ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05668

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 271 del 24/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: BENEDETTI SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2014
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2014
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2014
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2014
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2014
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 24/07/2014
Stato iter:
15/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/01/2015
PINOTTI ROBERTA MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/01/2015

CONCLUSO IL 15/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05668
presentato da
BENEDETTI Silvia
testo di
Giovedì 24 luglio 2014, seduta n. 271

   BENEDETTI, BASILIO, MASSIMILIANO BERNINI, PARENTELA, CRISTIAN IANNUZZI, BUSTO e RIZZETTO. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   l'utilizzo di sonar particolarmente potenti, come quelli militari, può confondere e danneggiare il sistema di rilevamento di diverse specie marine, rendendo alle stesse impossibile cibarsi, accoppiarsi o addirittura facendole arenare sulle spiagge. La letteratura scientifica documenta che l'affondo sonoro dei sonar militari spaventa i cetacei e li spinge ad una risalita troppo rapida, in cui trovano frequentemente la morte;
   i sistemi sonar civili e militari interferiscono con i sonar naturali utilizzati dai mammiferi per comunicare tra loro, per orientarsi e per cacciare, tale inquinamento acustico assorderebbe i cetacei, disorientandoli e portandoli a spiaggiarsi. I sonar utilizzati dalle flotte militari potrebbero rappresentare un rischio molto più serio per i cetacei di quanto precedentemente immaginato, essi rappresentano un disturbo grave in quanto i mammiferi marini investiti dalla violenza di queste onde acustiche schizzano verso l'alto in preda al panico, tanto velocemente da sviluppare un embolo che spesso risulta mortale;
   negli scorsi anni la Nato è stata autorizzata a sperimentare attrezzature sonar subacquee addirittura nelle acque di Pianosa, nel parco dell'Arcipelago Toscano e dentro il Santuario dei Cetacei, violando le previste misure di protezione, tra le quali il divieto di catture deliberate e di turbative intenzionali per motivi di ricerca e la lotta contro l'inquinamento;
   l'operazione militare Proud Manta 11, svoltasi nel febbraio 2011 al largo delle coste orientali della Sicilia, considerata la principale esercitazione per la lotta antisommergibile organizzata dalla Nato ha impiegato sei sommergibili e sofisticate apparecchiature sonar. Scopo dell'esercitazione era addestrare gli equipaggi nelle tattiche anti-sommergibile e nelle operazioni per il contrasto alle attività illecite perpetrate via mare con particolare attenzione all'antiterrorismo. La Proud Manta 11 rappresenta la continuazione delle esercitazioni della precedente serie, denominata Noble Manta, grazie alla quale le marine dei Paesi membri hanno l'opportunità di sperimentare nuove tecnologie e tattiche nell'ambito della lotta sotto la superficie marina;
   Greenpeace, insieme al velista Giovanni Soldini, denunciò lo spiaggiamento di due cetacei, due rari esemplari di zifio, sulle coste vicino Siracusa, avvenuta proprio mentre era in corso questa esercitazione della Nato che usava apparecchiature sonar. Greenpeace ha dichiarato che i sonar militari possono provocare effetti sui cetacei fino a 100 chilometri di distanza, producendo non solo disorientamento, ma molto spesso danni fisici che possono causarne anche la morte;
   l'esperimento del team di ricerca anglo-americano facente parte del Cto-Cmre di La Spezia (Centre for Maritime Research and Experimentation Nato Science and technology organisation), una sezione di ricerca della Nato, ha prodotto risultati chiari: l'impiego dei sonar per le esercitazioni militari produce un cambiamento nel comportamento dei cetacei; le frequenze dei dispositivi emettono suoni di elevata intensità sott'acqua che disturbano la comunicazione di questi animali, provocando un'estensione dei tempi di immersione e il successivo intervallo di non foraggiamento;
   lo strumento utilizzato nella caccia ai sottomarini si chiama Surtass (surveillance towed array sensor system) e viene usato per setacciare l'ottanta per cento delle acque mondiali. La marina sottolinea che il Surtass trasmette a basse frequenze, che tra l'altro sono le stesse usate dalle balene per comunicare, ma il suono verrebbe comunque trasmesso a più di 180 decibel, livello che molti studiosi ritengono sufficiente per arrecare danni fisiologici, e gruppi di ecologisti come il Natural resources defense council, chiedono alla marina statunitense di dimostrare la sicurezza ambientale del programma;
   l'inquinamento acustico marino è un fenomeno che in questi ultimi anni ha avuto un grande incremento, secondo la NOAA, l'Agenzia federale degli Stati Uniti che si occupa dello stato di salute degli oceani e dell'aria, e la nuova tecnologia sonar utilizzata sia per la mappatura del fondo dell'oceano che per l'individuazione di bersagli sottomarini, emette vibrazioni sonore percettibili fino a centinaia di chilometri di distanza. Quando una specie più sensibile come le balene o i delfini, si trova in prossimità dell'emissione del rumore subisce un vero e proprio trauma che la spinge ad una fuga precipitosa, fatale quando è diretta verso la superficie del mare. I cetacei infatti sono estremamente dipendenti dall'udito per la loro sopravvivenza –:
   se la marina militare italiana abbia intrapreso studi di sistemi di rilevamento che permettano di avvistare in tempo i cetacei evitando le grandi ripercussioni sopra esposte;
   se sia possibile porre restrizioni sull'utilizzo dei sistemi di prospezione con radar ad alta e bassa frequenza data l'estrema sensibilità dimostrata di questi animali ai disturbi sonori;
   per quali motivi vengano autorizzate esercitazioni militari pericolose per i cetacei in aree protette come il Santuario dei cetacei e quali misure si intendano attuare a salvaguardia delle aree marine di protezione espressamente istituite. (4-05668)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 gennaio 2015
nell'allegato B della seduta n. 363
4-05668
presentata da
BENEDETTI Silvia

