ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05604

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 268 del 21/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 21/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/07/2014
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 21/07/2014
Stato iter:
23/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/11/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/11/2016

CONCLUSO IL 23/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05604
presentato da
SCOTTO Arturo
testo di
Lunedì 21 luglio 2014, seduta n. 268

   SCOTTO, PELLEGRINO e ZARATTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   nella mattinata del 17 luglio 2014 a Castellammare di Stabia, importante comune costiero della provincia di Napoli, la cittadinanza ha notato la presenza in mare di una lunga scia colorata di un rosso intenso;
   la sostanza rossa proveniva dagli scarichi fognari della zona del rivo Cannetiello, un canale naturale che sfocia sull'arenile di corso Garibaldi nei pressi del Palazzo del Fascio;
   inizialmente si è pensato fosse pittura, anche se dopo appena un'ora non era rimasto nessun residuo apparente nel rivo;
   sono state immediatamente allertate sia la capitaneria di porto che l'ARPAC per capire la natura della sostanza e la sua provenienza;
   gli uomini della capitaneria di porto, agli ordini del comandante Ricco, hanno seguito con attenzione l'evolversi della vicenda che ha dapprima colorato in maniera forte ed intensa la battigia circostante, per poi dissolversi gradualmente;
   il comandante Ricco, a seguito di un sopralluogo eseguito personalmente, ha avuto modo di constatare che la sostanza risultava essere fortemente solubile;
   per avere contezza della natura del materiale, presumibilmente sversato illecitamente nel Cannetiello, l'ARPAC ha effettuato prelievi di campioni da analizzare;
   è da escludere che possa trattarsi di scarti della lavorazione dei pomodori, come invece accade frequentemente nel fiume Sarno;
   da un esame preliminare sembrerebbe essere una vernice murale leggera proprio per la sua grande capacità di dissolvenza nell'acqua;
   già pochi giorni prima era stata scoperta una scia di schiuma bianca nella zona di Pozzano, estesa per oltre un miglio fino allo Scrajo di Vico Equense;
   in tal caso pare siano stati scarichi fognari a provocare quell'incidente ed il conseguente riversamento in mare di una sostanza schiumosa e oleosa;
   nelle scorse settimane un episodio simile aveva colpito il fiume Vernotico, che si era colorato di una particolare tonalità di blu;
   i fatti narrati sono riportati, tra gli altri, nell'articolo intitolato «Castellammare – Il mare stabiese è “Profondo Rosso”», pubblicato dal quotidiano online «Stabia Channel», dall'articolo intitolato «Scarichi di vernice in mare, nuovo allarme sulla costa stabiese», pubblicato dal quotidiano online «Metropolis Web» e dall'articolo intitolato «Napoli. Mare choc, a Stabia l'acqua diventa rosso sangue», pubblicato dall'edizione online del quotidiano «Il Mattino» –:
   quali iniziative di competenza il Ministro abbia intenzione di assumere in merito;
   se non ritenga doveroso ed urgente assumere iniziative per individuare le motivazione del drammatico inquinamento delle acque della zona e per prendere contromisure in modo da tutelare la cittadinanza, la fauna e la flora marina dell'area. (4-05604)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 novembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 708
4-05604
presentata da
SCOTTO Arturo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame sulla base degli elementi acquisiti dai competenti uffici della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, si rappresenta quanto segue.
  In data 17 luglio 2014, il comando della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia riceveva una segnalazione telefonica circa un presunto sversamento di sostanze di non meglio identificata natura che aveva provocato una colorazione rossa anomala delle acque del rivolo Scanzano (conosciuto anche come rivo «Cannetiello») nel comune di Castellammare di Stabia.
  La capitaneria di porto constatava la presenza nel rivolo di sostanze di colore rosso che interessava la foce ed il letto del rivolo nonché lo specchio di mare antistante la foce stessa.
  L'origine dell'inquinamento veniva individuata in una ferramenta sita in via Cosenza nel comune di Castellammare di Stabia, dove un dipendente della stessa, a seguito della rottura accidentale di un flacone di pittura murale (vernice madre) ripuliva il piazzale aziendale con acqua corrente che si colorava di rosso e confluiva nelle caditoie di raccolta delle acqua piovane del piazzale in questione e nel relativo pozzetto fognario che non era collegato alla pubblica fognatura, ma confluiva nel rivolo Scanzano. Il titolare della ferramenta veniva deferito all'autorità giudiziaria competente e le caditoie ed il pozzetto fognario venivano posti sotto sequestro.
  I risultati analitici dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Campania (ARPAC) evidenziavano che la sostanza sversata era una pittura murale classificata come rifiuto speciale non pericoloso.
  Successivamente, su ordine del pubblico ministero a cui era stato affidato il caso, si provvedeva alla bonifica del pozzetto sopracitato al fine di scongiurare altri fenomeni di sversamento, in previsione di condizioni meteorologiche avverse, l'area veniva dissequestrata e il proprietario della ferramenta provvedeva allo smaltimento dei reflui inquinati tramite ditta specializzata.
  Al riguardo, si fa presente che sono in corso le attività finalizzate al collegamento dello scarico citato al collettore comprensoriale del depuratore denominato foce Sarno.
