ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05597

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 267 del 18/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: PANNARALE ANNALISA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 18/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 18/07/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05597
presentato da
PANNARALE Annalisa
testo di
Venerdì 18 luglio 2014, seduta n. 267

   PANNARALE. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   nel comune di Bitritto (BA) si sono recentemente svolte le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale e l'elezione diretta del sindaco;
   all'esito di tali consultazioni popolari, lo schieramento di maggioranza ha eletto 12 consiglieri – compreso il sindaco – di cui 7 uomini e cinque donne, mentre lo schieramento di opposizione ha eletto 5 consiglieri di cui 3 uomini e due donne;
   all'atto di formare la giunta comunale, il sindaco ha nominato – con atto reso noto il 19 giugno 2014 – quattro uomini (di cui uno cosidetto esterno) e una donna;
   tanto è avvenuto secondo l'interrogante in chiara violazione dell'articolo 1, comma 137, della legge cosidetta Delrio (n. 56 del 2014) che testualmente reca: «Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico». È evidente infatti che una donna su cinque assessori oltre al sindaco (che si computa nel calcolo) fa meno del 20 per cento;
   la disposizione richiamata è diretta attuazione dell'articolo 51 della Costituzione, il quale a sua volta, nel primo comma, secondo periodo, reca: «A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini»;
   questa evidente violazione della Costituzione e della legge è stata già denunziata dal signor Gerardo De Letteriis, cittadino ed elettore di Bitritto, con un ben scandito e preciso esposto al prefetto di Bari, datato 3 luglio 2014;
   la violazione dell'equilibrio di genere nelle giunte degli enti territoriali – purtroppo – non è una novità di questi mesi successivi all'entrata in vigore della legge n. 56. Anche in precedenza, tribunali amministrativi regionali erano dovuti intervenire per annullare nomine di giunte addirittura prive di donne, come nel caso della giunta regionale campana, presieduta da Stefano Caldoro, che si vide annullato il decreto di nomina degli assessori dalla sentenza dell'8 aprile 2011; e come nel caso della giunta del comune di Roma, in cui il sindaco pro-tempore Alemanno si vide annullato il decreto di nomina degli assessori dalla sentenza del 15 luglio 2011. Altri precedenti sono citati nell'esposto del signor De Letteriis. Tanto si rammenta solo per evidenziare come il tema, anche solo a livello di cronaca, non poteva essere ignoto al sindaco di Bitritto;
   d'altronde diversi atti di sindacato ispettivo (delle deputate Polverini, Valente e Rostan), antecedenti all'entrata in vigore della legge n. 56, avevano sollevato la questione e – in un caso – ottenuto la risposta del Governo;
   né appare all'interrogante in alcun modo giustificabile il comportamento del sindaco di Bitritto alla luce della circolare del Ministero dell'interno – dipartimento affari interni e territoriali – del 24 aprile 2014 (che ha ad oggetto proprio l'applicazione della legge «Delrio»), al cui punto 3 si legge testualmente: «Per completezza, si soggiunge che occorre lo svolgimento, da parte del sindaco, di una preventiva e necessaria attività istruttoria preordinata ad acquisire la disponibilità allo svolgimento delle funzioni assessorili da parte di persone di entrambi i generi. Laddove non sia possibile occorre un'adeguata motivazione sulle ragioni della mancata applicazione del principio di pari opportunità»;
   il significato della circolare è assai chiaro: il sindaco si deve premurare tempestivamente ed esperire tutti i tentativi necessari per comporre la giunta in modo rispettoso del dettato legislativo. Se ne evince che – ai sensi della circolare – soltanto di fronte a reiterati ed espressi rifiuti o a disponibilità di soggetti – alternativamente – del tutto inadeguati al compito oppure espressione di una sensibilità politica e amministrativa opposta a quella del sindaco, egli dovrà motivare – in modo esplicito ed articolato – un provvedimento di formazione della giunta non corrispondente all'articolo 1, comma 137, della legge citata;
   tale interpretazione della circolare è a giudizio dell'interrogante la sola consentita, non solo e non tanto perché – in buona sostanza – già fatta propria da altre pronunzie di TAR successive all'entrata in vigore della legge n. 56 ma anche perché altrimenti si aprirebbe il pertugio per una deroga alla legge contenuta di fatto in una circolare, ciò che la gerarchia delle fonti non ammette;
   è poi evidente che, nel caso di Bitritto, con ben cinque donne consigliere comunali di maggioranza, nessuna di queste evenienze possa essere addotta –:
   se non intenda dare apposite istruzioni al prefetto di Bari per rendere congrua risposta al signor De Letteriis e per ricercare le opportune informazioni sul caso;
   se non intenda integrare la circolare del 24 aprile 2014 per fugare ogni equivoco;
   se il dipartimento degli affari interni e territoriali raccolga dati sulla composizione delle giunte locali per effettuare il monitoraggio sull'attuazione dell'articolo 1, comma 137, della legge n. 56 del 2014. (4-05597)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

BITRITTO,BARI - Prov,PUGLIA

EUROVOC :

applicazione della legge

organizzazione elettorale

comune

elezione