  Risposta. — Risulta che la Marina militare ponga particolare attenzione alle diverse questioni relative alla protezione dei sea mammals.
  Da molti anni, infatti, ogni volta che viene avvistato un cetaceo da parte dell'equipaggio di una unità della Marina, viene adottata una procedura per la sua segnalazione, con indicazione della posizione esatta, dell'orario dell'avvistamento e della direzione in cui il cetaceo sembra dirigersi.
  Tali dati vengono inviati ad enti di ricerca attivi a livello nazionale ed internazionale con i quali la Marina collabora anche al fine di individuare tutte le possibili soluzioni per la riduzione dei rischi legati all'impiego dei sonar (protection of marine mammals condotto dall’European defence agency e active sonar risk mitigation, con la collaborazione del Centre for maritime research and experimentation di La Spezia).
  Va detto che le navi ed i sommergibili della Marina non impiegano sistemi di prospezione subacquea ad alta e bassa frequenza, né hanno in dotazione sistemi sonar ad alta potenza quali i citati SURTASS.
  Inoltre, allo scopo di ridurre l'impatto ambientale, le norme di impiego dei sistemi di ricerca subacquea in dotazione sono molto rigorose e prevedono la loro attivazione in maniera graduale, con un aumento progressivo della potenza di emissione e la diversificazione della frequenza di trasmissione, proprio per evitare improvvisi rumori sotto la superficie. Anche la NATO adotta appositi «mitigation plans» volti anch'essi a ridurre gli impatti ambientali delle esercitazioni.
  Sempre nell'ambito delle misure atte a garantire la tutela dei cetacei, la Marina conduce le esercitazioni che prevedono l'impiego di apparecchiature sonar esclusivamente al di fuori delle aree protette, come è quella del Mar Tirreno settentrionale comunemente nota col nome di «Santuario dei cetacei».
  Ciò premesso, è stato assicurato che l'attività addestrativa subacquea cui si fa riferimento nell'atto di sindacato ispettivo, svolta nel 2011 al largo dell'isola di Pianosa, sia stata condotta nel pieno rispetto delle norme di tutela ambientale vigenti nella zona. Le sperimentazioni sono state condotte all'esterno delle zone interdette alla navigazione, con l'impiego di sensori elettroacustici prevalentemente passivi (ovvero senza la trasmissione di segnali potenzialmente dannosi alla fauna marina) e, quando sono stati attivati i sensori attivi, questo è avvenuto con misure idonee a mitigare il disturbo e ad evitare danni ai cetacei, conformemente alle procedure nazionali e NATO.
  La stessa cosa risulta sia avvenuta per l'esercitazione Proud Manta 2011, anch'essa condotta nel rispetto delle norme di tutela ambientale. Anche qui l'impiego dei sensori elettroacustici attivi è stato limitato e conforme ai citati «mitigation plans» della NATO, introdotti proprio allo scopo di limitare, se non del tutto annullare, l'impatto ambientale e quindi il disturbo alla fauna marina.
  In ogni caso, il Governo intende vigilare affinché aree di esercitazione e impiego dei sensori siano scelti e valutati tenendo ben di conto la necessità di preservare l'ambiente e la salute della fauna marina.
Il Ministro della difesaRoberta Pinotti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

mammifero marino

Stati Uniti

inquinamento acustico

esperimento su animali

mare

NATO

parco nazionale

protezione dell'ambiente

ambiente marino

addestramento militare

balena