ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05927

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 285 del 08/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: GALLO RICCARDO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 08/09/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 08/09/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05927
presentato da
GALLO Riccardo
testo di
Lunedì 8 settembre 2014, seduta n. 285

   RICCARDO GALLO. — Al Ministro degli affari esteri, al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   l'ischemia che ha colpito il marò Massimiliano Latorre, il quale insieme al collega Salvatore Girone, è trattenuto in India da oltre due anni, a parere dell'interrogante, in maniera ingiusta ed indegna, costituisce un momento, che deve rappresentare, un segnale di svolta per la politica estera e l'intera azione del Governo, su una vicenda che sembra trasformarsi sempre più in una trappola che alla fine scatterà sull'Italia intesa come Stato sovrano;
   il malessere subìto dal fuciliere italiano, che rappresenta il risultato di uno stress cronico provocato dalla situazione non solo di pseudo-cattività dei due militari (obbligati a risiedere a Delhi, nell'ambasciata italiana) ma anche di quotidiana incertezza sul loro futuro, nonché dalla superficialità e l'immobilismo con cui i Governi Monti, Letta ed il presente Esecutivo hanno gestito la controversia internazionale, impone a parere dell'interrogante, un'accelerazione sia a livello politico che diplomatico, affinché sia definita in maniera risolutiva una vicenda internazionale, senza precedenti;
   gli indugi da parte del presente Governo ed i palesi rinvii che da due anni e mezzo, a parere dell'interrogante, fanno sì che la giustizia indiana non esprima un giudizio di merito sul caso, sono frutto di considerazioni prettamente politiche e non di burocratiche lentezze giudiziarie come s'intende far credere;
   l'intollerabile detenzione dei due marò italiani in India ha ormai raggiunto un livello insopportabile per il nostro Paese e soprattutto per i diretti interessati e per le loro famiglie alle quali, le numerosissime iniziative e manifestazioni e le rimostranze espresse a livello politico e della società civile, nel corso di questi anni, sembrano non essere non più sufficienti a determinare una svolta per eliminare una situazione di stallo, che non determinerà a parere dell'interrogante, alcun effetto positivo;
   risulta più che mai urgente pertanto adoperarsi in ogni sede possibile affinché i due militari possano ritornare in Italia, assicurandosi innanzitutto che il fuciliere Latorre riceva le cure resesi necessarie a seguito dell'ischemia che lo ha colpito, anche attraverso decisioni eclatanti e di livello eccezionale, anche attraverso il ritiro dei circa 8.500 militari italiani, attualmente presenti nelle operazioni internazionali di pace e di sviluppo, condotte in aree geografiche complesse e pericolose come, ad esempio, l'Afghanistan, il Libano, La Libia, il Kosovo, l'Iraq, Israele;
   la sospensione, anche temporanea della partecipazione dei militari italiani, ad interventi internazionali in operazioni di sicurezza legate al ristabilimento della pace, della sicurezza e dello sviluppo dei popoli oppressi e dell'apporto che i militari italiani forniscono nei vari teatri sconvolti da guerre e rivoluzioni, a giudizio dell'interrogante, può costituire un avvertimento a livello diplomatico internazionale, ma soprattutto politico, affinché si possano determinare quei presupposti importanti, in grado di costituire una rimozione risolutiva degli ostacoli che fino ad oggi hanno impedito il ritorno dei nostri connazionali in Italia –:
   quali orientamenti intendano esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa e se, conseguentemente, non ritenga opportuno valutare l'opportunità di intervenire in sede europea, al fine di prevedere iniziative volte al rientro in Italia, di tutti i militari italiani impegnati all'estero, attraverso interventi di sicurezza, di cooperazione e di stabilizzazione, nel caso in cui, a breve termine, non si riesca a sbloccare in via definitiva l’impasse che evidenzia una situazione tuttora complicata per il rientro dei marò italiani nel nostro Paese. (4-05927)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale militare