  Per quanto riguarda la presenza di schiuma bianca nello specchio acqueo fra Seiano e Meta di Sorrento in data 1 luglio 2014, gli esiti analitici del campionamento effettuato lo stesso giorno da personale tecnico dell'ARPAC rilevavano l'assenza di fioriture algali e di specie potenzialmente tossiche e i risultati microbiologici risultavano favorevoli se confrontati con i valori limite previsti dalla normativa vigente.
  Da ultimo fa riferimento all'episodio risalente al 9 dicembre 2013, allorquando veniva effettuato un intervento da parte della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia che constatava la presenza di una strana colorazione bluastra del corso d'acqua denominato «Vernotico», fenomeno poi scomparso nel giro di pochissime ore. I risultati analitici effettuati sul campione prelevato dal personale ARPAC intervenuto sul posto, evidenziavano quale sostanza responsabile del fenomeno un colorante di sintesi.
  Quanto sopra veniva prontamente segnalato all'autorità giudiziaria di Torre Annunziata, che delegava la capitaneria di porto di Castellammare di Stabia allo svolgimento di indagini, finalizzate alla individuazione e repressione di eventuali fenomeni di sversamento illecito, da parte di attività produttive insistenti lungo il percorso del torrente.
  In particolare la capitaneria di porto di Castellammare di Stabia ha evidenziato che l'episodio segnalato, oltre ad essere stato adeguatamente riscontrato, ha consentito di eseguire diverse attività di polizia ambientale da cui sono emersi profili di rilevanza penale segnalati all'autorità giudiziaria; nel contempo, gli interventi allora posti in essere, hanno risolto talune problematiche, apportando un complessivo miglioramento del livello di qualità ambientale dell'area del litorale stabiese.
  Al riguardo, si fa presente che le indagini sono in corso e sono condotte dalla locale polizia municipale su delega da parte della procura della repubblica di Torre Annunziata.
  La capitaneria di porto di Castellammare di Stabia ha inoltre riferito che le condizioni di degrado ambientale del Vernotico sono riconducibili prevalentemente all'immissione nel corso d'acqua in parola, di una parte di reflui prodotti dai comuni dei monti Lattari (Gragnano, Pimonte, Casola, Lettere, S. Antonio Abate) che pur disponendo di una rete fognaria «mista», non risulta collegata ad alcun collettore, con la conseguente immissione nel torrente Vernotico che, a sua volta, all'altezza del comune di Castellammare di Stabia, si immette nel cosiddetto rivolo San Marco per sversarsi, senza alcun trattamento di depurazione, nelle acque antistanti il litorale Stabiese. Tale anomalia strutturale è attribuibile alla mancanza del collettore comprensoriale la cui realizzazione, iniziata nei mesi di luglio-agosto degli anni ‘70 non risulta mai ultimata per sopravvenute esigenze di bilancio della regione Campania.
  Sebbene l'esigenza di completare la realizzazione del collettore di Gragnano è ritenuta attuale e prioritaria, nelle more che venga completata l'opera ed allo scopo di arginare le conseguenze ambientali di tale mancanza, l'ente gestore della rete fognaria ha avviato la realizzazione di un intervento di intercettazione provvisoria delle acque del rivolo San Marco, in prossimità della foce, attraverso una paratia e un impianto di sollevamento per la successiva immissione nel collettore fognario diretto all'impianto di depurazione denominato «Foce Sarno» ubicato nel comune di Castellammare di Stabia.
  La suddetta soluzione di carattere temporaneo è stata definita in occasione di un tavolo tecnico tenutosi presso gli uffici del «ciclo integrato acque» della regione Campania. Nel corso del mese di maggio del 2014 è stato approvato il progetto definitivo dell'intervento che prevede l'esecuzione delle opere a cura della società G.O.R.I.
  Dopo una serie di tavoli tecnici avuti con i comuni interessati e la Società Gori, è stata messa in atto un'opera di intercettazione delle acque provenienti dal Rivolo San Marco, all'altezza di via De Gasperi del comune di Castellammare di Stabia, a circa 40 metri dalla foce del rivolo San Marco. Nello specifico, l'intervento di carattere provvisorio prevede l'intercettazione delle acque reflue in tempo asciutto dal rivo San Marco ed il recapito ad un'adiacente stazione di sollevamento su corso Garibaldi del Comune di Castellammare di Stabia con successivo convogliamento al collettore comprensoriale di Foce Sarno. Con l'intervento è stata realizzata un'opera di derivazione al fondo scatolare esistente nel quale defluisce il rivo San Marco, ed un impianto di sollevamento ubicato lungo corso Garibaldi su un'area pubblica in adiacenza al rivo San Marco in sponda sinistra.
  L'impianto di sollevamento per le sole acque nere intercettate dal rivo San Marco, per ragioni legate all'economicità e sicurezza di funzionamento, utilizza n. 2 pompe da 120 litri al secondo. Inoltre a monte del suddetto impianto, in ottemperanza alla nota del Genio civile della regione Campania del 29 maggio 2014 con la quale è stato espresso parere favorevole al progetto, è stata realizzata una griglia a maglia larga per l'intercettazione dei rifiuti solidi trascinati nel rivo San Marco. Detti lavori sono iniziati in data 19 agosto 2014 e si sono conclusi nella prima metà del mese di febbraio 2015. Ad oggi l'opera risulta realizzata con entrata in funzione del sistema di convogliamento dei reflui. Risulta ripristinata anche la circolazione stradale sull'arteria interessata dai lavori.
  Alla luce delle informazioni esposte, per quanto di competenza, questo ministero continuerà a tenersi informato attraverso gli Enti istituzionali competenti.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CASTELLAMMARE DI STABIA,NAPOLI - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

protezione della fauna

protezione della flora

corso d'acqua

inquinamento idrico