ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05718

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 274 del 29/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: GALPERTI GUIDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BAZOLI ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2014
LACQUANITI LUIGI MISTO-LIBERTA' E DIRITTI - SOCIALISTI EUROPEI (LED) 29/07/2014
COMINELLI MIRIAM PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2014
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 29/07/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05718
presentato da
GALPERTI Guido
testo di
Martedì 29 luglio 2014, seduta n. 274

   GALPERTI, COMINELLI, BERLINGHIERI, BAZOLI e LACQUANITI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   l'azienda ospedaliera Spedali Civili di Brescia nell'anno 2011 aveva avviato, su un limitato numero di pazienti, la somministrazione di un trattamento con il cosiddetto metodo «Stamina», ai sensi della così detta «Turco-Fazio», decreto ministeriale 5 dicembre 2006;
   l'azienda sospendeva ogni attività agli esiti delle verifiche operate dall'AIFA nei giorni 8 e 9 maggio 2012;
   in data 15 maggio 2012 il direttore generale dell'AIFA notificava l'ordinanza n. 1/2012, che fa divieto di ogni relativa attività;
   l'azienda il 25 maggio 2012 risolveva definitivamente l'accordo con Stamina;
   ancora prima del «decreto Balduzzi», alcuni pazienti si rivolgevano ai tribunali del lavoro, affinché venisse ordinata a loro favore la somministrazione della terapia «Stamina», che in detti limiti veniva ripresa dall'azienda;
   intervenuto il decreto Balduzzi, decreto-legge 24 marzo 2013, n. 24, poi convertito dalla legge n. 57 del 2013, l'azienda procedeva alla somministrazione del così detto metodo «Stamina» nei limiti là riconosciuti, nonché per effetto delle pronunce dei giudici (diverse centinaia i ricorsi succedutisi dopo l'emanazione del decreto-legge) a ciò favorevoli anche oltre i limiti del dettato normativo;
   sulla vicenda Stamina il Senato della Repubblica ed il consiglio della regione Lombardia hanno disposto 2 distinte, indagini conoscitive regolarmente e celermente effettuate dalle competenti Commissioni istituzionali;
   da tempo è in corso presso la procura della Repubblica di Torino un'indagine, che vede peraltro coinvolti oltre ai vertici di Stamina anche operatori sanitari dello stesso ospedale Bresciano, e che necessariamente, in correlazione alle fattispecie penali, dovrà comportare un giudizio sulla legittimità della terapia «Stamina» e sulla somministrazione della stessa;
   viceversa, si susseguono provvedimenti giudiziari che impongono il proseguimento degli interventi terapeutici all'azienda ospedaliera di Brescia;
   lo stesso Ministero ha incaricato nel giugno del 2013 un primo Comitato scientifico per verificare i presupposti per avviare la sperimentazione prevista dal decreto Balduzzi e finalizzata a valutare la sicurezza e l'efficacia del trattamento con medicinali per terapie avanzate a base di cellule staminali mesenchimali;
   nei confronti del parere reso da tale Comitato, che aveva ritenuto non sussistenti detti presupposti, il TAR pronunciava ordinanza di sospensione;
   successivamente il Ministro nominava un nuovo Comitato scientifico di esperti che risulterebbe aver già iniziato i propri lavori;
   il Ministro interrogato ha più volte ribadito, ad avviso degli interroganti anche ragionevolmente, che una decisione in merito all'eventuale sospensione della cura potrà essere presa solo ed esclusivamente dopo gli accertamenti del Comitato stesso;
   alle risultanze dei lavori del Comitato scientifico gli stessi operatori sanitari dell'azienda ospedaliera Spedali Civili di Brescia, dapprima impegnati nella somministrazione del così detto metodo Stamina, hanno subordinato ogni loro definitiva decisione circa la ripresa o meno delle proprie correlate attività rispetto alle quali, nel frattempo, hanno deciso di non voler concorrere –:
   quante volte si sia riunito il Comitato scientifico ad oggi;
   se sia stato fissato un termine entro il quale deve essere rassegnato il parere indicato in premessa;
   in caso affermativo, quale sia tale termine e diversamente se non si ritenga di indicarlo;
   se non si ritenga comunque stia passando un tempo insopportabilmente lungo per rendere all'intera comunità una decisione chiara e definitiva, impregiudicati i diritti di tutti a partire da quelli dei malati;
   nel caso, se non si ritenga che tale indeterminatezza sotto il profilo temporale della procedura non confligga in modo evidente con quella forte richiesta di tempestività e di credibilità cui è tenuta la pubblica amministrazione. (4-05718)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

BRESCIA,BRESCIA - Prov,LOMBARDIA

EUROVOC :

diritti del malato

istituto ospedaliero

terapeutica

prodotto farmaceutico

medicinale