ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06181

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 299 del 26/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: DI STEFANO MANLIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2014
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2014
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2014
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2014
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2014
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI 26/09/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 13/01/2015
Stato iter:
13/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/01/2015
PISTELLI LAPO VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 13/01/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/01/2015

CONCLUSO IL 13/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06181
presentato da
DI STEFANO Manlio
testo di
Venerdì 26 settembre 2014, seduta n. 299

   MANLIO DI STEFANO, SIBILIA, SPADONI, DI BATTISTA, SCAGLIUSI, GRANDE e DEL GROSSO. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   in data 11 aprile 2013 veniva bandito in Gazzetta Ufficiale, 4a Serie speciale concorsi ed esami, il concorso, per titoli ed esami, a trentacinque posti di segretario di legazione in prova;
   alcune segnalazioni pervenute agli interroganti dai candidati confermerebbero vistose violazioni della normativa concorsuale avvenute durante lo svolgimento delle prove scritte tra il 30 giugno e il 4 luglio 2014 presso il Centro nazionale di selezione e reclutamento del Comando generale in Roma, Via di Tor di Quinto, 153;
   in particolare, sotto il profilo giuridico, il concorso diplomatico è regolato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1 aprile 2008, n. 72, il cui articolo 15 rinvia, per quanto non espressamente previsto, alla disciplina contenuta nel regolamento generale concorsi per i pubblici impieghi, ovverosia al decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487. A sua volta, l'articolo 13, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica n. 487 del 1994 prescrive che: «I candidati non possono portare carta da scrivere, appunti, manoscritti, libri o pubblicazioni di qualunque specie»;
   inoltre, nel calendario delle prove scritte, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, 4a Serie speciale concorsi ed esami del 10 giugno 2014, veniva assunto il seguente autovincolo: «All'interno della sala non è consentito utilizzare né tenere con sé, a pena d'esclusione, telefoni cellulari, palmari, lettori multimediali, carta da scrivere, appunti, manoscritti, libri, periodici, giornali quotidiani e altre pubblicazioni di alcun tipo, ivi inclusi dizionari di alcun genere, né si possono portare borse o simili, capaci di contenere pubblicazioni»;
   pertanto, pur se in presenza di una pronuncia del Consiglio di Stato, Sez. VI, del 7 maggio 2009, n. 2832, che ha ammesso l'ingresso in aula di telefoni cellulari, e altro, laddove il bando di concorso si limiti a precludere soltanto l'utilizzazione della strumentazione elettronica, questa pronuncia sembrerebbe non trovare applicazione rispetto al concorso diplomatico, in quanto ai candidati non è consentito soltanto di utilizzare, ma anche e semplicemente di tenere con sé, magari sul banco o in una borsa chiusa accanto al banco, smartphone, e altro. Le stesse considerazioni potrebbero valere con riferimento ai manoscritti, e altro, che i candidati non possono portare con sé, a norma dell'articolo 13, decreto del Presidente della Repubblica n. 487 del 1994;
   la violazione dell'articolo 13, decreto del Presidente della Repubblica n. 487 del 1994, e soprattutto dell'autovincolo menzionato, potrebbero determinare l'annullamento dei provvedimenti amministrativi viziati, ai sensi dell'articolo 21-octies, della legge n. 241 del 1990;
   ciò nondimeno, sotto il profilo fattuale, sono stati ammessi in aula telefoni cellulari, borse, manoscritti, libri di testo, tablet, smartphone, ecc. D'altra parte, non era stato previsto un deposito accanto all'aula d'esame come si può evincere da una pubblica dichiarazione, resa il primo giorno delle prove scritte, prima dell'estrazione delle tracce, da parte del consigliere d'ambasciata Fabrizio Lobasso, segretario della Commissione e dirigente dell'ufficio reclutamento del Ministero degli affari esteri. Peraltro, in base a un'ulteriore dichiarazione pubblica resa dallo stesso Consigliere Lobasso il terzo giorno degli scritti prima dell'estrazione delle tracce, alcuni telefoni o tablet si agganciavano al suo hotspot; ciò nonostante, non sono state prese misure di espulsione, di sequestro generalizzato della strumentazione elettronica o di contenimento delle ulteriori violazioni della normativa concorsuale, quanto meno prima del terzo giorno delle prove scritte. Per di più, il quarto giorno degli scritti, quando la Commissione aveva intensificato, pur se tardivamente, i controlli, il Consigliere Lobasso ha ribadito che telefoni e tablet si erano agganciati al suo hotspot, dichiarazione reiterata il quinto e ultimo giorno delle prove scritte. Questi fatti, ovviamente, sembra siano avvenuti in pubblico e potrebbero formare eventualmente oggetto di testimonianza in sede giurisdizionale –:
   come intenda verificare quanto segnalato in premessa e quindi se effettivamente e in via generalizzata, in occasione delle prove scritte del concorso diplomatico dal 30 giugno al 4 luglio 2014, siano stati ammessi in aula telefoni cellulari, borse, manoscritti, libri di testo, tablet, smartphone, e altro;
   come intenderà procedere al fine di garantire la legalità, l'imparzialità e l'economicità dell'azione amministrativa laddove fosse confermato quanto segnalato in premessa. (4-06181)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 13 gennaio 2015
nell'allegato B della seduta n. 361
4-06181
presentata da
DI STEFANO Manlio

