ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05895

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 282 del 26/08/2014
Firmatari
Primo firmatario: GRANDE MARTA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/08/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 26/08/2014
Stato iter:
28/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2015
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/07/2015

CONCLUSO IL 28/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05895
presentato da
GRANDE Marta
testo di
Martedì 26 agosto 2014, seduta n. 282

   GRANDE. – Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. – Per sapere – premesso che:
   in data 18 luglio 2014 è stata presentata e resa pubblica, attraverso il sito istituzionale dello stesso Ministero, le linee guida della riforma del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo le quali presentano, tra le novità sicuramente più rilevanti, l'istituzione, su tutto il territorio nazionale, di venti musei e poli museali considerati di particolare rilievo e rappresentativi dell'identità culturale italiana;
   da una analisi delle linee guida sopra citate non si rileva riferimento alcuno che riconduca alla cultura etrusca;
   se tale riforma venisse confermata verrebbe ad essere oscurato un periodo importante della storia italiana, che ha lasciato testimonianze uniche al mondo in un territorio di straordinaria valenza paesaggistica, caratterizzato dalle grandi città dell'Etruria tra cui Cerveteri, Tarquinia, Vulci e Veio;
   la rilevanza della civiltà etrusca viene comunque riconosciuta, anche internazionalmente, attraverso i due siti UNESCO di Cerveteri e Tarquinia, nonché a livello italiano dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, l'unico specificatamente dedicato agli Etruschi e che conserva la più importante collezione esistente al mondo di testimonianze di questa cultura ed al quale fanno capo ben 10 musei nazionali strettamente connessi tra loro;
   a dieci anni dai riconoscimenti dell'UNESCO, il nostro Paese, implementando la citata riforma, invierebbe al mondo della cultura un segnale chiaramente in controtendenza rispetto alle certezze acquisite dall'opinione pubblica internazionale sui programmi italiani di tutela dei nostri beni;
   l'interesse per il mondo etrusco ha prodotto, attraverso fruttuose sinergie fra i responsabili dei siti ed il Ministero, afflussi straordinari di visitatori raggiungendo nel 2013 all'incirca 330.000 visitatori italiani e stranieri per quello che può globalmente essere definito POLO ESPOSITIVO ETRUSCO;
   tale successo è stato anche reso possibile dalla presenza di un interlocutore specifico e cioè la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, una delle più antiche Soprintendenze d'Italia costituita nel 1939 e che tale bozza vorrebbe sopprimere –:
   se non si intenda rivedere la decisione di inserire il Polo Museale Etrusco, comprendente la rete dei Musei e delle Aree archeologiche della Tuscia (sito. Unesco di Cerveteri e Tarquinia, Civitavecchia, Civita Castellana, Tuscania, Viterbo, Vulci) con capofila il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma (legato fin dal momento della sua istituzione all'intero territorio etrusco), nell'elenco degli Istituti dotati di autonomia speciale di rilevante interesse nazionale, alla stregua di Paestum e del Museo Nazionale Romano, anche quest'ultimo costituito da diverse strutture museali;
   quali siano le motivazioni che hanno portato il Ministero alla soppressione della soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale e se non si intenda rivedere tale decisione. (4-05895)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 28 luglio 2015
nell'allegato B della seduta n. 470
4-05895
presentata da
GRANDE Marta

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo indicato in oggetto, con il quale l'interrogante chiede se questo Ministero intenda prevedere la costituzione di uno specifico polo museale etrusco nonché la ricostituzione della soprintendenza per i beni archeologici dell'Etruria meridionale, si rappresenta quanto segue.
  Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 171 del 2014, recante «Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance, a norma dell'articolo 16, comma 4 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89», e con i successivi provvedimenti attuativi, questo Ministero, nel recepire le previsioni in materia di riduzione della spesa, ha colto l'occasione per ridisegnare la propria organizzazione in modo innovativo e in linea con le misure già adottate con il decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, contenente «Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo», convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2014, n. 106.
  L'adeguamento ai numeri della spending review è divenuto, così, l'opportunità per intervenire sull'organizzazione del Ministero, porre rimedio ad alcune criticità e rendere la sua azione di tutela e valorizzazione del patrimonio più efficiente ed efficace.
  Tra i punti affrontati della riforma vi è la sotto-valutazione dei musei: numerosissimi sul territorio nazionale, ma quasi sempre articolazioni delle soprintendenze, non inseriti in un disegno unitario, e non adeguatamente valorizzati, anche in chiave di promozione turistica.
  La riforma ha voluto mutare radicalmente questo aspetto, assicurando al contempo il legame dei musei con il territorio e con le soprintendenze e fatte salve le prioritarie esigenze di tutela. Sono state quindi previste, da una parte, una nuova direzione generale musei, cui è affidato il compito di attuare politiche e strategie di fruizione a livello nazionale, favorire la costituzione di poli museali anche con regioni ed enti locali, svolgere i compiti di valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura, dettare le linee guida per le tariffe, gli ingressi e i servizi museali e, dall'altra, la creazione, in ogni regione, di poli museali, articolazioni periferiche della direzione generale musei, incaricati di promuovere gli accordi di valorizzazione previsti dal codice e di favorire la creazione di un sistema museale tra musei statali e non statali, sia pubblici, sia privati.

  Considerando il livello regionale quale ambito ottimale di riferimento, sono stati attivati diciassette poli museali regionali e, in questo quadro, il Museo nazionale etrusco di Villa Giulia di Roma è stato assegnato al polo museale del Lazio, chiamato a mettere a sistema gli istituti e luoghi della cultura della regione ad esso affidati, potenziandone la valorizzazione e la pubblica fruizione.
  Nel disegno della riorganizzazione del Ministero si è intervenuti altresì allo scopo di razionalizzare la struttura e semplificare le linee di comando. L'amministrazione periferica è stata dunque ripensata, mantenendo il livello regionale quale dimensione di riferimento, ridefinendo e semplificando la linea di comando tra amministrazione centrale e soprintendenze: le soprintendenze archeologiche sono articolazioni periferiche della relativa direzione centrale; quelle miste, belle arti e paesaggio, lo sono della relativa direzione e nel rispetto della distribuzione territoriale, e sono, quindi, accorpate le soprintendenze per i beni storico-artistici con quelle per i beni architettonici, come già avveniva in diversi casi e come già era e rimarrà al centro, con una sola direzione centrale.
  Tale disegno, pur nel contesto delle previsioni dettate dalla spending review, è stato condotto tenendo presente la specificità dei territori e le esigenze del patrimonio: come nelle altre regioni, anche in Lazio è stata prevista una unica soprintendenza archeologia, la soprintendenza archeologia del Lazio e dell'Etruria meridionale.
  Si rappresenta che essa rappresenta peraltro l'unico caso in cui l'ambito di competenza è stato articolato oltre la semplice indicazione della regione di riferimento, indicando esplicitamente uno specifico territorio: la denominazione stessa dell'ufficio conferma dunque la piena consapevolezza del valore e dell'unicità del patrimonio della civiltà etrusca distribuito sul territorio dei circa 90 comuni ricadenti nella provincia di Viterbo e nella parte nord della provincia di Roma, dove questa civiltà è fiorita tra il IX secolo a.C. e l'età romana.
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

museo

archeologia

testimonianza