel corso degli eventi in questione, attentamente monitorati da operatori di polizia specializzati, vengono sottoposti, al termine delle relative indagini, alle valutazioni dell'autorità giudiziaria.
  Si assicura che a tale consolidato
modus operandi le forze di polizia si atterranno anche in futuro, in modo da garantire il sereno e regolare svolgimento di ogni iniziativa pacifica, che sia espressione della libertà di manifestazione del pensiero costituzionalmente garantita, comprese, ovviamente, quelle delle Sentinelle in piedi.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

violenza

professioni del settore delle comunicazioni

delitto contro la persona