ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05504

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 262 del 11/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: PETRAROLI COSIMO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 11/07/2014
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 11/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/07/2014
Stato iter:
24/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/05/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 07/10/2014

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/05/2016

CONCLUSO IL 24/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05504
presentato da
PETRAROLI Cosimo
testo di
Venerdì 11 luglio 2014, seduta n. 262

   PETRAROLI, DE ROSA e DELLA VALLE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il lago di Varese ha una superficie pari a circa 15 chilometri quadrati ed una profondità media di 11 metri, bagna in tutto nove comuni nella provincia di Varese: Varese, Azzate, Bardello, Biandronno, Bodio Lomnago, Buguggiate, Galliate Lombardo, Cazzago Brabbia e Gavirate;
   è alimentato quasi esclusivamente dalle acque di pioggia e dallo scioglimento delle nevi della zona collinare e pedemontana limitrofa. L'unico immissario significativo è il Canale Brabbia, che riversa nel lago di Varese le acque in uscita dal lago di Comabbio mentre l'emissario è il fiume Bardello, che sfocia nel lago Maggiore;
   il lago di Varese rappresenta una zona umida di particolare rilevanza ecologica, area di svernamento di numerosi uccelli acquatici come riportato dal «patto per il lago di Varese (valido per il quinquennio 2008-2013)» pagina 1 a firma di: Lega Italiana Protezione Uccelli – (Lipu Onlus) Varese, Lega Ambiente, Verdi Ambiente e Società (VAS) Amici della Terra;
   il lago, infatti, rappresenta una zona di protezione speciale (ZPS) ovvero un sito selezionato in base alla direttiva comunitaria 79/409/CEE (cosiddetta Direttiva uccelli);
   il lago di Varese è quello che è stato maggiormente colpito dai fenomeni di eutrofizzazione che hanno inciso sui laghi italiani negli ultimi 50 anni;
   il fenomeno dell'eutrofizzazione è una tipica manifestazione di inquinamento cronico dei bacini lacustri. La causa di questo fenomeno è la super-concimazione delle acque del bacino ad opera di sostanze nutritive con conseguente crescita anomala delle alghe (esplosione algale);
   l'abnorme apporto di nutrienti algali (fosforo e azoto) provenienti dal bacino imbrifero (prevalentemente scarichi civili), caratterizzato a partire dalla seconda metà degli anni ’50 da un forte incremento demografico e industriale, ha innescato il processo di eutrofizzazione del lago;
   i principali effetti indesiderati che si generano in seguito all'eutrofizzazione, come riportato dall'Università dell'Insubria «FENOMENI DI INQUINAMENTO DELLE ACQUE NATURALI» da pagina 1 a pagina 4 sono: 1. intorbidimento e colorazione delle acque, 2. diminuzione del contenuto di ossigeno disciolto nelle acque, 3. scomparsa progressiva delle specie ittiche più pregiate;
   si ritiene necessaria una migliore taratura degli indici per poter valutare correttamente lo stato ecologico del Lago di Varese in cui la comparsa di alcune specie di fitoplancton sembra falsare il giudizio finale. L'errore di valutazione è parzialmente compensato dall'indice LTLeco (Livello Trofico per lo stato ecologico, introdotto dal decreto ministeriale n. 260 del 2010 (che modifica le norme tecniche del decreto legislativo n. 152 del 2006)) che abbassa lo stato ecologico in terza classe, tuttavia il giudizio finale appare eccessivamente ottimistico (fonte ARPA Lombardia: «Stato delle acque superficiali della provincia di Varese. Anno 2012 RAPPORTO ANNUALE 2012 – DIPARTIMENTO DI VARESE – Settembre, 2013 pag. 74) –:
   di quali elementi disponga il Governo e se intenda incrementare, per il tramite del Comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, i controlli sugli scarichi nel lago di Varese. (4-05504)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 24 maggio 2016
nell'allegato B della seduta n. 630
4-05504
presentata da
PETRAROLI Cosimo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa alle problematiche ambientali del lago di Varese, sulla base degli elementi acquisiti dagli enti territoriali interessati per il tramite della competente direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, si rappresenta quanto segue.
