ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05651

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 270 del 23/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 23/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/07/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/07/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 28/07/2014
Stato iter:
15/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/06/2015
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 14/11/2014

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/06/2015

CONCLUSO IL 15/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05651
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Mercoledì 23 luglio 2014, seduta n. 270

   CIRIELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il litorale della provincia di Caserta, compreso nei territori comunali di Mondragone e Castel Volturno, fino al confine con il comune di Pozzuoli e la provincia di Napoli, ormai da decenni, è soggetto a flussi migratori di varie etnie e natura, quasi sempre incontrollati e irregolari;
   il fragile equilibrio tra italiani e immigrati in questo territorio, un tempo luogo di villeggiatura, si sta spezzando, diventando una pericolosa bomba sociale pronta ad esplodere da un momento all'altro;
   come nel settembre 2008, quando il clan dei Casalesi guidato da Giuseppe Setola fece strage di sei immigrati per il controllo dello spaccio di droga, infatti, una nuova preoccupante rivolta ha inondato le strade di Castel Volturno;
   in particolare, il 14 luglio a Pescopagano, territorio di Mondragone a confine con il comune di Castel Volturno, zona dove convivono non senza difficoltà la comunità italiana e una folta comunità africana, decine di immigrati sono scesi in strada dopo il ferimento a colpi d'arma da fuoco di due ragazzi della Costa d'Avorio, scatenando una vera e propria azione di guerriglia urbana, con auto date alle fiamme e un appartamento incendiato;
   gli episodi di violenza e razzismo contro gli italiani, posti in atto dai residenti stranieri, hanno visto contrapporsi la reazione della popolazione locale e della cittadinanza la quale ha risposto con prevedibili atti di insofferenza e manifestazioni per chiedere la fine di questa ingombrante presenza abusiva;
   i cittadini italiani chiedono sicurezza per le loro famiglie e per il territorio;
   la dinamica dei fatti è stata ricostruita, ma si è trattato solo di una scintilla in un contesto sociale e criminale che a Castel Volturno è, a dir poco, esplosivo: tale inaudito episodio di violenza è, infatti, solo l'ultima goccia della lunga serie di conflitti, aggressioni, come la protesta attuale dimostra, ma anche furti e sistematiche opere di saccheggio avvenute ai danni della comunità dei residenti italiani, ma a volte anche di stranieri regolari;
   sul territorio ci sono 25 mila cittadini censiti e 15 mila neri, la maggior parte irregolari: il problema non è soltanto la proporzione numerica quanto la mancanza di lavoro per tutti, il degrado sociale, lo spaccio di droga, la prostituzione;
   come riportato dai maggiori quotidiani nazionali, lo storico clan dei Casalesi, che ha sempre controllato il territorio usando gli stranieri come manovalanza, ora, decimato da arresti e sequestri, sarebbe stato soppiantato nei traffici e nel controllo del territorio dalla mafia africana;
   in tutto questo, il grande assente è lo Stato che ha consentito che il territorio di Castel Volturno divenisse vittima di sciacallaggio sociale senza intervenire a porre un freno all'immigrazione selvaggia e illegale, fino a mettere gli uni contro gli altri gli abitanti di Castel Volturno e Mondragone;
   negli anni passati si è già assistito a episodi di intolleranza cruda e crudele fra diverse etnie presenti sul territorio e fra immigrati e popolazione residente;
