ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05809

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 280 del 06/08/2014
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/08/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/08/2014
Stato iter:
28/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/06/2016
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 09/10/2014

SOLLECITO IL 11/12/2014

SOLLECITO IL 18/02/2015

SOLLECITO IL 11/06/2015

SOLLECITO IL 30/09/2015

SOLLECITO IL 30/11/2015

SOLLECITO IL 29/01/2016

SOLLECITO IL 29/03/2016

SOLLECITO IL 15/06/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/06/2016

CONCLUSO IL 28/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05809
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Mercoledì 6 agosto 2014, seduta n. 280

   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi 15 anni, le attività commerciali del signor Luigi Leonardi e della sua famiglia hanno vissuto, nella provincia di Napoli, continui e gravissimi problemi a causa delle reiterate richieste estorsive da parte della criminalità organizzata. Tutto ciò, negli anni, ha condotto al ripetuto fallimento di tali attività e a grosse problematiche finanziarie per il signor Leonardi e la sua famiglia;
   da alcuni anni la ribellione del signor Leonardi nei confronti di questo tipo di richieste ha portato una serie di conseguenze molto pesanti sulla sua vita personale, nonché a continue minacce molto gravi più volte denunciate dallo stesso Leonardi;
   in particolare, in data 2 novembre 2009 è stato appiccato il fuoco nei locali della società «Lucignolo Illuminazioni» di cui il signor Leonardi era l'amministratore di fatto;
   i signori C. e Leonardi depositavano in data febbraio 2010 una richiesta di accesso al fondo anti-racket. Tale richiesta veniva rigettata con decreto n. 400 del 2012;
   il signor Leonardi, il 30 luglio 2014, ha pertanto ripresentato istanza al Commissario straordinario di Governo per il coordinamento delle iniziative anti-racket ed antiusura affinché il decreto di rigetto n. 400 del 2012 venga riesaminato e sia disposto l'accesso del signor Leonardi al Fondo di solidarietà per le vittime del racket e dell'usura per un importo pari al danno subito quantificato e affinché venga altresì autorizzata la corresponsione di una provvisionale pari al 70 per cento del danno subito in conseguenza del fatto delittuoso avvenuto in data 2 novembre 2009 –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto evidenziato in premessa;
   se il Ministro interrogato non ritenga doveroso assumere provvedimenti a tutela della incolumità del signor Leonardi e dei suoi familiari e se la richiesta di accesso al fondo di solidarietà per le vittime del racket e dell'usura non sia meritevole di accoglimento. (4-05809)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 28 giugno 2016
nell'allegato B della seduta n. 643
4-05809
presentata da
DI MAIO Luigi

