ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05820

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 280 del 06/08/2014
Firmatari
Primo firmatario: BRATTI ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/08/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/08/2014
Stato iter:
24/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/09/2015
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/09/2015

CONCLUSO IL 24/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05820
presentato da
BRATTI Alessandro
testo di
Mercoledì 6 agosto 2014, seduta n. 280

   BRATTI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   un tragico incidente del lontano luglio 2006, presso la caserma di Ferrara, per una disattenzione drammatica ha colpito il vigile del fuoco Marco Galan il quale rimase schiacciato da un camioncino mentre stava verificando un cavo di acciaio, teso e non visibile collegato ai due mezzi;
   un furgone venne fatto entrare nel piazzale dove Galan stava lavorando, l'autista non vide il cavo e lo agganciò trascinando i mezzi: uno di questi colpì Galan schiacciandolo e solo il suo fisico eccezionale gli permise di superare il trauma, pur tuttavia costringendolo a vivere in uno stato di coma permanente;
   la vicenda giudiziaria si è conclusa con la condanna definitiva per lesioni, dell'ex comandante dei Vigili del fuoco, all'epoca del fatto, Michele De Vincentis e per la violazione di norme di sicurezza. E così facendo i giudici romani hanno reso esecutiva la provvisionale danni che ha permesso di garantire a Marco Galan cure continuative e specialistiche;
   la sentenza definitiva, confermando quelle di primo grado, di appello e di fatto l'indagine del pubblico ministero Di Benedetto della procura di Ferrara, ha accolto il principio che nella caserma di via Verga, comando provinciale dei vigili del fuoco, nel luglio 2006 non erano rispettate le più elementari norme di sicurezza e che chiunque, poteva accedere all'interno senza nessuna regolamentazione e senza rispettare percorsi obbligati. E questa fu la causa dell'incidente di cui fu vittima Marco Galan  –:
   se la vicenda giudiziaria che ha colpito il De Vincentis non sia incompatibile, almeno come opportunità, dell'aver beneficiato in questi anni di avanzamenti di carriera, e non ultimo dell'assegnazione di un comando importante e prestigioso come quello di Verona;
   se in ogni caso sia stata valutata dagli organi competenti la posizione del De Vincentis riguardo al tragico incidente che ha colpito Marco Galan.  (4-05820)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 24 settembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 489
4-05820
presentata da
BRATTI Alessandro

  Risposta. — L'infortunio occorso al vigile coordinatore Marco Galan in data 26 luglio 2006, presso il Comando provinciale dei vigili del fuoco di Ferrara, è avvenuto in occasione di una verifica tecnica sul cavo in acciaio in dotazione al verricello di un veicolo di servizio.
  Nella circostanza un cavo completamente teso tra due veicoli dei vigili del fuoco è stato agganciato accidentalmente, con la parte anteriore, da un automezzo proveniente dall'esterno, un furgone Ducato condotto da un corriere postale. Tale automezzo, entrato nel piazzale per la consegna di materiale, non avvedendosi della presenza del cavo teso e procedendo a una velocità stimata in 42 chilometri orari – ritenuta in sede processuale dal consulente tecnico di ufficio «incongrua per le condizioni dei luoghi» – ha trascinato per diversi metri i due veicoli, uno dei quali ha colpito il signor Galan – causandogli gravissime lesioni permanenti –, poi dispensato per inidoneità fisica dal 13 febbraio 2008.
  Questa Amministrazione, che ha riconosciuto dipendenti da causa di servizio le lesioni derivanti dall'infortunio, ha posto subito in essere le procedure previste dalla legislazione vigente per la concessione dei benefici economici spettanti all'interessato, tra i quali quelli derivanti dal riconoscimento di «vittima del dovere», la concessione dell'equo indennizzo di 1o categoria, la pensione privilegiata e il rimborso periodico delle spese di cura.
  Sotto il profilo della responsabilità personale, l'ex comandante di Ferrara ingegner Michele De Vincentis è stato condannato in sede penale in primo grado, con rito abbreviato, per lesioni colpose conseguenti alla violazione della normativa antinfortunistica, a otto mesi di reclusione con la condizionale e al pagamento di una provvisionale a favore del dipendente e dei suoi genitori (175 mila euro), rinviando, in sede civile, l'esame dei profili risarcitori.
  Con sentenza in data 12 luglio 2011, divenuta esecutiva in data 24 gennaio 2013, la Corte d'appello di Bologna, concedendo le circostanze attenuanti generiche, ha, tuttavia, rideterminato la pena con una riduzione della reclusione a due mesi, ferma restando la condanna al pagamento della provvisionale stabilita in primo grado.
  Sul piano civilistico la vicenda è stata definita in via transattiva con il risarcimento del danno non patrimoniale riconosciuto dall'Amministrazione in favore di Marco Galan e dei suoi genitori.
  In relazione ai quesiti posti dall'interrogante, si segnala che la posizione dell'ingegner De Vincentis è stata oggetto di attenta valutazione da parte dell'Amministrazione. Nella vicenda va comunque tenuto in debita considerazione il profilo della corresponsabilità del conducente del furgone postale entrato nel piazzale della caserma a 42 chilometri orari.
  Fatte salve le eventuali determinazioni in tema di responsabilità amministrativa del pubblico dipendente spettanti alla competente Autorità, si rappresenta che, sotto il profilo disciplinare la natura colposa del reato esclude, allo stato della normativa vigente, che si possano applicare nei confronti dell'interessato le norme contrattuali vigenti in materia di recesso dal rapporto di lavoro.
  La fattispecie di reato in questione non rientra, peraltro, nell'ambito dei delitti contro la pubblica amministrazione per i quali la legge n. 97 del 2001, novellando il codice penale, ha previsto che alla relativa condanna consegua l'estinzione del rapporto di lavoro o di impiego.
  Per quanto concerne il conferimento all'ingegner De Vincentis dell'incarico di comandante provinciale dei vigili del fuoco di Verona, si fa presente che tale assegnazione è relativa ad un posto di funzione di fascia inferiore (D) rispetto a quello (di fascia C) ricoperto in precedenza presso gli uffici centrali del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoGianpiero Bocci.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO

EUROVOC :

infortunio sul lavoro

inchiesta giudiziaria

promozione professionale

norma di sicurezza

procedimento giudiziario

protezione civile