   al di là dei fatti noti alla collettività nazionale perché veicolati dai media, come ad esempio la citata «strage di San Gennaro», con la morte dei sei extracomunitari trucidati dalla delinquenza locale per regolamento dei conti, tanti e diversi episodi, non conosciuti ai più, si sono ripetuti negli anni;
   è noto alla popolazione lo scontro fra immigrati di diverse etnie e iraniani del 2009, che provocò la distruzione di esercizi commerciali lungo la domitiana o la marcia dei cittadini di Castel Volturno che manifestarono nel 2010 il proprio disagio sociale verso una situazione di illegalità diffusa e di insicurezza sociale che minacciava il loro comune;
   il fenomeno dell'immigrazione clandestina, dunque, è una piaga ormai endemica per questo territorio che va ad alimentare quel cancro sociale che, insieme alla delinquenza, al malaffare, all'assenza di trasparenza nell'amministrazione pubblica, contribuisce a esasperare lo stato e la sicurezza sociale;
   come se ciò non bastasse, la presenza a Castel Volturno di una forte realtà assistenziale, il Centro Fernandez, centro di prima accoglienza, ha generato forme di aggregazione non controllate o controllabili fino a provocare un flusso di immigrazione «spontanea» in aggiunta a quello veicolato sul territorio dall'attività assistenziale della Caritas e del Ministero dell'interno;
   dal 30 giugno 2014, poi, Castel Volturno è stata individuata quale base di trasferimento di un significativo gruppo di stranieri, di diverse e sconosciute etnie, che sono stati inoculati sul territorio comunale senza alcun preavviso e senza alcuna programmazione apparente;
   le unità sono state allocate presso alcune residenze site in località Ischitella, del comune di Castel Volturno, in un complesso immobiliare definita «La Quiete», complesso nella disponibilità di tale Associazione «Un'ala di Riserva», con sede legale nella diversa provincia di Napoli, in Pozzuoli;
   il flusso di immigrati è aumentato esponenzialmente a totale insaputa del comune di Castel Volturno;
   sarebbero, tra l'altro, emerse notizie circa le non perfette condizioni igienico-sanitarie di alcuni alloggi;
   in un territorio così vasto come Castel Volturno le forze dell'ordine non hanno alcun potere di controllo, perché sono in numero troppo esiguo rispetto alle istanze di sicurezza e «normalità» disattese da decenni;
   anche il neosindaco di Castel Volturno, Russo, ha spiegato ai cronisti che governa senza mezzi (zero vigili urbani, zero servizi sociali) una comunità di 25 mila cittadini censiti e di 15 mila neri quasi tutti irregolari, ammettendo «Siamo tutti perdenti. Le forze dell'ordine sono pochissime sul territorio e assorbite o da Castel Volturno o da Mondragone e in questa striscia non ci vengono mai. Qui non c’è alcuna percezione dello Stato semplicemente perché lo Stato non c’è»;
   una spirale del degrado che ha una sola origine: l'abbandono del controllo del territorio, e la più totale mancanza di azioni che lo tutelino come un pezzo di Stato italiano –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative intenda adottare per arginare la forte illegalità oggi in essere sul territorio di Castel Volturno e Mondragone anche impiegando un commissario straordinario coadiuvato dai mezzi e dalle forze dell'ordine; se non ritenga opportuno attuare un censimento della popolazione straniera presente, compresa quella gestita dalle organizzazioni territoriali di assistenza;
   se e quali responsabilità ci siano nell'immissione di popolazione straniera presso la località Ischitella di Castel Volturno, Residence la Quiete nei giorni dal 30 giugno a tutt'oggi;
   se siano stati accertati i requisiti di rispondenza alle norme igienico sanitarie per tutti gli immobili destinati all'accoglienza degli immigrati e per l'uso cui sono stati destinati. (4-05651)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 15 giugno 2015
nell'allegato B della seduta n. 442
4-05651
presentata da
CIRIELLI Edmondo

