Legislatura: 17Seduta di annuncio: 285 del 08/09/2014
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 09/09/2014 ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 09/09/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 08/09/2014
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 09/09/2014
SOLLECITO IL 09/10/2014
SOLLECITO IL 11/12/2014
SOLLECITO IL 18/02/2015
SOLLECITO IL 11/06/2015
SOLLECITO IL 31/07/2015
SOLLECITO IL 30/09/2015
SOLLECITO IL 30/11/2015
SOLLECITO IL 29/01/2016
SOLLECITO IL 29/03/2016
SOLLECITO IL 15/06/2016
SOLLECITO IL 29/07/2016
SOLLECITO IL 28/10/2016
SOLLECITO IL 09/01/2017
SOLLECITO IL 30/03/2017
SOLLECITO IL 30/05/2017
SOLLECITO IL 28/07/2017
SOLLECITO IL 30/10/2017
SOLLECITO IL 18/12/2017
LUIGI DI MAIO, COMINARDI, ALBERTI. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
la settimana scorsa l'interrogante si è recato presso Giugliano di Napoli in visita ad Antonio Frosolone, operaio Fiat dello stabilimento di Pomigliano d'Arco, in cassa integrazione da 6 anni;
l'operaio ha posto in essere uno sciopero della fame e della sete per giorni, pur di accendere di nuovo i riflettori sulla situazione che attraversano ormai migliaia di persone in Italia e a Pomigliano d'Arco, la città dove «cassaintegrato» è ormai diventato uno status a sé;
la situazione è ancor più preoccupante dal momento che l'operaio Frosolone ha sospeso anche l'assunzione dei farmaci per la sua cardiopatia. Intorno ad Antonio, si sono stretti i colleghi, con un grandissimo esempio di solidarietà, dal momento che mesi fa nello stesso reparto (cosiddetto «confino di Nola») hanno perso una loro collega, suicidatasi per la disperazione;
l'incontro è durato per diverse ore, l'operaio Frosolone ha manifestato l'intenzione di riprendere gradualmente a nutrirsi e idratarsi e l'interrogante ha espresso grande soddisfazione per questa decisione. Antonio ha spiegato che ormai si sente inutile per la società e tutto quello che vorrebbe è «tornare a sporcarsi le mani nello stabilimento». Sarebbe anche disposto, in cassa integrazione, a svolgere lavori utili per la società, come per esempio il risanamento ambientale, dal momento che vive a Giugliano, epicentro della cosiddetta «Terra dei Fuochi»;
solo in Campania, la Fiat ha incassato miliardi di euro dallo Stato per anni e poi è «scappata» all'estero. Oggi non solo ha lasciato in difficoltà migliaia di famiglie di operai, ma un intero tessuto economico fatto di imprenditori, commercianti e liberi professionisti. La responsabilità di questa pessima situazione non è solo della Fiat, ma anche di tutta quella classe politica che negli ultimi venti anni ha sempre mostrato una disponibilità del tutto eccessiva a talune richieste imprenditoriali –:
quale sia l'orientamento dei Ministri interrogati in merito alla vicenda illustrata e quali siano, per gli aspetti di loro competenza, le intenzioni del Governo a questo proposito;
se il Governo non ritenga doveroso assumere iniziative normative urgenti affinché agli imprenditori che ricevono, a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma, sostegno pubblico e poi decidono di delocalizzare la loro attività all'estero sia applicata una sanzione pari agli aiuti di cui hanno beneficiato;
nello specifico, quali soluzioni di politica industriale i Ministri interrogati intendano proporre, per quanto di loro competenza, al fine di giungere ad una soluzione delle gravose problematiche concernenti gli stabilimenti della FIAT collocati sul territorio nazionale, con particolare riferimento a quelli siti in Campania. (4-05937)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):industria automobilistica
cassa integrazione
operaio