ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05714

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 274 del 29/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: VARGIU PIERPAOLO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 29/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/07/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/07/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 01/08/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 03/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05714
presentato da
VARGIU Pierpaolo
testo di
Martedì 29 luglio 2014, seduta n. 274

   VARGIU. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   svariate sono state le segnalazioni rivolte all'assessorato all'igiene e sanità della regione Sardegna, al Ministro della salute e alla competente direzione generale problematiche veterinarie e internazionali – salute degli animali dell'Unione europea circa una scorretta gestione dei SOA – sottoprodotti di origine animale in Sardegna, con particolare riferimento al rischio che i SOA i di derivazione suina, nonostante gli espliciti, rigorosissimi divieti, possano essere trasferiti fuori dal territorio regionale, aggirando illegittimamente la normativa vigente;
   dà purtroppo conforto a tale preoccupazione il rilievo di cronaca da cui risulta che, in data 3 ottobre 2013, la Guardia Forestale, nella sua attività di prevenzione e di repressione di eventuali comportamenti contra legem, abbia sequestrato nel porto di Cagliari ben trenta tonnellate di sottoprodotti di origine animale, fra cui ovini morti a seguito dell'epidemia di «blu e tongue», scarti di bovino con tracce di Bse e scarti di suino contenenti tracce di peste suina africana; 
   partendo da tale sequestro, sembrerebbe che la procura distrettuale antimafia di Cagliari abbia avviato un'inchiesta giudiziaria a carico di una impresa sarda per la quale si ipotizzerebbe il traffico illegale di sottoprodotti di origine animale (suina in particolare) che, invece di essere smaltiti in Sardegna, sarebbero stati trasformati in farine animali e successivamente rimmessi nel circuito alimentare, con conseguenti gravissimi rischi di propagazione della PSA sul territorio nazionale e su quello europeo;
   nonostante l'inchiesta in corso, è altissimo il rischio che sul territorio regionale sardo possano ancora operare illegalmente attività di impresa che trasferiscano la maggior parte dei propri ritiri di SOA fuori dal territorio regionale. Da alcune stime fatte, si potrebbe addirittura arrivare a circa ottanta – novanta mila chilogrammi settimanali di soli scarti suini;
   in Sardegna, i centri autorizzati allo smaltimento di materiali di categoria 1 e 3 sarebbero soltanto tre, ma a nessuno di questi durante l'ultimo anno, risulterebbe essere stata conferita alcuna quantità di sottoprodotti di origine animale. È, pertanto, presumibile che ci siano ancora soggetti imprenditoriali che stiano operando un trasferimento non conforme alle norme giuridiche di sottoprodotti di origine animale senza che ci sia una effettiva tracciabilità fra la quantità/qualità da smaltire e quella effettivamente smaltita;
   tale sospetto risulta essere ulteriormente confermato anche dai prezzi che alcuni soggetti imprenditoriali offrirebbero per lo smaltimento, che sarebbero di gran lunga inferiori a quelli praticati nei centri regionali effettivamente abilitati ad effettuare lo smaltimento stesso, secondo le vigenti norme di legge;
   tale azione di impresa di acquisizione per lo smaltimento, apparentemente sottocosto, parrebbe spiegabile soltanto con l'ipotesi che i sottoprodotti di origine animale raccolti possano subire una impropria riclassificazione, dalla categoria 1 alla categoria 3, durante le attività di convogliamento alle strutture di smaltimento;
   tale ipotesi parrebbe avvallata anche dalle notizie diffuse in merito all'ispezione e al sequestro operato dalla Guardia forestale il 3 ottobre 2013 che avrebbe consentito di accertare una situazione di trasferimento di sottoprodotti di origine animale di categoria 1, senza che venissero rispettate le prescrizioni di legge;
   i centri di smaltimento sardi sono ampiamente in grado di trattare e smaltire i sottoprodotti di origine animale prodotti in Sardegna, senza che in alcun modo si debba far ricorso a trasferimenti al di fuori dal territorio regionale e pertanto nel pieno rispetto delle raccomandazioni dell'Unione europea –:
   quali misure urgenti, per quanto di propria competenza, intenda porre in essere per evitare ogni rischio di diffusione della peste suina africana oltre i confini della Sardegna attraverso il trasferimento oltre il Tirreno dei sottoprodotti di origine animale di origini suina, garantendo che siano concretamente ed efficacemente applicati i controlli e le sanzioni previsti dalla vigente normativa e indicati nella nota del marzo 2013 della Direzione generale della sanità – servizio prevenzione riguardo alla vigilanza su tutti gli operatori produttori di sottoprodotti di origine animale di origine suina (macelli, sezionamenti, stabilimenti, eccetera) e sugli operatori registrati in Regolamento (CE) 1069/2009 che raccolgono sottoprodotti di origine suina. (4-05714)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

prodotto animale

legislazione veterinaria

peste animale

Sardegna