  Risposta. — La situazione di degrado e di conflittualità sociale che caratterizza il territorio compreso tra i comuni di Mondragone e Castel Volturno è da tempo alla massima attenzione di questa Amministrazione, ben prima degli episodi di violenza verificatisi il 13 e 14 luglio 2014 a Pescopagano dopo il ferimento di due cittadini ivoriani.
  Nei giorni immediatamente successivi a quei fatti, il Ministro dell'interno ha presieduto una riunione con i vertici nazionali delle Forze di polizia e con i sindaci di Castel Volturno e Mondragone, nel corso della quale è stato disposto l'invio
in loco di adeguati rinforzi della Polizia di Stato e dell'Arma dei carabinieri, tratti dai rispettivi reparti mobili.
  Ulteriori misure sono state disposte in occasione della riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduta sempre dal Ministro dell'interno il 1o agosto 2014 a Caserta. Nell'occasione, oltre a prorogare la missione del contingente aggiuntivo delle forze di polizia nella zona, è stato dato avvio al «Nuovo Modello Caserta», non più basato soltanto sullo svolgimento di attività di diretto contrasto alla criminalità organizzata, ma rivolto a promuovere una più ampia accezione di legalità a supporto dello sviluppo economico e civile del territorio, instaurando a tal fine una stretta sinergia con tutti i livelli di governo interessati e valorizzando la collaborazione e la responsabilità delle parti sociali.
  L'area casertana richiede una vera e propria rigenerazione territoriale, da conseguire approntando specifici interventi di sostegno alle collettività locali, perciò la risposta dello Stato non può limitarsi esclusivamente al piano della sicurezza, ma deve essere indirizzata anche alla promozione dello sviluppo sociale e al sostegno degli enti locali.
  È stato quindi disposto nel casertano il finanziamento di un blocco di progetti per l'infanzia, per un totale di oltre 4 milioni di euro: l'investimento si tradurrà in 642 posti per asili nido o servizi integrativi come spazi-bimbo o ludoteche. Inoltre, un'apposita
task force guidata dal prefetto di Caserta ha il compito di redigere i progetti dei comuni della provincia per l'accesso ai fondi europei della programmazione 2014-2020. Tra gli obiettivi individuati c’è quello di portare fino a 30 milioni l'impegno dei fondi per il Programma operativo nazionale legalità e di realizzare, per lo sviluppo del litorale domizio, opere pubbliche come il porto turistico di Castel Volturno e il recupero della sua pineta comunale.
  Tali iniziative sono attualmente in via di attuazione, in collaborazione con i sindaci dei comuni interessati, con le Autorità di gestione del programma operativo nazionale sicurezza, con la regione Campania e con i Ministeri competenti per i singoli interventi. A ciò va aggiunta la promozione di ulteriori progetti relativi ai programmi per il periodo 2014-2020 del nuovo Fondo asilo, migrazione e integrazione (Amif), nonché l'intesa avviata con le procure di Santa Maria Capua Vetere e Napoli nord per l'adozione di misure tese a rafforzare la prevenzione e il contrasto del lavoro nero, dell'immigrazione irregolare, della violenza di genere e contro i minori, e a potenziare la sicurezza nei luoghi di lavoro.
  Per quanto riguarda invece i timori espressi dall'interrogante circa future, consistenti immissioni di immigrati nel territorio di Castel Volturno si precisa che, all'indomani dei fatti del 13 luglio 2014, è stata sospesa – d'intesa con il Ministero dell'interno – qualsiasi ulteriore assegnazione a Castel Volturno e a Mondragone.
  Questi comuni, come molti altri nel nostro Paese, erano stati interessati all'accoglienza degli immigrati nell'ambito delle attività rientranti nell'operazione
Mare nostrum. Si ricorda, al riguardo, che sul territorio di Castel Volturno sono presenti 2 centri di accoglienza, La Quiete (gestito dalla cooperativa «Un'ala di Riserva», che in quel periodo contava 65 presenze) e Fernandez (gestito dalla cooperativa «Città Irene», che dal 9 luglio del 2014 non ha più ospiti), mentre su quello di Mondragone si trova la struttura Laila (con 22 presenze). Attualmente, il centro La Quiete alloggia 61 migranti, mentre quello di Mondragone ne ospita 18. I relativi contratti, non rinnovabili, sono in atto prorogati fino al 30 aprile 2015.
  In seguito, la decisione di sospendere le assegnazioni di cittadini extracomunitari richiedenti asilo è stata di volta in volta rinnovata dal Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, che ha sempre espresso l'avviso di escludere dalle procedure di accoglienza i comuni di Castel Volturno e Mondragone poiché già sottoposti a un'abnorme presenza di cittadini extracomunitari. Sempre per tale motivo, sono stati esclusi anche dalle procedure di gara di accoglienza e la stessa linea di condotta è stata seguita nel bando diramato per il rinnovo dei contratti in essere e per la gestione dei flussi di migranti per l'anno 2015.
  Detti flussi continuano quindi a interessare la provincia di Caserta, così come tutto il territorio nazionale, ma con caratteristiche del tutto peculiari, sulla base di riparti effettuati dal Ministero dell'interno su base regionale, e successivamente provinciale, nel rispetto di criteri di uniformità e salvaguardando le specifiche criticità dei comuni di Castel Volturno e di Mondragone.
  Si assicura, infine, che le Forze dell'ordine continueranno a presidiare i territori in questione attraverso un'intensa attività di prevenzione e mirate strategie di intervento. Le criticità di quei luoghi e la situazione della sicurezza pubblica sono costantemente all'esame delle varie riunioni tecniche che si tengono presso la questura di Caserta, nel corso delle quali, per arginare i fenomeni di criminalità, a partire dal mese di febbraio del corrente anno, sono stati predisposti ulteriori mirati servizi di prevenzione e repressione dei reati. È stato inoltre varato un programma di controlli straordinari che ha comportato, tra l'altro, una verifica capillare anche delle attività ricettive. Il piano, realizzato congiuntamente all'Arma dei carabinieri, ha incontrato il crescente favore dei cittadini e delle istituzioni locali, che ne hanno pubblicamente dato atto apprezzandone l'efficacia.

Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CASERTA,CASERTA - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

migrante

migrazione illegale

censimento della popolazione

gruppo etnico

trasparenza amministrativa

sicurezza sociale

comune