ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05553

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 265 del 16/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: D'AMBROSIO GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 16/07/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05553
presentato da
D'AMBROSIO Giuseppe
testo di
Mercoledì 16 luglio 2014, seduta n. 265

   D'AMBROSIO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata è stata istituita con decreto-legge 4 febbraio 2010, n.4, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 marzo 2010, n. 50, oggi recepita dal decreto legislativo n. 159 del 6 settembre 2011 (Codice Antimafia), ed è un ente con personalità giuridica di diritto pubblico, dotata di autonomia organizzativa e contabile ed è posta sotto la vigilanza del Ministro dell'interno;
   in data 3 luglio 2014 l'interrogante inviava una missiva alla Direzione della predetta Agenzia chiedendo informazioni circa la situazione dei beni confiscati alla criminalità nella provincia BAT;
   in data 15 luglio 2014, con prot. 22760, il dirigente della predetta Agenzia riscontrava evidenziando, tra l'altro, che in merito alla difficoltà di destinazione dei beni immobili «se in alcuni casi ciò può dipendere da oggettive difficoltà a riattare il bene o per la non favorevole dislocazione dello stesso, in altri casi si devono registrare atteggiamenti che possono apparire pretestuosi, con la conseguenza di vanificare la portata del provvedimento di confisca ed il deprezzamento dei beni stessi»;
   la stessa nota così continuava: «A titolo esemplificativo si deve indicare a tal proposito il caso del comune di Andria, per due cespiti non destinati. Per il primo immobile denominato “Villa Camilla” sita in contrada Pandolfelli, in buono stato di conservazione, immediatamente destinabile, sono state formulate anche esplicite richieste di assegnazione da parte di associazioni impegnate nei sociale, inoltrate direttamente da questa Agenzia all'amministrazione comunale. La prima manifestazione d'interesse è stata inviata al comune di Andria il 16 novembre 2012 il quale dopo ben cinque mesi, ha comunicato che prima di poter procedere a manifestare interesse all'acquisizione, avrebbe dovuto esperire non ben precisate “indagini approfondite circa la titolarità del bene e verifiche di altra natura”, dimenticando che la titolarità del bene è in capo all'erario essendo il bene definitivamente confiscato». È poi pervenuta una ultima nota con la quale l'amministrazione comunale pone ulteriori ostacoli all'acquisizione del bene, evidenziando preliminarmente che manca la volturazione a nome dell'erario del terreno circostante la villa, indicando in realtà una particella che non risulta essere oggetto di confisca e non proposta per la destinazione. Anche in relazione alla problematica relativa alla parte abusiva della villa, il comportamento dell'ente locale suscita perplessità. Infatti l'Agenzia in applicazione dell'articolo 51 comma ter del Codice Antimafia, che prevede espressamente che «qualora sussista un interesse di natura generale, l'Agenzia può richiedere, senza oneri, i provvedimenti di sanatoria, consentiti dalle vigenti disposizioni di legge delle opere realizzate su immobili che siano stati oggetto di confisca definitiva (comma aggiunto dall'articolo 1, comma 189, lettera d) legge n. 228 del 2012)» ha formulato formale istanza per la sanatoria della villa, per la quale comunque già nel 2010 su richiesta del prevenuto, era stata rilasciata concessione in sanatoria (n. 179/S). Il comune in proposito ha risposto eccependo la non conformità del realizzato con il progetto sanato, precisando però che tale difformità era già stata constatata nel 2010, cioè ben due anni prima della definitività della confisca. «Certo — continua la nota dell'Agenzia — la solerzia odierna mal si concilia con l'accertamento delle irregolarità e le osservazioni formalizzate, che suscitano perplessità, anche alla luce della normativa regionale. Inoltre, non può che avere carattere strumentale la richiamata necessità di verificare l'adeguamento sismico della parte da sanare e il consequenziale presunto impegno economico che il comune dovrebbe sopportare. Dagli accertamenti eseguiti, infatti, non risulta che la parte abusiva sia stata costruita in un momento diverso da quella sanata; quindi se il comune ha rilasciato la sanatoria è perché ha verificato il rispetto della normativa antisismica nella costruzione realizzata, se così non fosse lo stesso non avrebbe potuto rilasciare una concessione in sanatoria, perché l'opera non era sanabile nella sua interezza». Così si esprime l'Agenzia nel primo esempio, mentre per quanto riguarda il secondo afferma che «altro caso è quello relativo all'immobile sito in località santa Lucia, per il quale alla richiesta di manifestazione d'interesse il comune di Andria ha risposto chiedendo ulteriori dati, in realtà già contenuti nella richiesta stessa» –:
   alla luce di quanto riportato dalla Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata in relazione all'atteggiamento dell'amministrazione del comune di Andria, quali iniziative si intendano intraprendere per favorire un efficiente utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
(4-05553)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

ANDRIA,BARI - Prov,PUGLIA

EUROVOC :

criminalita' organizzata

sequestro di beni

amministrazione locale