ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05544

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 265 del 16/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 16/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA DIFESA 16/07/2014
MINISTERO DELLA DIFESA 16/07/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 10/09/2014
Stato iter:
17/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/12/2014
BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/12/2014

CONCLUSO IL 17/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05544
presentato da
PILI Mauro
testo di
Mercoledì 16 luglio 2014, seduta n. 265

   PILI. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   l'ex base USAF sita in località Limbara nel comune di Tempio Pausania, provincia di Olbia Tempio, risulta costituita da due cespiti demaniali denominati rispettivamente Monte Limbara Captazione Sorgenti (codice id 3634) e base Usaf (codice id 2866);
   i siti in argomento risulterebbero dismessi definitivamente all'amministrazione finanziaria dello Stato con verbale n. 5343/09 e contestualmente transitati alla regione Sardegna con verbale 5344/09 del 23 marzo 2009;
   con l'avvento delle comunicazioni satellitari la base militare venne dismessa;
   l'ultimo utilizzo della base del Monte Limbara risulta essere legato alla prima guerra del Golfo, quindi nei primi anni 90;
   nel 1993 la base è stata definitivamente dismessa per transitare nella disponibilità del Ministero della difesa italiano, quindi all'aeronautica militare e infine, ma senza certezza dell'atto finale e definitivo – nel 2008 – alla regione Sardegna:
   lo scenario che si presenta in un delle vette più importanti della Sardegna è di abbandono, degrado e disastro ambientale;
   si è consumata in quell'area l'ennesima rappresentazione di una Sardegna «usa e getta»;
   il risultato agli occhi di quei pochi che hanno potuto accedere su quel compendio è evidente: dopo le basi militari solo degrado e abbandono;
   si tratta di un disastro ambientale a 1.200 metri di quota con una base militare americana nascosta ai più nelle vette del Monte Limbara, a due passi da sorgenti e patrimonio naturalistico incomparabile;
   si tratta di un luogo fantascientifico abbandonato a se stesso, come se dopo la guerra fredda gli americani fossero scappati da quel luogo esclusivo dove avevano piazzato una delle basi strategiche per il controllo e il presidio aeronautico del Mediterraneo;
   si rileva uno stato di degrado assoluto con ogni genere di materiale inquinante, oli combustibili e un affronto alla natura senza precedenti;
   si configura una vera e propria aggressione all'ambiente con migliaia di metri cubi di volumetrie piazzate nelle vette più alte della Sardegna e con parabole di grandezza ciclopica per controllare giorno e notte i movimenti nell'area più a rischio del medio oriente;
   tutto questo è di una gravità inaudita perché nel 1993 quando gli americani hanno lasciato le cime del Limbara hanno lasciato tutto senza procedere né al ripristino dei luoghi né tantomeno alla loro bonifica;
   il  passaggio di quell'area, preannunciato nel 2008 tra lo Stato e la regione Sardegna, deve essere rivisto e se ancora non definito, bloccato;
   gli Usa, a giudizio dell'interrogante, deve pagare il ripristino di quell'area;
   chi inquina paga e non si può accettare un assalto così grave al patrimonio ambientale senza che nessuno faccia niente per evitarlo;
   prima di qualsiasi trasferimento di quella base alla regione sarda doveva essere definito l'ammontare delle bonifiche e del ripristino dell'area;
   nel 2008 tra il commissario per il G8 e l'allora presidente della regione ci fu solo una pre-intesa, ma non fu definito il passaggio successivo;
   è probabile che quegli atti siano rimasti incompleti o indefiniti;
   per questo motivo se non sono stati portati a compimento occorre bloccarli per chiedere il congruo risarcimento agli Stati Uniti;
   qualora il passaggio fosse stato definito occorre, invece, rimetterlo in discussione anche sul piano giudiziario, perché risulta palese l'omissione della riparazione del danno ambientale;
   tutto questo è di una gravità inaudita perché conferma la tesi di un atteggiamento verso la Sardegna da «Usa e getta» che non può essere accettato in alcun modo;
   i quattro ettari della base dismessa risultano far parte di un contingente di beni per il quale era previsto il passaggio nell'ambito del G8, ma che non risulta essere formalizzato;
   nell'elenco di quel patrimonio c'era appunto quella base americana, ma nessuno si occupò di valutare danni e costi di bonifica;
   i costi di bonifica e ripristino sono esorbitanti e nessuno può far salvo il Governo degli Usa da questo costo;
   del resto il compendio risulta di fatto dar luogo a un vero e proprio disastro ambientale con sei parabole, due cisterne, prefabbricati in amianto, una centrale elettrica, la sala delle teletrasmissioni e rifiuti speciali piombo, acidi e lana di vetro;
   l’ex base della Us Air Force è ad avviso dell'interrogante una mortificazione senza precedenti che va rimossa a carico di chi ha provocato questa aggressione così temeraria al patrimonio naturalistico della Sardegna;
   esistono da tempo denunce e progetti portati avanti dal comitato Sos Laribiancos, un gruppo di persone interessate al territorio che hanno ripetutamente avanzato soluzioni per l'eliminazione di quel disastro ambientale –:
   se sia stato definito il passaggio patrimoniale alla regione Sardegna e a quali condizioni;
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza del disastro ambientale della zona del monte Limbara e se il Governo abbia mai avanzato richiesta di risarcimento danni all'amministrazione americana;
   se e come intenda procedere il Governo per il ripristino e la piena bonifica dell'area della base americana. (4-05544)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 dicembre 2014
nell'allegato B della seduta n. 351
4-05544
presentata da
PILI Mauro

  Risposta. — Il documento di sindacato ispettivo in esame concerne il trasferimento alla regione autonoma della Sardegna e la bonifica del compendio sito in Tempio Pausania, località Monte Limbara, denominato ex base U.S. Air force.
  Al riguardo, sentita l'Agenzia del demanio, si rappresenta quanto segue.
  Il bene in parola è stato dismesso dal Ministero della difesa con verbale del 23 marzo 2009 e, in pari data, consegnato dall'Agenzia del demanio alla Regione autonoma.
  Tale consegna ricade nel quadro degli accordi istituzionali intervenuti direttamente tra il Ministero della difesa e la Regione autonoma della Sardegna, diretti – in applicazione dell'articolo 14 della legge costituzionale n. 3 del 1948 (Statuto speciale per la Sardegna) – al trasferimento a quest'ultima degli immobili militari non più utili ai fini istituzionali del predetto dicastero.
  Giova evidenziare, altresì, che, in attuazione di tali accordi, il compendio è stato oggetto di consegna alla regione nello stato di fatto e di diritto in cui si trovava al momento della sottoscrizione del verbale «compresi gli oneri gestionali o di eventuale bonifica». L'ente territoriale si è inoltre obbligato a porre in essere, con oneri a suo carico e con sollecitudine, tutte le operazioni necessarie per le formalità di trascrizione e voltura catastale del compendio, comprese le attività necessarie per gli atti di accatastamento e frazionamento.
  Da quanto riferito dalla direzione regionale Sardegna dell'Agenzia del demanio, tali ultime operazioni non risultano ancora effettuate da parte della regione autonoma e ciò ha impedito, ad oggi, di completare la procedura di trasferimento del compendio al patrimonio regionale, da definirsi con l'inserimento in apposito elenco ai sensi dell'articolo 39 del decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 1949. n. 250, recante le norme di attuazione dello Statuto.
Il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanzePier Paolo Baretta.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Sardegna

indennizzo

degradazione dell'ambiente

protezione dell'ambiente

responsabilita' per i danni ambientali

base militare

inquinamento da idrocarburi