  Risposta. — Nell'agosto 2012 il commissario straordinario antiracket ha respinto l'istanza del signor Luigi Leonardi volta ad ottenere l'accesso al «Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell'usura», in relazione ad una serie di eventi estorsivi culminati con l'incendio della sede dell'esercizio commerciale «Lucignolo Illuminazione» ad Aversa, in provincia di Caserta.
  Il rigetto dell'istanza era motivato dal fatto che il richiedente non è risultato in possesso del requisito soggettivo previsto dell'articolo 3, comma 1, della legge n. 44 del 1999, cioè della qualifica di imprenditore.
  Successivamente, il signor Leonardi ha formalizzato due richieste di riesame dell'istanza (la prima nel dicembre 2012, la seconda nel luglio 2014) imperniate sull'asserita sussistenza della qualità di «imprenditore di fatto».
  Il Commissario antiracket, non riscontrando nelle istanze elementi di novità tali da consentire una diversa valutazione delle circostanze, le ha rigettate entrambe.
  Come riferito nell'interrogazione, il 18 febbraio del 2015 il signor Leonardi, allo scopo di adire il tribunale amministrativo regionale competente avverso le decisioni negative, ha presentato, presso l'Ufficio ricezione dell'archivio generale della Prefettura di Caserta, una richiesta di accesso agli atti con acquisizione di copia della documentazione annessa al fascicolo riguardante la sua posizione.
  In tale sede, ha rivolto al funzionario incaricato un'istanza verbale di consegna immediata degli atti in questione, giustificando la richiesta con il limitato tempo a sua disposizione per formalizzare il ricorso ai TAR.
  Il funzionario, considerato l'elevato numero di atti da selezionare e la copiosa riproduzione da effettuare, ha manifestato perplessità sulla subitanea consegna della documentazione.
  A quel punto, il signor Leonardi, pur di ottenere in tempi brevissimi le copie richieste, si è offerto lui stesso di far duplicare i documenti al di fuori dell'ufficio, facendosi scortare da un agente di polizia. Ciò previa consegna dell'intero carteggio, che avrebbe restituito una volta terminata la copia degli atti.
  Solo a questa richiesta, il funzionario incaricato ha opposto un rifiuto, non potendo consentire che un fascicolo di ufficio, peraltro contenente atti riservati e dati sensibili, potesse essere portato fuori dalla Prefettura da persona diversa dai dipendenti abilitati.
  I due, alla fine, hanno concordato che la consegna della documentazione avvenisse il 23 febbraio 2015.
  Ciononostante il 19 febbraio 2015, cioè il giorno successivo alla richiesta, il signor Leonardi ha sporto, presso il Comando stazione carabinieri di Marcianise, una denuncia nei confronti del predetto funzionario per presunte inadempienze. Qualche giorno dopo, il 23 febbraio 2015, un rappresentante dell'Associazione nazionale di lotta contro le illegalità e le mafie Antonino Caponnetto ha contattato telefonicamente il Prefetto di Caserta, lamentando la lesione dei diritti del signor Leonardi.
  Il prefetto ha richiamato le ragioni che avevano impedito l'evasione a vista della richiesta di accesso e, dopo aver effettuato le verifiche del caso, ha comunicato al rappresentante dell'Associazione che – come concordato tra le parti – le fotocopie (in numero di 246) erano pronte per la consegna al signor Leonardi, che l'indomani ha provveduto a ritirarle.
  Si soggiunge che il 21 aprile 2015 il signor Leonardi ha presentato ricorso straordinario al Capo dello Stato avverso il decreto commissariale di rigetto dell'istanza di accesso al citato fondo di solidarietà. Il gravame è pendente.
  Per completezza d'informazione, si comunica inoltre che, in anni precedenti a questi fatti, il signor Leonardi aveva già denunciato alle forze dell'ordine di Castello di Cisterna, in provincia di Napoli, dei tentativi di estorsione a causa di una precedente attività commerciale allora gestita e poi passata di mano, consentendo con la propria testimonianza, anche in sede processuale, l'identificazione e la condanna dei responsabili.
  All'epoca, l'uomo aveva presentato alla Prefettura di Napoli un'istanza di accesso al fondo di solidarietà per le vittime dell'estorsione e dell'usura. Il procedimento si era concluso con la concessione di beneficio economico, disposto dal Commissario straordinario antiracket con decreto dell'8 febbraio 2013.
  Per quanto concerne, invece, i provvedimenti a tutela dell'incolumità di Luigi Leonardi assunti da questa Amministrazione, si informa che lo stesso, su disposizione del prefetto di Caserta, è risultato destinatario della misura della vigilanza radiocollegata generica presso l'abitazione e il negozio dal 3 giugno 2009. Il 2 novembre 2009, a seguito dell'incendio del negozio – incendio rimasto di matrice sconosciuta – la vigilanza generica radiocollegata è stata intensificata. Il 7 luglio 2010, la misura è stata revocata per il trasferimento dell'interessato a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno.
  Qui, su disposizione del prefetto di Salerno, il signor Leonardi è stato destinatario di una misura preventiva di vigilanza fino al marzo del 2014. A decorrere dall'aprile 2012, il prefetto di Napoli ha disposto – in aggiunta – l'attivazione della misura della vigilanza generica radiocollegata presso l'esercizio commerciale «Arcobaleno» di Pompei, luogo di lavoro dell'uomo.
  Nel settembre 2014, il signor Leonardi si è trasferito nel comune di Capodrise, in provincia di Caserta, dove attualmente risiede.
  In seguito a ciò, la prefettura di Caserta, ricevuta dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli-Direzione distrettuale antimafia la richiesta di adozione di ordinarie misure di protezione nei riguardi, ha nuovamente disposto in via precauzionale la misura della vigilanza generica radiocollegata all'abitazione presso quel comune. La misura è stata poi ratificata nella Riunione di coordinamento delle Forze di polizia del 13 agosto 2015.
  In atto il signor Leonardi è sottoposto a speciali misure di protezione ai sensi della legge n. 82 del 1991, su proposta della direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

FONDO DI SOLIDARIETA' PER LE VITTIME DELL'USURA

EUROVOC :

criminalita' organizzata

traffico illecito

vittima