ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05720

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 274 del 29/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: GALLO RICCARDO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 29/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 29/07/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05720
presentato da
GALLO Riccardo
testo di
Martedì 29 luglio 2014, seduta n. 274

   RICCARDO GALLO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   secondo un recente studio pubblicato dalla Svimez, denominato: «le entrate tributarie dei Comuni italiani dal 2007 al 2012: crisi economica, federalismo e Mezzogiorno» anche sul fronte della pressione tributaria, emerge un quadro socioeconomico nazionale, che divide il Nord e il Sud della penisola, in cui i territori più ricchi riducono i tributi, mentre le aree più svantaggiate aumentano le tasse;
   nel 2012, rileva l'Associazione per lo sviluppo dell'industria del Mezzogiorno, a fronte di un reddito di 29.477 euro pro capite, in media, ogni cittadino del Veneto ha versato al proprio comune di residenza 532 euro, contro gli oltre 550 di un campano, che tuttavia ha evidenziato un reddito di oltre 13 mila euro inferiore;
   dal 2007 al 2012, prosegue ancora la Svimez, l'Ici/Imu al Nord è crollata del 39 per cento, mentre al Sud si è ridotta soltanto dell'1,1 per cento e al crescere del Pil, per ogni 1.000 euro pro capite in più, il prelievo nei comuni del Nord si è ridotto di 28 euro e 30 centesimi, mentre al Sud è aumentato di 15 euro e 50 centesimi;
   la presenza di un Nord tributariamente regressivo e di un Sud progressivo, in considerazione dei rilievi in precedenza esposti, a giudizio della suindicata associazione, accresce le diseguaglianze del Paese e, in assenza di trasferimenti perequativi, non aiuta a spezzare il circolo vizioso che, da sempre, frena lo sviluppo delle aree più povere;
   lo studio evidenzia inoltre come, fra le diverse cause che gravano sul fenomeno, emerge l'eccessivo carico del fisco locale sui cittadini, peraltro in continua crescita come dimostrato anche dai dati di gettito complessivo del ministero interrogato: dal 2007 al 2013 infatti, sono stati corrisposti 3,3 miliardi di euro in più di addizionale regionale, 1,6 miliardi in più di addizionale comunale e 10,4 miliardi in più di Ici/Imu per un totale di 15,3 miliardi di euro aggiuntivi sborsati;
   l'interrogante evidenzia, in considerazione delle criticità in precedenza esposte, come, in base all'articolo 53 della Costituzione, il sistema tributario nazionale anche se articolato territorialmente sia da considerarsi unitario e si basa sui criteri di capacità contributiva e della progressività;
   a giudizio dell'interrogante, quanto emerge dallo studio in precedenza riportato, configura nella realtà la presenza di una spaccatura del Paese, come in precedenza rilevato tra un Nord regressivo e un Sud progressivo, in cui a parità di ricchezza, i cittadini meridionali pagano maggiori imposte usufruendo al contempo di servizi ben peggiori e non in linea con i tributi versati;
   il fenomeno negativo che contribuisce ad accrescere le diseguaglianze del Paese e non aiuta a spezzare il circolo vizioso che da sempre frena lo sviluppo delle aree più povere, potrebbe essere risolto, attraverso trasferimenti perequativi;
   il peso del fisco locale che incide pesantemente sul potere d'acquisto di lavoratori e pensionati, contribuendo ad inasprire gli effetti della crisi, dimostra, una volta di più, che il federalismo così come è stato realizzato, in forma non definitiva ha determinato solo un incremento di tassazione senza ridurre, anzi amplificando, le differenze tra territori e senza migliorare la qualità dei servizi;
   nell'esercizio della delega di cui alla legge 11 marzo 2014, n. 23 di delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita, sarà necessario, a parere dell'interrogante, valutare l'opportunità di prestare particolare attenzione per rafforzare i trasferimenti perequativi, che rappresentano una delle leve da impiegare per riequilibrare la distanza tra territori a cui accelerare l'introduzione dei costi standard e del nuovo schema di bilancio –:
   quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa e se non ritenga opportuno valutare l'opportunità di prevedere iniziative volte a rinforzare, i trasferimenti perequativi, nonché misure in grado di riequilibrare i livelli di pressione fiscale, fra le diverse aree del Paese, che secondo il rapporto Svimez esposto in premessa, evidenziano gravissime disparità fra il Nord e il Mezzogiorno del Paese, con evidenti ricadute negative che inaspriscono gli effetti della crisi economica. (4-05720)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

politica fiscale

imposta locale

federalismo

potere d'acquisto