  La regione Lombardia ha evidenziato che nel bacino del lago di Varese è identificato un solo agglomerato denominato «AG01207201 Gavirate-Varese Lago» che comprende l'area insediata del bacino sia del lago di Varese sia del lago di Comabbio. Tale agglomerato – che si stima generi un carico di 97.501 AE (Abitante Equivalente) – è servito da una rete che trasporta le acque reflue all'impianto «DP01207201 Gavirate-Varese Lago» che ha una capacità di 110.000 AE. Considerato che tale impianto scarica nel fiume Bardello, corso d'acqua che sfocia nel lago Maggiore, il suo scarico non incide sulla qualità delle acque del lago di Varese.
  All'interno del bacino lacuale, inoltre, non sono censiti scarichi in ambiente non trattati.
  Spesso in concomitanza con eventi piovosi di una certa intensità entrano in funzione lungo la rete gli scaricatori di piena.
  Tenendo conto che nell'ATO (ambito territoriale ottimale) di Varese l'organizzazione del servizio idrico integrato solo in questi ultimi mesi ha trovato una definizione di modello gestionale adeguata alle disposizioni normative, che prevedono il principio di unicità verticale ed orizzontale della gestione nell'ambito ottimale. Occorrerà pertanto del tempo prima che il processo sia concretamente portato a termine. La capacità analitica e conoscitiva che è possibile sviluppare (ad esempio, con riferimento alla modellazione della rete) è ancora parzialmente lacunosa.
  La regione Lombardia ha sottolineato che in questo periodo è in corso di realizzazione un'indagine di dettaglio sul collettore circumlacuale del lago e sui principali collettori ad esso afferenti al fine di evidenziare eventuali criticità nel funzionamento del sistema fognario sia in tempo secco che di pioggia.
  Relativamente ai controlli, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 152 del 2006 spetta all'autorità competente effettuare il controllo degli scarichi sulla base di un programma che assicuri un periodico, diffuso, effettivo ed imparziale sistema di controlli degli scarichi. Tali controlli sono effettuati dal gestore e dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale e i risultati degli stessi sono trasmessi nel sistema informativo regionale S.I.R.e. Acque che raccoglie i dati di tutti i depuratori presenti nella regione Lombardia. Pertanto, è l'ARPA a valutare annualmente la conformità degli scarichi alle disposizioni vigenti.
  Le campagne annuali di controllo degli scarichi del depuratore in questione hanno fatto registrare un buon esito dal 2011 al 2014 garantendo sempre la conformità ai limiti tabellari previsti dalla normativa.
  Relativamente alla classificazione dello stato ecologico delle acque del lago di Varese la regione Lombardia dichiara che questa risulta in qualità sufficiente.
  Infatti, sulla base del monitoraggio operativo eseguito dall'ARPA nel triennio 2012-2014, è stato evidenziato che le componenti che determinano il giudizio sufficiente sono sia il fitoplancton (elemento biologico monitorato) sia il descrittore LTLeco (Livello Trofico Laghi per lo stato ecologico). È risultato, invece, buono lo stato derivante dagli elementi chimici a sostegno, nonché lo stato chimico.
  Osservando i dati del triennio precedente è stato evidenziato come il permanere di uno stato ecologico solo sufficiente sia dovuto al fitoplancton e al descrittore LTLeco.
  Il lago di Varese, infatti, è caratterizzato da uno stato diffuso di eutrofizzazione che determina un generale degrado dell'ecosistema, legato principalmente a elevati livelli di fosforo nelle acque che negli ultimi 10 anni sono pressoché invariate attestandosi intorno ai 60-80 microgrammi/litro. Tali concentrazioni sono collegate anche alla presenza di elevati carichi interni, paragonabili in termini quantitativi a quelli provenienti dal bacino imbrifero drenante.
  Dal 2004 è attivo un «Osservatorio del Lago di Varese», istituito su proposta della provincia di Varese e finalizzato alla definizione di politiche di intervento, di tutela e di valorizzazione del lago. Tale Osservatorio, composto dai soggetti territorialmente e scientificamente interessati al lago di Varese, segue l'andamento annuale della qualità del lago, oltre a promuovere studi e ricerche finalizzati al miglioramento della qualità delle acque.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, questo dicastero continuerà a tenersi informato, anche al fine di un eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

LAGO DI VARESE

EUROVOC :

protezione dell'ambiente

direttiva comunitaria

zona protetta

inquinamento

lago

protezione degli animali

protezione della fauna