  Risposta. — La ratio primaria della normativa concorsuale richiamata dagli interroganti (segnatamente, l'articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica 487 del 1994) consiste nel prevenire che il candidato, durante lo svolgimento di una prova d'esame, possa essere indebitamente agevolato mediante l'ausilio di appunti, pubblicazioni e scritti in generale, o attraverso una qualsiasi forma di comunicazione sia all'interno della sala (ad esempio, lo scambio verbale di informazioni tra partecipanti) che con l'esterno (con l'uso di cellulari, tablet, smartphone e strumenti simili).
  Tale obiettivo, sia in occasione dello svolgimento della prova attitudinale (con circa 4200 candidati iscritti alla prova) che delle prove scritte (circa 690 candidati risultati idonei dopo la prova attitudinale), è stato perseguito in modo rigoroso dall'Amministrazione attraverso le seguenti attività:
   1. informazione preventiva sul sito web del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci), come peraltro ricordato dagli stessi interroganti, in occasione della pubblicazione del calendario delle prove scritte, relativamente al divieto di qualsiasi utilizzo di materiale cartaceo e di strumenti telematici;
   2. adeguato servizio di sorveglianza (70 persone circa per la prova attitudinale, 40 persone circa per ognuna delle cinque giornate delle prove scritte), preceduto da debita formazione logistica e da sensibilizzazione dei singoli sorveglianti per effettuare al meglio il servizio;
   3. informazione pubblica da parte responsabile ufficio concorsi della competente Direzione del Maeci, inizio di ognuna delle prove d'esame e di ciascun giorno di prova, circa il divieto assoluto di utilizzo di appunti, manoscritti, pubblicazioni e quant'altro non autorizzato dalla commissione o dall'Amministrazione, nonché sul divieto assoluto di utilizzo di cellulari, smartphone, tablet e simili;
   4. continui controlli da parte della sorveglianza prima, durante e dopo le prove d'esame, ulteriormente rafforzati da continui controlli a campione su numerosi candidati in occasione del movimento degli stessi per/da i bagni pubblici, e dalla costante presenza di sorveglianti nei bagni medesimi.
  Gli interroganti fanno inoltre riferimento ad episodi relativi al presunto «aggancio» di smartphone sul tablet di un membro della commissione. Fatti i dovuti controlli, non sono risultati alla commissione violazioni in tal senso.
  Alla luce di tali elementi e in considerazione delle attività di controllo, informazione e vigilanza messe in atto dal Maeci, si ritiene che la legalità, l'imparzialità, la trasparenza e l'efficacia dell'azione amministrativa siano state nella circostanza pienamente tutelate.
Il Viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionaleLapo Pistelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sequestro di beni

espulsione

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